Qualche mese prima.
Dopo lennesima notte di follia con Bryce mentre la signora Walker non cera, Samantha si fece una doccia e si pettinò i capelli davanti allo specchio.
Bryce entrò con i boxer addosso, ma uno sguardo triste e preoccupato.- Buongiorno, stai bene?- le chiese, mettendosi alle sue spalle.
-Certo, meravigliosamente, e tu?- rispose sorridendogli, ma poi lo spense vedendolo angosciato.
-No, Sam, sono serio.- continuò Bryce: le tirò giù una spallina dellaccappatoio e le fece vedere riflesso nello specchio un livido sul braccio.
Samantha non se ne era nemmeno accorta.- Bryce, è tutto ok.-
Il ragazzo sospirò e si lasciò andare sul materasso.- No, tu non capisci.- singhiozzò, coprendosi il viso con una mano.
-Aiutami a capire.- mormorò Samantha, inginocchiandosi davanti a lui.
-Io adoro il fatto che tu sia sopra e sei fottutamente fantastica, ma..- spiegò Bryce, asciugandosi gli occhi. -Io non riesco a smettere di pensare a..al fatto che voglio starti sopra e metterti una mano sul collo esoffocarti.- balbettò mentre piagnucolava. -Mi dispiace tanto, non so cosa mi prende.-
Samantha non poteva sapere cosa ci fosse nella testa di Bryce, poteva solo aiutarlo a tranquillizzarlo.
Tentò di accarezzargli la guancia, ma lui la scansò.- No, non toccarmi.- continuò e improvvisamente il suo umore cambiò, divenne serio.- Ho bisogno che mi procuri una pistola.-
Lei iniziò a spaventarsi.- A cosa ti serve una pistola?-
-Hai detto che avresti fatto di tutto per me.- affermò Bryce. -Beh, è arrivato il momento.- continuò, prendendo un rotolo di soldi dal cassetto.- Comprala su internet, dove ti pare, ma prendila.-
Samantha non riuscì ad ottenere altre spiegazioni, perché Bryce si chiuse in bagno.
Ma se era di una pistola che aveva bisogno, lavrebbe avuta.
Oggi.
I ragazzi attorno al tavolo se ne stavano tutti zitti: chi per lo shock, chi per lo spavento.
-Sentite...- esordì Samantha. -Non pretendo che voi mi capiate, ma per favore, ascoltate questa.- continuò, estraendo una pennetta dai jeans e mettendola sul tavolo.- Cè tutta la storia e vorrei che voi lascoltiate.-
-Quindi non eri con Justin.- intervenne Jessica.
-No, Jess. Justin se lè inventato perché non voleva ammettere che si faceva ancora.- rispose Sammy, mentre Justin abbassò lo sguardo dalla vergogna.
-Quindi tu lo sapevi dallinizio?- chiese Zach ad Alex.
-Si, lui era lì con me e mi ha aiutato.- disse Sammy, prendendo la mano di Alex e facendogli un mezzo sorriso.
-Allora che si fa con Clay?- aggiunse Tyler.
-Ho un piano per incastrare Monty, ma ho bisogno che collaboriate con me.- continuò la ragazza.- Prima di tutto, Zach deve andare a confessare di aver picchiato Bryce.-
Si creò un improvviso brusio.
-State tranquilli, non lo arresteranno per il suo omicidio!-
-E vero: ho imparato un po' di cose stando con mio padre. Il reato che ha commesso Zach si chiama semplicemente percosse.- spiegò Alex.
-Se perquisissero la sua auto, troverebbero un manganello insanguinato e nel suo armadietto, una pistola, che metteremo noi. Ho tenuto quella con cui ho ucciso Bryce. Zach, prima di andare alla polizia, gliela metterai nellarmadietto.- continuò Samantha. -Ma non è solo per questo che verrà arrestato.-