Capitolo 5 - Parte 6

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Continuo a camminare nella mia stanza da ore. La conversazione con Nicolae continua a tormentarmi. Sono molto preoccupata per Drogo, specialmente perché ci siamo lasciati poco serenamente. Sto perdendo tempo prezioso a rimuginare, invece di andare a cercare Drogo. Con le mie abilità di vampiro dovrei poterlo trovare facilmente, come quando abbiamo giocato a nascondino. E' corretto nei suoi confronti? Sospiro e controllo l'ora, è mezzanotte.

Giuly: Ottimo. Il sole non sorgerà presto, la notte è ancora giovane. Iniziano a mancarmi le otto ore di sonno da umana.

Specialmente visto che i vampiri non dormono, possono al massimo appisolarsi per qualche minuto.

Giuly: Mi sto annoiando...

Osservo i libri di magia impilati disordinatamente sulle mensole della piccola libreria che ho improvvisato. 

Giuly: Potrei studiare...

E' l'opportunità perfetta per unire l'utile al dilettevole. All'improvviso, uno dei libri cade a terra. Sorpresa, lo raccolgo ed esamino la copertina. Il suo titolo è: "Alterazioni magiche". Strana coincidenza... Alterare i miei poteri è la seconda delle mie preoccupazioni. A dire il vero, farei davvero meglio a informarmi se voglio controllare questo aspetto. Mi premo il libro sul petto e mi siedo sul letto, mettendomi comoda. Ora posso iniziare a leggere. Le parole mi scorrono davanti agli occhi e le informazioni mi si imprimono nella mente. Minuti e ore scorrono e , finalmente, le mie palpebre si chiudono. Il tempo sembra immobile. All'improvviso mi siedo si colpo sul letto. Non so che ora sia, ma so perchè mi sono svegliata. Non sono più da sola: Drogo si è rannicchiato contro di me. Felice che sia di nuovo vicino a me, gli passo le dita fra i capelli e inizio a massaggiargli la testa. Anche se tiene gli occhi chiusi, Drogo sembra trovarlo piacevole. Fa dei piccoli rumori per esprimere la sua soddisfazione. Dopo una giornata così stressante, questo piccolo momento di calma è molto piacevole. Mi lascio sfuggire un sospiro di piacere. Poi lo guardo in faccia, cercando di leggere i suoi pensieri e analizzando i suoi tratti. In questo momento mi torna in mente qualcosa che mia madre ripeteva spesso: "L'amore è un misto di gioia e dolore".  Ora capisco che cosa intendeva. Passano dieci minuti. Drogo sembra a suo agio. Lo bacio sulla fronte e sollevo la coperta per alzarmi. Non avevo tenuto conto della sua agilità e rapidità. In un batter d'occhio, Drogo mi blocca, trascinandomi di nuovo a letto. Si mette sopra di me, ma senza schiacciarmi. Noto che è mezzo nudo e colgo l'occasione per ammirare i muscoli definiti del suo torace e delle sue spalle. Ha un corpo stupendo, il genere di corpo su cui le donne fantasticano. Con l'indice, gli traccio un cerchio intorno all'ombelico, sentendo i suoi addominali contrarsi. Mi dirigo maliziosamente verso i pettorali. La sua pelle è soda e liscia. Desiderosa di sentirne il gusto, metto le mie labbra nella curva della clavicola e inizio a rannicchiarmi mentre gli accarezzo le spalle. Alzo lentamente lo sguardo. Drogo mi guarda negli occhi. Gli passo una mano intorno al collo e lo trascino verso di me, ma lui oppone resistenza. So che a Drogo piace dirigere i giochi, per cui glielo lascio fare. Chiudo gli occhi e mi abbandono completamente a lui. Le sue mani mi accarezzano il collo, prima di chiudersi dolcemente attorno a esso, avvicinando la mia faccia alla sua. Le sue labbra sfiorano le mie, poi si ritraggono. Sto bruciando, non riesco ad attendere oltre. Non voglio che prenda tempo, lo voglio così tanto che sto impazzendo. Vuole che impazzisca per lui!  All'improvviso la liberazione! Drogo attinge alle mie labbra in un bacio selvaggio e appassionato, la sua lingua s'intreccia alla mia. Il mio corpo è attratto come una calamita. lo reclama con ardore. In questo momento capisco di non volere solo un bacio, ma tutto. All'improvviso la porta si spalanca e la piccola Lorie appare sulla soglia. Drogo si alza bruscamente dal letto, mentre io mi getto sotto le coperte per l'imbarazzo. La maledico tra me e me, sono certa che l'ha fatto apposta.

Lorie: Drogo, ti ho cercato ovunque! Stamattina dovevi occuparti di me, ma preferisci passare il tempo con l'embrione! 

Embrione? Non riesco a credere che mi abbia chiamata così. Questa ragazzina irrompe nella mia stanza e ha la sfacciataggine d'insultarmi! Arrabbiata per la sua maleducazione, sollevo le coperte e mi metto a sedere.

Giuly: Buongiorno Lorie. Dato che vieni da un'altra epoca, sono sorpresa che tu non abbia ancora imparato le buone maniere. Lo trovi difficile?

Il piccolo e antico vampiro mi fulmina con lo sguardo, ma nei suoi occhi colgo un barlume di tristezza.

Giuly: Mi dispiace, Lorie. Non era mia intenzione monopolizzare tuo fratello. Se ti va, posso venire io ad aiutarti.

Lorie: No! Tu sei inutile! Una buona a nulla! Io voglio Drogo.

Drogo: Lorie, basta così! Questo comportamento non mi piace neanche un po'! Giuly stava solo cercando di aiutarti.

Le lacrime scorrono sulle guance di Lorie. Drogo sospira mentre si veste. Prende la sorella fra le braccia e cede ai suoi capricci.

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Cammino lentamente sulla via principale del campus, con un sacco di pensieri contrastanti in testa. Stamattina non ho incontrato Nicolae, per cui nessuno si è opposto al mio ritorno all'università. Nicolae non sarà contento, ho disobbedito ai suoi ordini. Scaccio questi pensieri dalla mia mente per concentrarmi su Drogo. Vorrei risolvere i problemi e ristabilire la nostra comunicazione di coppia. 

???: Ciao Giuly. Cos'hai da sospirare così tanto?

Alzo gli occhi e mi trovo Sarah davanti. Mi sorride e inclina la testa leggermente da un lato, incuriosita.

Sarah: Strano, non hai sentito il mio odore mentre arrivavo o qualcosa del genere?

Giuly: Ciao, Sarah. No... Ero persa nei miei pensieri.

Sarah: Vuoi parlarne?

Giuly: A dire il vero riguarda Drogo.

Sarah: Devo dire che non mi sorprende, c'è un problema con il suo ruolo di mentore?

Giuly: Si e no... E' più complicato di quanto non sembri. Drogo ha dei problemi di comportamento, il che si traduce in...

All'improvviso le mie narici riconoscono il fetore di un dopobarba a buon mercato misto all'odore acre di sudore.

Giuly: Oh no! Non lui.

Sarah si volta e schiocca la lingua per il disappunto.

Sarah: Non indovinerai mai chi sta arrivando, sembra uscito da " La casa nella prateria"!

Mi torna in mente la sigla di questa serie TV anni 70, in cui la piccola Carrie cade correndo tra i fiori.

Giuly: Vista la tua reazione e l'odore che lo accompagna, deve trattarsi di Loan.

La giornata è iniziata davvero male.

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