Capitolo 6

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Passarono ore,giorni e settimane prima che decisi di tornare a scuola. Avevo passato gran parte del mio tempo a piangere.
Mi ero totalmente isolata da tutto e da tutti.

Ma oggi tornai in classe.

Appena mi sedetti però tutti iniziarono a prendermi in giro come avevano sempre fatto da quando ero entrata in quella scuola.
Dopo mezz'ora di tortura la professoressa di scienze entra in classe.

Con i tacchi a spillo lucidi si incammina verso la cattedra quasi con un sorriso stampato in faccia nel vedermi stare così.
Così fragile e debole.

Non avevo proprio voglia dei suoi giochetti.

"Bene,oggi non farò scienze ma farò matematica per sostituire la vecchia decrepita che vi insegna questa stancante materia."-Dice prendendoci praticamente in giro a tutti.

"Bene Amber direi che tocca a te."
Cosa cazzo...mi aveva interrogata,e adesso vuole pure che le faccio gli esercizi di matematica?

Mi alzo e vado alla lavagna.

"Sei venuta senza il mio permesso."- Dice la prof marchiando la parola "venuta" ma che cazzo fa?
Mi sta provocando ed è evidente.

"M-mi s-scusi p-prof"-rispondo

"Mhhh"-Dice per poi alzarsi e venire verso di me.
Mi porge il gessetto e mi sussurra...
"Il mio non era un doppio senso"

Rimango in mobile fino a che la prof mi dice di iniziare a svolgere gli esercizi.

Purtroppo ero visibilmente impreparata dato che di mate e storia non capisco mai un cazzo.
Iniziai a tremare al pensiero dei miei compagni che mi avrebbero derisa per il voto.

"Proprio come immaginavo"-la prof interrompe il rumore del gessetto che scrive cose a vanvera per poi uscirsene con un "4".

A fine lezione mi avvio correndo verso la porta con lo sguardo basso.
Ma poi scontro la professoressa Cristines.

Alzo lo sguardo e i suoi occhi incontrano i miei,un brivido lungo la schiena mi percorre per poi farmi ricordare tutti i momenti insieme.
Ma poi la prof mi oltrepassa e saluta la nolsetti.

Sento che parlano perciò mi nascondo e decido di origliare.

"Come è andata?"-Dice la nolsetti
"È andata che come avevo calcolato si è ritagliata"-risponde la Cristines.
"Però non farla soffrire"-ribatte
"Oh tranquilla,la farò solo stare bene"-ride la nolsetti. Il doppio senso mi inquieto ma in quel momento mi cadde il mondo addosso al pensiero che tutto era stato progettato.

Tutte le belle parole..mi avevano solo usato. Ero un giocattolo e non mi andava affatto bene.
Avrei dovuto fare qualcosa.

spazio autrice
Ma zauuu tra 4 giorni inizia la scuola ceh oddeooooo
Aly📌

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