Capitolo 3-Parte 2

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Diverse ore dopo, sono distesa sul letto nella mia stanza. Ripercorro gli ultimi eventi con la mente. Il sole è tramontato. La pioggia batte incessantemente sulla finestra. I tuoni rimbombano in tutta la stanza. Ho in mano il più prezioso dei souvenir dei viaggi dei miei genitori. È un globo di neve. I miei genitori me l'avevano portato da Parigi. Un sospiro mi stringe la gola il risentimento inizia a montare dentro di me. I pensieri iniziano ad affollare la mia mente come dei pendolari sulla metropolitana nell'ora di punta. Immagini felici di mia madre, della mia infanzia... tutto confuso e opprimente. Normalmente i ricordi sono un toccasana per la mia anima, ma oggi sono corrosivi. GIULY: Mamma, riuscirò mai perdonarti? Sospiro profondamente. Chiudo gli occhi cerco di liberare la mente, ma qualcuno bussa alla porta, mi interrompendo la concentrazione. GIULY: Avanti.La porta si apre cigolando e Sarah appare sulla soglia. Mi strizza l'occhio sorridendo. SARAH: Come stai, tesoro?Nascondo ricordo dei miei genitori sotto il cuscino e mi metto a sedere. Sarah me lo chiede gentilmente. La mia espressione tradisce i miei pensieri. GIULY: Tiro avanti.SARAH: Lo vedo e credo che tu non lo stia facendo nel migliore dei modi. GIULY: Non ho voglia di parlarne, Sarah. Hai finito di giocare a fare il postino? Sospira e chiude la porta accompagnandola, poi viene a sedersi sul letto. SARAH: Si, missione compiuta. Presto, la congrega sarà pronta alla guerra. Avanti Giuly! Sputa il rospo! Che è successo mentre ero via? È stata mia nonna? Ha detto qualcosa di cattivo? Trovo una scusa. GIULY: Non riesco a smettere di pensare a Drogo. SARAH: Dovrai farlo, per considerare la situazione nel modo più oggettivo possibile. Spero che almeno stia facendo la sua parte, vero? Abbasso la testa colpevole. GIULY: Prima è venuto a trovarmi. La nostra separazione è difficile anche per lui. È dura tenere a bada i sentimenti. SARAH: Lo difendi, ma ciò che vedo è la sua incapacità di agire in modo ragionevole. Non gli importa nulla delle regole. GIULY: Tutti si affrettano a giudicare Drogo, ma nessuno provo mai a capirlo. SARAH: Per Drogo è tutto uno scherzo. Non mi sembra stia prendendo sul serio il pericolo che ti sta minacciando. GIULY: È un'illusione! Una cortina fumogena, se vuoi. Drogo sta impazzendo dalla preoccupazione, fa solo finta di nasconderlo. SARAH: Davvero? E perché ha corso il rischio di venire qui? GIULY: Se proprio vuoi saperlo l'ho sgridato! Venirmi a trovare è stato sciocco. Ma Drogo mi ha detto di aver preso ogni precauzione. Nessuno si è accorto della sua assenza, tantomeno Viktor, che è impegnato scandagliare la città con la sua aura per trovarmi. Per quanto possa sorprenderti, Drogo ha seguito solo il suo cuore. SARAH: Vorrei ricordarti che il suo cuore non batte da decenni. GIULY: Sarah! È così difficile da accettare che lui sia innamorato di me? SARAH: I suoi sentimenti per te sono l'unica ragione per cui lo sopporto! GIULY: Comunque mi sento sempre più tranquilla dopo le visite di Drogo. Il morale è importante in questi giorni. SARAH: Perché avevi quel muso lungo quando sono entrata? GIULY: È la tua immaginazione, Sarah. Stavo solo ripensando la situazione. Non c'è bisogno di esagerare, le cose sono già abbastanza complicate. SARAH: Ok... e ora vedi le cose con più chiarezza? Hai preso una decisione? GIULY: Diciamo solo che sto ancora decidendo. Tuttavia, penso di avere tutte le informazioni necessarie per la mia scelta. SARAH: Qualsiasi decisione prenderai, ti sosterrò! GIULY: davvero? Anche se deciderò di diventare un vampiro? Un mostro assetato di sangue? SARAH: Certo! GIULY: Anche se scelgo di restare umana rischiando di farmi ammazzare? SARAH: Sicura! GIULY: Sei sempre stata ostile ai vampiri. Trovo difficile credere che rimarresti oggettiva in questa situazione. SARAH: Allora non mi conosci davvero. Sei la mia migliore amica, è l'unica cosa che conta! Guardo Sarah come se la vedessi per la prima volta. Per quanto possa sembrare strano, questo litigio ci è stato utile. Mi guarda negli occhi e mi sorride timidamente. Per la prima volta da quando sono qui, sento che dormirò in pace.


Più tardi mi sveglio di soprassalto. Mi serve un attimo per capire dove sono. Mi sembra di aver sentito un rumore durante il sonno. Tengo le orecchie aperte in cerca di conferme, ma sento solo il cuore che batte all'impazzata. Troppo incuriosita per restare nel letto, mi alzo. Scendo le scale ed entro nella sala da pranzo. Esamino la stanza: non c'è nessuno. Forse è di nuovo il gatto. Mentre sto per tornare nel letto, sento di nuovo lo stesso suono. Sembra provenire dallo scantinato. Socchiudo la porta che conduce al magazzino della congrega, e sbircia dalle scale. Vedo una luce: ci deve essere qualcuno. Determinata a risolvere il mistero, prendo coraggio e scendo le scale verso lo scantinato. Il sangue mi pulsa nelle vene. La curiosità mi ha sempre spinta a cercare le risposte alle mie domande. Scendendo gli ultimi scalini vedo Cassandre e Sarah indaffarate intorno al tavolo. Non riesco a capire cosa stiano facendo. Mi nascondo dietro una libreria, spostando alcuni libri che mi impediscono di vedere la scena che ho di fronte. Noto che stanno raccogliendo delle piante, le tagliano e le schiacciano in mortai di legno prima di metterle in dei vasi. CASSANDRE: Ehy, Giuly! Sei caduta dal letto? Esco dal mio nascondiglio testa bassa, per la vergogna. Sento su di me il peso dello sguardo di Cassandre e Sarah. CASSANDRE: Che stai facendo qui sotto? Dovresti dormire. GIULY: Un rumore mi ha svegliata, sono scesa per vedere che cosa fosse. CASSANDRE: Avresti dovuto rimanere nel letto. Non è saggio andare in giro di notte. GIULY: Pensavo che il gatto si fosse intrufolato di nuovo nel seminterrato. CASSANDRE: Ti stavi nascondendo dietro la libreria per cercare il mio gatto? GIULY: No, ho seguito il mio istinto. Mi scusi. SARAH: Giuly, calma. Stavamo solo riempiendo le nostre scorte. La magia verde richiede un sacco di materie prime. GIULY: Magia verde? CASSANDRE: Sarah! Hai già parlato troppo! SARAH: Nonna, non essere così dura. Giuly sta solo facendo qualche domanda. CASSANDRE: Meno cose sa meglio è per ora. GIULY: A dirla tutta queste condizioni mi stanno facendo veramente arrabbiare. CASSANDRE: La conoscenza è l'essenza del nostro potere. Più comprendi i tuoi poteri, più Viktor sarà in grado di... GIULY: Viktor non è qui, giusto? E qualche informazione in più sulla magia non cambierà nulla. CASSANDRE: Direi che per oggi abbiamo finito. Sono stanca, riprenderemo un'altra volta. Puoi accompagnare la tua amica a letto? SARAH: Ok nonna, andiamo nelle nostre stanze. Buonanotte. CASSANDRE: Buonanotte ragazze. Sarah mi fa cenno di tacere e di trattenere la lingua. Mi trascino in cima alle scale, con Sarah che mi segue da vicino. SARAH: Mia nonna è la matriarca della congrega, devi portare rispetto. GIULY: Rispetto tua nonna, ho iniziato anche ad apprezzarla, ma insiste nel tenermi all'oscuro su tutto ciò che riguarda la magia. SARAH: Pensa al futuro, alla possibilità che tu venga catturata, non puoi incolparla! GIULY: Preferirei che pensasse alla mia sopravvivenza! SARAH: Senti, finché non avrai preso la tua decisione, vorrei che tenessi la testa bassa. Smetti di provocare mia nonna. Non cederà. Prometto che ti insegnerò gli aspetti basi della magia. In cambio, devi smettere di provocare mia nonna. GIULY: Affare fatto! SARAH: Che cosa vuoi sapere stasera? GIULY: Sono incuriosita dalla magia verde. Puoi parlarmene? SARAH: La magia verde è tutto ciò che riguarda la magia di piante, fiori, radici... può avere molti usi. Anche se principalmente curativa, può essere utilizzata per attaccare o difendersi. Le streghe che utilizzano questo magia possono rigenerare i loro poteri tramite le piante. Di solito evitano di vivere in città. GIULY: Capisco, ci sono altri tipi di magie? SARAH: Certo! La tua, ad esempio, è magia mentale. GIULY: Esiste una classificazione dei diversi tipi di magia? SARAH: Non ufficialmente. Secondo me, la magia mentale è quella più potente di tutte. È l'unica che può aumentare la forza di volontà, ciò su cui si basano tutti gli altri tipi di magia. Senza la volontà, non siamo nulla. Inizio a capire perché Viktor si è interessando a me. SARAH: Bene, si sta facendo tardi. Andiamo a letto.

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