Capitolo 4-Doppia faccia(両面)

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"Ma io finora cosa ho fatto veramente? Ho chiesto in giro, ma non sono passato all'azione. Che spreco di tempo."
Sospirò.
"Però che imbarazzo! Come faccio ad avvicinarlo? Arrossisco ogni volta che lo vedo!"
Si battè le mani sulle guance.
"Ma cosa penso, ma cosa penso!! Basta, oggi lo faccio."

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-Va bene ragazzi, per la lezione di oggi basta così. Usate il resto del tempo come ricreazione in più.-
"Che fortuna!!"

Lance era chinato a braccia con sette sul banco. Keith si fece coraggio.

"Posso farcela. Posso farcela. Posso farcela!"
Il cuore gli batteva a mille, veloce come il suono.
Ba-dump
Ba-dump
Ba-dump
In un altro luogo, in un altro momento, in un'altra linea temporale forse non ce l'avrebbe fatta. Ma non qui.
Toc toc.

-𝐷𝑖𝑚𝑚𝑖.-
-Ehm... Ecco... vedi... so che fa un po' anime, ma ti va di essere amici? Non conosco quasi nessuno qui...-
-Hahah! Perché no.-

"Ho riso..." pensò Lance.

-Bene! Sono contento.

La campanella suonò.

-Allora... Lance, mi accompagni al bar?-
-Ah, ecco...-
-Hai altro da fare?-
-Ehm... no. Andiamo allora.-

I due uscirono.
Keith aveva il braccio sinistro teso in basso, e la mano destra che andava a toccare l'avambraccio.
Lance camminava con entrambe le braccia in basso.
-Allora Lance... a che scuola andavi prima?-
-Alla Pentium Middle School. E tu?-
-Io beh, andavo ad una scuola giapponese internazionale in cui insegnavano l'italiano, la Mogakkou. Vuoi sapere la cosa divertente?-
-Quale?-
-La particella "Mo" (燃) significa fiamma, e gakkou (学校)significa scuola. Quindi scuola in fiamme! Questo nome perché la mia scuola è stata costruita dove sorgeva un villaggio andato in fiamme.-
-Ma che figata!- il volto di Lance si illuminò.
Keith era la prima volta che lo vedeva così
La scintilla che era nel suo cuore divenne istantaneamente fuoco.
"Io... voglio vedere Lance sempre così. Mai triste come prima. Un sorriso enorme sul volto."
Improvvisamente Lance divenne più aperto.
-Sai, io ho sempre vissuto qui, da quando sono nato, a Comotosci.-
"Questa città ha proprio un nome di merda."
-Hai mai pensato al nome di questa città? Da cosa proviene?-
-Da quello che so, da "Como" la città e... Tosci non si sa in realtà. Si pensa che sia un modo per indicare la Toscana comunque.-
- Omoshiroi. Cioé, volevo dire interessante. Scusami, l'italiano ancora si confonde con il giapponese.-
-Haha, non ti preoccupare. Passando ad altro, tra parentesi: il tuo giapponese mi interessa, quali sono i tuoi hobby?-
-Ehm, non saprei... ah sì! Ascoltare la musica, dipingere, scrivere, allenarmi. I tuoi?-
-Suonare la chitarra, nuotare... dormire conta?-
-Hahaha certo!-
-Hahah.-
Lance si sentiva a cuor leggero. Perché parlare con Keith lo faceva sentire al sicuro? Non si sentiva imprigionato come gli altri. Forse poteva chiedere aiuto a lui. Ma con quale coraggio ce l'avrebbe fatta? Finora ogni tentativo era risultato in un fallimento.
E poi... non voleva succedesse di nuovo. A pensarci si sentiva male. Non voleva che succedesse a Keith.
Il suo volto si oscurò.
-Ascolta Keith...-
-Dimmi!-
-ⓉⓄⓇⓃⒾⒶⓂⓄ ⒾⓃ ⒸⓁⒶⓈⓈⒺ.-
Keith sbarrò gli occhi.
"Cosa succede alla sua voce? Perché? Non è più cristallina, blu... è così amaro. Che amarezza. Voglio vomitare. BASTA! FALLO FINIRE!"
Keith mentre seguiva Lance, aveva uno sguardo terribile. Denti, che sembravano quasi aguzzi per quanto li stringeva. I suoi occhi erano la cosa peggiore però. Erano rossi, rossi come il sangue.
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Dangerous Sugar Life-Una Storia KlanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora