Prologo

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Il vento mi scompigliava i capelli, l' adrenalina mi scorreva nelle vene al posto del sangue: mi sentivo un tutt' uno con tutto come se anche il vento facesse parte di me, la sensazione unica di fare l' impossibile.
C' eravamo solo io, il morello e il vento.
Aprii le braccia e mi sembrò di volare senza ali perchè le mie ali erano sotto di me...si sentiva solo il ruggito del vento come una antica melodia dimenticata dal tempo.
Gli zoccoli affondavano nella sabbia dorata, del colore dell' alba, lasciando profondi solchi; la sua criniera nera come la notte mi solleticava il viso.
Sentivo i muscoli contrarsi per lo sforzo sotto di me. I nostri cuori battevano allo stesso ritmo, il ritmo delle onde che si infrangevano violentemente sulla riva.
Un timido sole sorgeva dall' orizzonte e macchiava le nuvole della sua luce dorata...

...DRIIIIIIIIIIN...

Aprii gli occhi di malavoglia, maledicendo mentalmente la sveglia che ogni volta interrompeva questo sogno meraviglioso.
Ancora un altro giorno di scuola e poi le vacanze di Natale, finalmente!!!!

Mi alzai ancora assonnata con gli occhi pesanti e mi diressi in cucina per colazione.

-Buongiorno Either!- Salutai i miei e presi la mia tazza versandoci del latte e dei cereali. Dopo aver mangiato mi vestii, presi lo zaino e uscii di casa.

Una ventata fredda mi gelò le ossa e, stretta nella giacca, mi incamminai verso la scuola.

Passai cinque ore stravaccata sul banco, pensando all' indomani e ascoltando con "moltissima" attenzione la lezione.

Al suono della campanella scattai verso casa per preparare la valigia del giorno dopo.

Arrivata, appoggiai lo zaino sulla scrivania con una delicatezza da far invidia ad un elefante e al contrario cominciai a riporre con estrema cura i miei vestiti nella valigia.

Ripiegai i miei pantaloni preferiti, bordeaux con le cuciture bianche, e lucidai gli stivali neri.

Li avrei indossati per la gara in un maneggio affacciato su un lago. Avrei partecipato con il pony pomellato della mia scuderia. Era il mio sogno partecipare ad una gara e finalmente si era presentata l'occasione.

La mattina successiva mi svegliai più presto del solito ed eccitata corsi a svegliare i miei genitori: il grande giorno era arrivato.

Imboccammo l' autostrada e cominciai a guardare il paesaggio del mio paese che si allontanava, i pensieri mi invasero: e se avessi vinto? O se fossi caduta? Caramel, il mio adorato pony, come stava? I miei sarebbero stati orgogliosi?

L' alba doveva ancora spuntare ma si intravedevano già i rosei raggi del sole.; le colline verdi risplendevano sotto la fioca luce mattutina.

E poi... successe quello che non sarebbe mai dovuto accadere...


Spazio autrice
Ciao a tutti. Questo è il mio primo libro!!!!! Scrivetemi nei commenti come vi sembra.
Accetto consigli e critiche così potrò migliorare.

Sulle ali del ventoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora