T E A R M Y H E A R T

307 13 10
                                    

Chuck's Pov:

-Ti amo- dissi a mia cugina venuta dall'Italia dopo anni che non la visi per esercitarmi a dirlo a Blair il giorno di capodanno a mezzanotte.

-grazie Lauren mi sei stata molto utile-

-di niente quella ragazza dev' essere molto fortunata e se non ricambia il mare è piano di pesci ricordatelo- mi disse e se ne andò

Blair's pov:
24/12/09 Vigilia di Natale

Ieri andai con Serene a scegliere i regali di Natale ci mettemmo poco, tornammo a casa e mi infilai in doccia chiusi gli occhi e mi venne in mente la mia prima volta.

Mi ricordai tutto la sensazione le sue labbra sul mio corpo il mio nome pronunciato dal suono soave della sua voce e mi scese una lacrima.

Mi mancava quella sensazione ma soprattutto mi mancavano le sue labbra sopra le mie e le mie mani intrecciate nelle sue.

A quanto pare mi dimenticò presto, ma la vera domanda fu
Perché a me non disse mai "TI AMO" e a quella ragazza che non conosceva da tanto si ?

-Ti amo- questa frase mi tormentò per 3 giorni quando stavo per addormentarmi mi risuonava questa parola, mentre parlavo con Serena o stavo sola mi accompagnava sempre, come una melodia che non voleva uscire dalla mia testa è come se mi avesse strappato il cuore.

Mi dirigessi verso casa di Serena per vesteggiare la vigilia di Natale non ne ero tanto in vena ma ci andai lo stesso.

Salì in ascensore prima che si chiudesse entrò di corsa Chuck.

-buona vigilia- mi disse

-anche a te- dissi seria

Ci fu un silenzio imbarazzante non mi fui mai sentita così a disagio come quel giorno.

Finalmente arrivammo in casa feci un sospiro di sollevo e me ne andai da Serena

La festa si svolgeva molto normalmente, quando i genitori di Serena se ne andarono lei tirò fuori gli alcolici e tutti si ubriacarono io inclusa.

-chi è che vuole fare il gioco della bottiglia ahahahha- disse Serena

Tutti dissero di si me inclusa eravamo tutti sbronzi gente che si appartava per una sveltina, gente che non fece altro che baciarsi oppure gente che rideva come se non ci fosse un domani io era tra quelle.

-È il mio turno, ohhhh Dan ti aspettano 30 secondi in paradiso ahahahahha- disse Nate più ubriaco del solito, si baciarono e si misero a ridere

-Tocca a Me- dissi

-allora, Ohhh Chuck ahahahhaha sarà un bacino innocente vieni qua amore mio ahahah- ci avvicinammo e ci baciammo non finimmo più volevamo sempre di più e poi ci staccarono

Il gioco finì io e Chuck ci incontrammo e ci rifriggemmo in una camera e facemmo sesso.

Farfugliava una parola ma non capì dopo che avemmo finito lui disse

-Ti amo...Lauren- è stato il tasto dolente gli tirai una cinquina e me ne andai scoppiando in lacrime mi ebbe di nuovo strappato il cuore.

Tre parole, sette lettereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora