©apitolo 36

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IZUKU'S P.O.V

11:01

Mi svegliai di mal voglia, ma dovevo alzarmi per andare via dall'Hotel.

Il resto della 'mattinata' passò tranquillamente, andammo a fare colazione al bar e poi a fare un lunga passeggiata.
Durante essa notai Shouto molto nervoso, sicuramente per la cena, ma lo tranquillizzai.

Alle due del pomeriggio andammo a mangiare una pizza, dopodiché tornammo in quel parco naturale di ieri per rilassarci, sinceramente per rilassare più Shouto.

Ora sono proprio disteso su questo prato gelido.
Anche se ho guanti e giubbotto iniziai a sentire freddo.

-S-Shouto- dissi tremolante.

Lui mi abbracciò, per tenermi al caldo.

-Che ne dici se andiamo prima?- chiesi.

-Meglio di no, alla nuova moglie di mio padre darebbe fastidio- affermò.

-Posso sapere come si chiamano? Almeno non faccio brutta figura- dissi ridendo.

-Mio padre si chiama Enji Todoroki, sua moglie Aimi Himiko e la figlia Toga Himiko- disse. (la madre ha un nome inventato, e pure le caratteristiche più avanti, se nel caso esiste non volevo spoilerarmi da sola, sorry)

-Ma non dovrebbe fare di cognome Todoroki?- chiesi confuso.

-No, è che sua moglie era già sposata e quando era incinta di Toga, suo marito l'ha lasciata, poi mesi dopo lei si fidanzò con mio padre e mesi ancora dopo nacque, ma il suo cognome rimane sempre Himiko- spiegò
-Mentre la 'moglie' rimane Himiko perché non sono sposati ufficialmente- aggiunse.

-Quindi convivono- affermai.

In segno di riposta annuì.

-Dai sono le sei e mezza e casa sua è a venti  minuti da qui- disse alzandosi.

Copiai il suo gesto e insieme ci avviammo verso la fermata del pullman.

Circa cinque minuti dopo arrivò e salimmo.

Durante il viaggio stringevo la mano di Shouto in segno di conforto.

Dopo venti minuti esatti arrivammo in una strada con tante case attorno.

Tenendo ancora la mano a Shouto, ci incamminiamo verso una via, la quale infondo a essa c'era la villa di suo padre.

Shouto non sapeva se suonare o meno.

Lo incitai con lo sguardo.

Lui rapidamente suonò al campanello.

Dopo svariati secondi una ragazza, più o meno della nostra età, aprì il cancello.

Essa ha dei capelli di un biondo scuro raccolti in due chignon, occhi color fieno e una pelle molto chiara.
Quando nota Shouto inizia a sorridere.
Solo ora noto i suoi canini leggermente appuntiti.
Li avevo già visti nelle sue pubblicità, ma credevo fossero finti.

-Ciao Shouto!- disse allegra abbracciandolo.

Poi guardò me stranita.

-Possiamo entrare?- chiese il bicolore, facendoli capire che eravamo ancora fuori.

Lei sorrise nuovamente e annuì.

Appena varcammo la porta d'ingresso, potei notare l'enorme spazio della casa.
La porta d'ingresso dava subito al salotto: con un divano in pelle nera e due poltrone del medesimo colore, una TV a schermo piatto, un tappeto bianco, pavimento in parquet, qualche pianta qua e là e un camino acceso.

Dal salotto è ben visibile la cucina con un grande tavolo già apparecchiato.

-Buonasera- disse sorridente la madre della ragazza.

Essa è molto simile alla figlia: capelli e occhi uguali, solo che ha li tiene sciolti e non ha i canini appunti, indossa una maglia bianca e dei semplici pantaloni neri.

Notai seduto su una poltrona il padre di Shouto.
Il suo sguardo continua a essere su di me.
Questa cosa mi fece innervosire, ma mantenni comunque la calma.

-È un tuo amico? Ma non dovevi portare la tua ragazza?- chiese la donna.

-Vede Aimi- disse per poi prendermi la mano.
-Lui è il mio ragazzo- finì di dire.

La donna sembrò rimanerci di sasso.

-Quindi oltre ad esserti opposto a tuo padre per il tuo futuro, hai anche il coraggio di dire che sei gay- disse con tono severo suo padre.

-Perché non ci sediamo a mangiare?- chiese la donna.

La moglie sembra essere molto sorridente come la figlia, e non sembra dare a peso a questa cosa, mentre il padre sembra proprio a non accettarlo.

In silenzio mi sedetti di fianco al mio ragazzo.

-Allora come ti chiami?- chiese curiosa la ragazza davanti a me.

-I-Izuku Midoriya- risposi.

-Mi fa piacere conoscerti Izuku, io mi chiamo Toga, Toga Himiko- dissi sorridendo.

Sorrisi di ricambio.

Se si mette da parte il padre, non sembra una brutta famiglia.

La madre prese i piatti e ci mise dentro un bella porzione di soba.

Gli occhi di Shouto iniziarono a brillare alla vista del suo piatto.

-Sapevo che ti piace, e così mi sono detta perché no- scherzò la donna.

-Sei di poche parole, neh Izuku- affermò Toga.

-Solo apparenza- si limitò a dire il mio ragazzo.

-Perché non racconti un po' di te e della tua famiglia- propose la bionda.

Abbassai la testa.

Shouto mi prese la mano, in segno di conforto.

-I-io vivo c-con mia zia- mi limitai a dire.

Il bicolore fece segno alla ragazza di non chiedere altro.

-Come vi siete conosciuti?- cambiò discorso la donna.

-Beh ci siamo conosciuti a scuola, lui ha un carattere simile al mio e così mi incuriosiva parlarli- dissi.

-In effetti sei asociale come lui- borbottò la biondina.

Il resto della serata passò tranquillamente.
Il padre lanciava occhiate a entrambi, ma non disse nulla.
Almeno questo è quello che credevo.

-Shouto, io mi vergogno per te- disse alzandosi dal tavolo.







Angolo scleretico

Hi guyssss

Finalmente i nostri protagonisti sono andati a mangiare dalla famiglia Todoroki.

Chi sa come reagirà Shouto...

Spero, come al solito, che questo capitolo vi sia piaciuto

E niente

Ricordatevi di mettere una ☆ se vi è piaciuto il capitolo

Beyy

𝚃𝚞𝚝𝚝𝚘 𝚌𝚊𝚖𝚋𝚒𝚊//TodoDeku// Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora