capitolo 15

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Sento voci offuscate,odori non definiti, un gusto amaro viene a contatto con le mie papille gustative,sotto il mio tatto qualcosa di estremamente morbido e fresco.

Apro lentamente gli occhi e vengo  avvolta da una luce estremamente forte ,all'angolo del letto c'è una persona china sul morbido materasso mi sposto lentamente così da non far svegliare Alex,sgattaiolo da sotto le coperte e mi guardo in torno.                                                                                  

è una camera da letto quella intorno a me, non so di chi sia ma lo stile di questa persona è davvero stupefacente:il parquet di legno scuro,un letto piccolo ma bellissimo, soprattutto c'è un tappeto così morbido e profumato che mi viene quasi voglia di dormirci, di fronte al letto si trova una scrivania con un computer apple dalla cover azzurra, proprio come piace a me, sopra a questa scrivania vi è una mensola su cui sono riposte delle enormi casse, in questo momento vorrei solo ascoltare un po' di musica e metterla al massimo volume, ma non posso no so neanche dove mi trovo e soprattutto questa non è casa mia visto che io non ne ho una al momento.

Mi guardo per un altro po' di tempo e decido di prendere una boccata d'aria fresca visto che ho un enorme mal di test, mi avvicino alla grande finestra  che si affaccia al giardino ed esco guardandomi attorno, è un giardino davvero meraviglioso semplice ma d'incanto proprio come piace a me.

"OH finalmente ti sei svegliata!sai credevo di dover andare a comprare un cannone per farti svegliare"sento una voce rauca parlare quando scorgo con la coda dell'occhio un sagoma venirmi vicino, non mi ero nemmeno accorta di non essere sola fin quando qualcuno non ha aperto bocca e sono sicura che poteva farne anche a meno di parlare.

"Non so chi tu sia ma già ma i stai sulle palle"

"puffa taci" mi imbroncio alle sue parole,ma come si permette di offendermi non mi conosce nemmeno 

Si gira verso di me ed inizia a ridere , osservo il suo profilo scosso dalle risate è davvero bellissimo con i suoi occhi azzurri e i suoi capelli biondo cenere epoi quelle labbra incurvate all'insù e per poco non mi unisco a lui,poi mi ricordo il modo in cui si è rivolto a me e la mia lingua biforcuta non si trattiene

" cosa ti ridi,hai visto per caso un clown?oh scusa forse ti sei guardato semplicemente allo specchio!"la sua espressione sconcertata mi fa ridere ma mi trattengo "Comunque sono Sheila,per gli amici Shelly ma tu puoi chiamarmi Sheila" dico sottolineando la parola "tu",faccio un finto sorriso e quando sto per andarmene lui risponde:

"Piacere Sheila,sono..."

*****

Cari lettori vi ringrazio di seguire la mia storia nonostante io non sia molto attiva nello scriverla.

che altro posso dire!? 

Solo scusate gli errori e anche la mia cattiveria nel lasciarvi con il fiato sospeso

La ragazza dall'anima dannataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora