Capitolo 5-Parte 10

288 6 0
                                    

Quando arrivo in palestra Sarah è gia lì che si riscalda. Sta facendo stretching con un gruppo di studenti che non conosco. Faccio un cenno a Sarah, che interrompe i suoi esercizi e si affretta a raggiungermi.
SARAH: Stai bene? Com'è andata? Devo dirti che mi sentivo un po' a disagio a lasciarti da sola...
GIULY: Non preoccuparti, sono andata in biblioteca ed è andata bene. Peter mi ha tenuto compagnia e ho parlato un po' con Jones.
SARAH: Jones? Il professore? Vi siete incontrati in biblioteca?
GIULY: Non era programmato! Io stavo ripassando e lui è passato di là.
SARAH: Oh, è così... passava di là. Quando ammetterai che nutre uno strano interesse per te?
GIULY: E tu, com'è andata la lezione? E' stata noiosa?
SARAH: Come al solito. il professore era in modalità "mollusco al sole". Quel tizio non ha davvero un minimo di verve.

Peter entra in palestra con un libro in mano. Vedendomi, mi fa un cenno con la testa e si dirige sugli spalti. Probabilmente si è fatto fare una giustificazione per saltare l'ora di educazione fisica... Sento uno sguardo familiare su di me. Mi volto e scorgo Drogo mentre esce dallo spogliatoio maschile.
SARAH: Oggi faremo salto in alto. A essere sincera, sono preoccupata. Non controlli ancora le tue abilità, la situazione potrebbe sfuggirti dal controllo.

Un brusio si diffonde nella palestra mentre gli studenti che vogliono giocare a pallacanestro iniziano a dividersi in squadre. Istintivamente mi volto verso Drogo, attratta da lui come da un magnete. Incapace di distogliere lo sguardo, mi accorgo che ha iniziato a litigare con Loan. Sono dall'altro lato della palestra, ma posso sentirli come se fossero accanto a me. Ora ho un udito fenomenale. Tanto vale sfruttarlo al meglio! Tenendo in considerazione comìè andata a finire l'ultima volta tra quelle due teste calde, farei megli a tenerli d'occhio. Non si sa mai... Non so nemmeno come si senta Drogo. Potrebbe essere ancora preoccupato per la nostra connessione psichica e per il mio episodio di sete di sangue.

LOAN: Pensi davvero che abbia paura di te?
DROGO: Ne sono certo. Ti consiglio di stare al tuo posto, a meno che tu non voglia ritrovarti con qualche osso rotto e saltare tutte le partite della stagione.
Con il volto pallido, come paralizzato dalla rabbia, Loan stringe i pugni pronto a combattere.
DROGO: Per l'amor del cielo, che cos'hai in testa? Segatura? Vuoi davvero affrontarmi? NOn ti hanno insegnato a non prendertela con quelli più forti di te?
LOAN: Sì, ti affronto quando vuoi! Ti sfido a pallacanestro! Vediamo se riesci a battermi, sono il migliore del campus!
DROGO: Pensi davvero che abbia tempo da perdere con te? Non m'importa nulla della tua stupida sfida.
Senza farsi scoraggiare, Loan strappa la palla dalle mani di un altro giocatore e la lancia a Drogo, che l'afferra senza difficoltà.
LOAN: Vuoi un buon motivo per affrontarmi? Chi vince ha carta bianca con Giuly.
Non ci posso credere. Loan è davvero sfacciato. Pensa di potermi trattare come un pezzo di carne? Diamo i numeri? Loan è un macho. Il poveretto pensa di potermi controllare usandomi come premio nella sua patetica scommessa. Non esiste. Mi rifiuto di essere un trofeo conteso da due teste calde.
LOAN: L'hai notato, eh? Giuly è ancora più bella di prima! L'ho guardata per bene, e devo dire che ha tutto quello che serve per fare feluce un uomo!
Stavolta lo ammazzo! Mentre avanzo verso Loan, una pallonata lo colpisce dritto in faccia. Mi blocco, sorpresa dagli eventi, e mi morsico le labbra per non ridere. Drogo si scaglia su Loan, lo afferra per il collo e lo trascina verso di sé per sussurrargli qualcosa all'orecchio.
DROGO: Se manchi ancora di rispetto a Giuly ti spacco la testa, capito?
Il pugno di Drogo è così saldo che Loan si ripara istintivamente, come spinto dall'istinto di sopravvivenza.

All'improvviso sento il suono di un fischietto. Salto come se fossi stata colpita da una scossa elettrica. Il suono mi perfora i timpani. Sarah e l'allenatore si stanno preoccupando: apparentemente cercavano di attirare la mia attenzione da uno o due minuti. Sospiro. Ero così concentrata sulla lite tra Drogo e Loan che ho bloccato l'abiente che mi circonda. Sarah mi guarda con aria interrogativa. Le sorrido di rimando per farle capire che va tutto bene. Con un'aria sollevata, lascia cadere le spalle. L'insegnante mi fissa battendo il piede con impazienza. Capisco che è il mio turno di cimentarmi nel salto in alto. Non ho ascoltato nulla di quello che ha detto l'insegnante, sembrerò un'idiota! Un sussurro giunge in mio aiuto.
SARAH: Devi fare un salto con avvitamento dorsale. Prendi una rincorsa curva e stacca dal terreno con il tuo piede non diminante.
Sarah è gentile ad aiutarmi, ma, anche con le sue spiegazioni, non è facile se non hai visto qualcuno. Guardo le linee sul terreno e cerco di visualizzare l'azione che dovrei compiere, ma non sono sicura di farcela al pimo tentativo.
SARAH: Vai, Giuly!
Sospiro e mi metto in posizione. Conto mentalmente fino a tre e poi provo a saltare. I miei passi sono fluidi e rapidi... troppo rapidi! Sto Sto perdendo il controllo! In preda al panico, cerco di controllare il salto ma ci metto troppa energia, e mi lancio in aria proprio mentre le luci della palestra si spengono.

Atterro in piedi dall'altro lato del materasso con incredibile agilità. Mi guardo intorno, ma l'intera stanza è avvolta dall'oscurità. Cos'è successo? Grazie alla visione notturna vampiresca, scorgo Peter dall'altro lato della palestra, con la mano sull'interruttore della luce. Fiù! ci sono andata vicina. Mi ha davvero salvato la pelle, come un veero angelo custode. Poi scorgo Drogo lanciarsi verso di me schivando i suoi compagni di squadra sul campo con un'espressione preoccupata in volto. Bene! Ho combinato un bel guaio! Nonostante Nicolae mi avesse avvisato dei rischi di rivelare il nostro segreto e distruggere la famiglia! Non sono molto fiera di me stessa. Quando mi raggiunge, Drogo mi afferra la mano, intrecciando le dita con le mie e stringendo forte. Mi sento un groppo in gla. Mette l'altra mano sulla mia testa con un gesto rassicurante, poi la fa scivolare sul collo per avvicinare la faccia alla sua. Preme la fronte contro la mia, poi chiude gli occhi e sussurra:
DROGO: Stai bene, cosina?
GIULY: Scusami, ho combinato un guaio. Non so che cosa sia successo.
DROGO: Hai messo troppa energia nel salto, ma non importa. L'importante è che tu stia bene.
Drogo è adorabile. E' più preoccupato per me che per il suo segreto. Mi torna in mente un ricordo del mio rancore. Non avrei dovuto essere così invadente, mi sento in colpa. Drogo migliora ogni giorno. Fa del suo meglio per assicurarsi che stia bene e sia felice, nonostante le circostanze. Gli studenti iniziano ad agitarsi nell'oscurità, muovendosi con rumorose esclamazioni. Non c'è tempo da perdere. Gli appoggio la mano sul petto e lo allontano delicatamente. Poi mi dirigo verso la sbarra per il salto in alto. La tolgo dal supporto e l'appoggio sul materasso, per simulare un salto malriuscito a causa del buio. Drogo mi raggiunge prendendomi per il fianco con una mano, e passando l'altra tra i miei capelli. Prima che possa reagire, preme la bocca contro la mia, baciandomi con forza e passione. Le mie mani si avvolgono al suo collo, mentre le sue premono contro di me, insieme al suo torace e ai suoi fianchi. Non è il momento nè il luogo adatto, ma la nostra connessione mentale è instabile e la mia magia imprevedibile. In generale, non è il momento migliore per cedere ai propri desideri, per quanto possano essere deliziosi. Tuttavia, non sono in grado di allontanarmi da lui. Ho troppo bisogno di lui per considerare l'opzione di interrompere il bacio. All'improvviso Drogo si lascia sfuggire un sospiro frustrato e si ritrae dolcemente, dandomi un bacio sulla fronte e guardandomi negli occhi. Un gelo si insinua dentro di me.

Is it love? Drogo 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora