Capitolo 5

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Il mattino dopo mi sveglio di buon’ora, il sole è alto e una forte luce entra tra le persiane abbassate.

Scendo le scale e non appena metto il naso in cucina, un profumo di toast mi invade le narici lasciandomi con l’acquolina in bocca.

Dopo una sostanziosa colazione nonna attira la mia attenzione prima intenta a gustare il mitico panino alla nutella.

-Vestiti comoda, così ti porto in un posto. Scommetto tutto quello che ho che ti piacerà da morire!-

-Dov’è questo magico luogo?-

-Non te lo dirò mai, lo scoprirai da sola!-

-Va bene- dico alzandomi.

Dopo mezz’ora usciamo e lasciandoci la casa alle spalle percorriamo il viale e proseguiamo a piedi verso una strada ghiaiosa in mezzo al verde dell’erba alta.

Superata una collinetta alquanto familiare, mi trovo davanti agli occhi uno spettacolo grandioso: un enorme cancello con sopra la scritta “ Golden Shamrock” cattura lo sguardo all’istante.

Rifiniture dorate rendono magnifica l’ inferriata nera. Due colonne ai lati dell’entrata sorreggono due statue di due cavalli impennati, anch’essi dorati.

Il grande cancello è aperto e lo supero ancora meravigliata. Sulla destra si trovano grandi campi recintati e numerosi paddock al cui interno brucano dei maestosi cavalli. Sulla sinistra invece si mostra imponente un edificio bianco panna.

Alcuni ragazzi e ragazze parlano sotto il portico della casa e alcune porte totalmente di vetro mostrano gli uffici e la segreteria. Oltre la costruzione bianca intravedo una struttura in legno che ospita file di box dai quali si affacciano curiose teste.

Guardo mia nonna ancora allibita e lei mi mostra un sorriso a trentadue denti.

-Benvenuta al Golden Shamrock! Questo posto è la mia seconda casa. Seguimi, ti devo far conoscere qualcuno.-

Mi conduce lungo un corridoio e, arrivata al penultimo box, si ferma. Un bellissimo sauro si affaccia e nitrisce, mentre nonna gli accarezza la testa dove una candida lista gli percorre tutta la fronte. Mi avvicino anche io a quella creatura stupenda.

-E’ molto vecchio e ora non può più gareggiare ma fino a qualche anno fa abbiamo partecipato alle più prestigiose gare di salto a ostacoli. Che ricordi!-

Immagino per un attimo una giovane donna dai capelli infuocati galoppare verso un ostacolo con il suo sauro.

-Che meraviglia doveva essere quando saltavate! Magari anche io avessi un cavallo tutto mio da coccolare e superare ogni tipo di difficoltà.-

-Non te l’ho ancora presentato! Che sbadata… Either, lui è Sunshine-

-Il tuo nome è meraviglioso quanto te!-

Apro delicatamente il box ed entro mentre lui comincia a strofinarsi la testa sulla mia maglia. Rido divertita e gli accarezzo l’imponente collo.

Quel momento si spezza quando sento una voce femminile che saluta la nonna, allora mi volto e vedo una ragazza dai capelli neri e gli occhi celesti. E’ alta e i suoi  capelli sono leggermente mossi,  i suoi lineamenti sono dolci come deve essere anche il suo carattere.

-Buongiorno signora Kennedy. Oggi non fa lezione?-

-Stavo giusto presentando mia nipote al mio cavallo-

A questo punto esco dal box e, non appena la ragazza mi vede, mi sorride.

-Ciao sono Selenis Carroll- Mi dice allungando la mano in segno di saluto.

-Io sono Either Byrne-

Nonna si allontana.
-Ragazze io vado a fare la lezione che inizia tra poco. Selenis prepara Sunshine, intanto.-

-Ma io ho già montato Light Frenzy!-

-Lo so ma non è per te, è per Either-

Mi blocco subito e guardo mia nonna.
-Ma…- E’ lontana perciò non può sentirmi. Così rimango a fissare Selenis che, invece, ha già una capezza in mano.

-Allora, vieni?-

-Si certo! Ma io non ho mai avuto a che fare con questi animali e non so come si comportano!-

-Tranquilla, guarda e impara.-

*Spazio autrice*
Ecco sono tornata con un nuovo capitolo!!!
Grazie mille per le tante visualizzazioni:sono 69!!!!😁😁
E soprattutto mia sorella che mi ha spinta e mi aiuta a scrivere la storia.😍
Se ci sono termini di equitazione poco chiari potete chiedere nei commenti.

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