Capitolo 9-Tutti hanno dei problemi:

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Quando arrivarono alla centrale di polizia, Samantha vide Clay in unaltra delle stanze, prima che chiudessero la porta: stavano interrogando anche lui.

Lo sceriffo la fece sedere e aprì un portatile davanti a lei.- Vorrei che vedessi questo video e che me lo spiegassi.-

Il video raffigurava la sera in cui Clay era venuto a casa di Bryce con la pistola e Samantha era riuscito a fermarlo.

Si sentì stupida: era ovvio che ci fossero le telecamere.

-Ascolti, non significa niente: Clay era stressato per via del processo di Hannah ed era arrabbiato con Bryce, mai lo avrebbe ucciso.- spiegò lei.

In realtà, Samantha non aveva idea di cosa fosse capace Clay, se avesse potuto fare del male a Bryce, ma non voleva neanche che andasse in prigione.

-Da quanto siete amici?-

-Da abbastanza tempo da dire che Clay non è un tipo aggressivo.-

-Eppure lì ha una pistola e se la sta puntando contro se stesso.-

-Lo so, ma non ha fatto niente. Era impazzito per Hannah, ma sono riuscito a farlo calmare.-

-E la pistola che fine ha fatto?-

Samantha non poteva di certo dirgli che larma laveva tenuta nel cassetto per tutto quel tempo. -Lho gettata la stessa sera dentro un cassonetto.- rispose, cercando di essere credibile. -Mi creda, Clay non ha fatto niente.-

-Va bene, grazie per essere così disponibile Samantha: se mi serve ti richiamerò.-

***

Quella stessa sera, prima di tornare a casa, Samantha decise di passare a casa di Montgomery de la Cruz per chiedergli spiegazioni riguardo il manganello insanguinato nella sua auto.

Mentre scese dalla macchina, vide un uomo sulla soglia della porta che barcollava: era chiaramente ubriaco.

-Ehi, e tu chi saresti?- le domandò con un inquietante sorrisetto.

-Ehm, salve, sto cercando Monty.- rispose lei, rimanendogli a debita distanza.

-Stronzo!- gridò improvvisamente.- E per te!-

Allora Monty uscì di casa, non capendo cosa lei ci facesse la. -Che cosa vuoi?-

-Parlare con te, da unaltra parte, senza che ci strangoliamo a vicenda, magari.-

Samantha e Monty andarono da Monet e lei gli offrì una cioccolata calda.

Quando gli portò la tazza, il ragazzo la guardò strano, come se nessuno lo avesse mai fatto.

Se Bryce Walker aveva un lato gentile, perché non poteva averlo anche Monty?

Perché non poteva salvare anche lui dalla sua battaglia interna con se stesso?

-Allora, ho trovato il manganello insanguinato dentro la tua Jeep.- esordì Samantha.

-Hai frugato nella mia macchina?!-

-Bevi.- le ordinò.

Monty si zittì e sorseggiò.- Cazzo, è buonissima.-

-Non ti hanno mai fatto la cioccolata calda da bambino?-

-No, la miaE una famiglia un po' complicata.- sussurrò Monty, prendendo un lungo sorso.

-Di chi è il sangue sul manganello?- continuò Samantha.

-E il mio, va bene? E poi non sono cazzi tuoi. Mio padre lo usa per picchiarmi quando è ubriaco o quando decide che è lora di darmi una lezione.-

Probabilmente quello che stava dicendo era vero: aveva visto suo padre e non sembrava una bella persona.

Forse era per questo che Monty era così aggressivo: perché qualcuno lo era stato con lui fin da bambino.

-Cazzo, ma perché non lo denunci? Hai 18 anni ormai.- commentò Sammy.

-Denunciarlo? E mio padre.- ribatté lui. -Senti, io non ho ucciso Bryce, era il mio migliore amico.-

-Lo so, eri con Winston.-

-Come lo sai?-

-Lho visto stamattina proprio qui: ha detto che siete stati al letto insieme.-

Monty quasi arrossì sul viso e si avvicinò al busto con lei.- Nessuno deve saperlo, è chiaro?- le sussurrò.

-Monty, Cristo, siamo nel 21 esimo secolo. Ormai anche i sassi sono gay, non devi nasconderti.- mormorò lei.

Allimprovviso Monty si alzò di scatto, facendo rovesciare la cioccolata. -Io non sono gay.- ribatté, faccia a faccia con lei.- E tu devi farti un pacco di cazzi tuoi, chiaro? Se vuoi curiosare qualcuno, perché non guardi con chi abiti?-

Lei lo guardò confuso.- Che cosa intendi?-

-Justin usa il rasoio elettrico, vero?-

-Credo di sì, ma cosa centra?-

-Allora perché ha della schiuma da barba nella borsa?- le disse, prima di andarsene.

Samantha ci aveva provato: ma ci sono persone che probabilmente, alla fine, non vogliono essere salvate.

***

La domenica dopo ci sarebbero stati i funerali di Bryce.

Clay era fuori, ma la polizia continuava ad indagare sospettosamente su di lui.

Quello strano pomeriggio, Samantha portò via il vassoio del nonno di Bryce, mentre la signora Walker lo osservava dormire.

-Non so come dirgli che suo nipote è morto.- mormorò silenziosamente Nora.

-Mi dispiace tanto, signora Walker.-

-Oh, ma di cosa, tesoro?- continuò lei, prendendole le mani. -Tu sei stata preziosa per questa casa, hai portato un raggio di luce che non cera da tempo.-

Samantha le sorrise.- Grazie a lei per avermi assunta.-

-A proposito, domani dovremmo portarlo in chiesa con la carrozzina: puoi andarla a prendere? E in garage.-

-Ma certo.-

Dopo aver lavato i piatti, Samantha si diresse in garage per prendere la sedia a rotelle.

I Walker avevano il garage pieno di macchine dauto, dato che le collezionavano, così Samantha decise di sbirciare un po'.

Possedevano auto che valevano centinaia di dollari, ma si meravigliò quando ne vide una in particolare, parcheggiata nellangolino.

La riconobbe subito: la Mustang di Tony.

Quel dolce frastuono. (Terza storia Tredici.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora