Passo tutta la mattina in compagnia di Selenis e Isabel che mi sembra simpatica e solare. Stephany invece se ne sta chiusa nella club house dove c'è un grande specchio e trascorre l'intera mattinata pensando a farsi le unghie e a truccarsi.
Inizialmente volevo conoscerla ma, quando mi ha vista entrare e dirigermi verso di lei, ha cominciato a urlarmi contro, così ora l'ho lasciata sola.
All'ora di pranzo ci riuniamo tutti nella club house dove c'è un tavolo già apparecchiato. Mangiamo panini e patatine del McDonald. Dopo pranzo penso a Keranem come ogni giorno.
Anche oggi lo voglio raggiungere. Perciò con la scusa di aver dimenticato qualcosa da Sunshine mi precipito fuori e corro fino al boschetto e poi alla radura.
Un rumore alle mie spalle mi fa voltare ma vedo soltanto alberi e cespugli, poi due mani mi coprono gli occhi e la voce di Selenis mi coglie all'improvviso.
-Cosa ci fai qui?-
-No, cosa ci fai tu qui?-
-Ho visto che stavi andando oltre il cancelletto e ho deciso di seguirti. Non c'è niente qui.-
-Invece si. C'è qualcosa che ti lascerà a bocca aperta! Seguimi senza fare rumore.-
Arriviamo nei pressi del capannone ed entriamo di soppiatto. Pensando che non ci sia nessuno esco allo scoperto ma una voce mi fa capire che non siamo soli. Ci nascondiamo in uno dei tanti box e aspettiamo.
Nitriti soffocati e schiocchi di una corda spezzano l'aria e i miei occhi si riempiono di lacrime. Selenis se ne accorge e mi prende per mano.
Un uomo esce dal box di Keranem con in mano una frusta da lavoro. Sarà lunga a colpo d'occhio almeno tre metri. Lui chiude il box con varie chiavi dopodiché esce dall'entrata principale.
Ci alziamo e corriamo direttamente in fondo al corridoio fermandoci davanti al box del frisone. Guardo Selenis che è pallida come un cadavere e ci affacciamo.
Keranem è disteso a terra con nuove ferite sul dorso e gli occhi chiusi. Il suo respiro affannoso mi spezza il cuore ma appena lo chiamo lui alza piano le palpebre e mi guarda con uno sguardo di sofferenza.
Prima che l'uomo uscisse si era fermato vicino alla porta ed era entrato in una specie di ripostiglio. Avrà nascosto qualcosa, sicuramente.
-Lui chi è?-
Selenis mi guarda con uno sguardo che implora risposta e così le racconto tutto per filo e per segno. Gli occhi le si diventano lucidi.
-Aiutami a trovare ciò che ha nascosto quel tipo, forse sono le chiavi così cerchiamo di liberarlo.-
-Okay, ma sbrighiamoci-
Entriamo in un ripostiglio in fondo dove poco prima l'uomo si era fermato e cominciamo a cercare qualunque cosa che possa aprire i lucchetti.
-Either, vieni qui un momento. Forse ho trovato qualcosa!-
Mi precipito da lei e mi mostra un mazzo con almeno una decina di chiavi.
-Andiamo-
Proviamo ogni chiave in alcuni lucchetti ma questi non si aprono.
Sono disperata, non so che fare. E se arrivasse qualcuno?
I minuti passano invano e intanto la luce comincia a calare. Tra poco sarà sera.
Non c'è alcuna possibilità di far uscire Keranem dal box.Mi appoggio alla parete e mi prendo la testa fra le mani. Una lacrima calda mi scorre giù per il viso. Selenis fa di tutto per aiutarmi ma non ce la faccio ad andare.
Devo liberalo ora o sarà troppo tardi. Un raggio di sole mi colpisce l'occhio.Rimango per un momento abbagliata ma poi guardo il punto da dove è partito. Una piccola chiave di ferro è nascosta tra la paglia accumulata in un angolo della stanza.
-Selenis, guarda una chiave!!! Deve essere quella.-
Lei la prende e comincia a infilarla ella serratura. La gira e si sente uno scatto. Finalmente!!! Apriamo ogni singolo lucchetto ed infine faccio scorrere il chiavistello. Spalanco la porta e mi precipito dentro.
Mi distendo di fianco a Keranem che agita le zampe e allunga il collo verso di me. Io lo accarezzo gli tasto delicatamente sulle ferite e al mio tocco lui rilassa i muscoli prima completamente tesi. Anche Selenis si fa avanti e si inginocchia vicino al suo ventre.
Un'idea mi entra in testa e mi tolgo la felpa.-Selenis, hai qualcosa di tagliente?-
-Ho un coltellino svizzero in tasca in caso di emergenza.-
-E' perfetto.-
Tira fuori dalla tasca della giacca un oggetto blu e rosso. e me lo porge. Io lo apro e comincio a tagliare la mia felpa in tante strisce. Spiego il mio piano a Selenis che acconsente uscendo per cercare dell'acqua.
Dopo qualche minuto torna con i pezzi di stoffa bagnati e io li pongo sulle ferite del frisone. Vorrei sapere il perchè è maltrattato e frustato.
Deve aver fatto qualcosa ma escludo il pensiero dalla testa siccome lui non può aver fatto niente a nessuno.Keranem emette dei gemiti non appena appoggiamo i lembi della mia felpa sul dorso e sul collo. Si agita e Selenis gli mostra del fieno, preso dal mucchio nel corridoio, e lui si distrae mangiando.
Dopo averlo medicato ci accoccoliamo entrambe vicino al suo muso e lo accarezziamo.E' un attimo...
Veniamo interrotte da una voce già familiare che si avvicina. Viene da fuori. Io e Selenis ci nascondiamo nel box accanto e ci chiudiamo dentro. Restiamo nascoste e in silenzio.Un rumore metallico mi fa saltare il cuore in gola. Un oggetto di alluminio cade proprio vicino ai miei piedi e mi rendo conto solo adesso che sono appoggiata auna mensola con sopra della roba per pulire i cavalli.
Sento la mia amica trattenere il fiato. Lo stesso uomo di qualche ora prima entra a passi pesanti nel capanno. Spero solo non ci abbia sentite.
-Cosa ci fa il box aperto e soprattutto senza catene? Io ero sicuro di averlo chiuso...-
Quella voce gelida mi riporta alla realtà e mi gela il sangue nelle vene. Un frastuono di catene riempie l'aria già piena di tensione e lo scatto dei lucchetti che si chiudono mi fa rabbrividire. E poi i passi si allontano.
Guardo Selenis negli occhi e il terrore svanisce dal suo sguardo. Usciamo ma prima mi fermo davanti alle sbarre e rivolgo la mia attenzione a quegli occhi che implorano libertà. I miei, invece, si riempiono di lacrime.
Usciamo nella radura. Ormai è notte e il cielo notturno è puntellato di piccoli diamanti che cercano di illuminare il buio della notte ma invano.
In questo momento sono solo una stella che tenta in ogni modo di far luce in questa oscurità senza fine ma piccola o grande che io sia non riuscirò a farlo. La luce del telefono di Selenis mi colpisce in faccia .
-Troveremo il modo per porre fine a questa storia, non preoccuparti!-
Mi cinge le spalle con il braccio. Il freddo della notte mi ghiaccia le guance ancora bagnate dalle lacrime.
*Spazio autrice*
Ciaoo a tutti!!!!! Ecco a voi un nuovo capitolo!!!
Scusate per il ritardo ma con l'inizio della scuola sono stata super impegnata😱😅😅
Voi come avete cominciato il nuovo anno???
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Sulle ali del vento
General FictionUna ragazza con un passato difficile si mette alla ricerca della verità ma incontra qualcuno che le cambierà la vita e le insegnerà a lottare per la libertà......