Mate: la storia proibita

capitolo 13

Sorpresa sono tornata!!! Vi volevo informare che su instagram mi chiamo guaiti.medea

Sopra il mio profilo mi potrete chiedere: nuovi aggiornamenti (quando ci saranno), informazioni varie sulla mia storia (che non metterò su wattpad😜), un pò di spoiler 😜e così via dicendo...

Se volete che vi dedichi qualche capitolo basta che me lo diciate, poi se qualcuno fa delle fanart sulla storia e vuole che le pubblichi me lo dica. Grazie.

Ok ora vi lascio alla storia, e ringrazio tuttti quelli che ci sono fin dall'inizio e anche quelli che si sono aggiunti ora.

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tratto dalla storia: 

Notte- -nott- non faccio in tempo a finire la frase che se n'è già andato.

fine tratto dalla storia

Pov's Anfitrite

Mi sveglio per un fastidioso dolore al collo, giro la testa lentamente e noto Achille sopra di me e con la testa china sul mio collo... "aspetta, aspetta, aspetta... Ho appena detto collo?!" 'eh già cara ci hai impiegato tempo per svegliarti' "quando mi sono addormentata? Cosa sta facendo Achille?!" 'ma come non lo sai si chiama marchio, e comunque ti sei addormentata pochi minuti dopo la buona notte' "ah, ma cos'è il marchio?" 'niente di che solo un morso e poi si trasformerà in un tatuaggio e che farà capire agli uomini che sei di sua proprietà, è una cosa normale' "c-coosa?!" -no, non voglio Achille fermati!- lui alza lo sguardo e i suoi occhi sono rosso sangue -scusa non sono riuscito a trattenermi e comunque ormai ti ho già marchiata- mi fa un sorriso strafottente da quelli che hai una voglia matta tanto da fargli togliere quell'espressione a forza di tiragli dei ceffoni e pugni; mi alzo per far diventare i miei pensieri realtà ma mi gira la testa e cado, batto il culo "la mia solita fortuna" 'no sei te che sei imbranata' "grazie" 'non c'è di che ti dico solo la verità', mi alzo e vado in bagno sotto lo sguardo attento di Achille che mi osserva passo per passo, poi si alza e fa per avvicinarsi -no, tu non hai capito, tu rimani qua mentre io faccio la doccia- -ma è la mia stanza- -hai perso il diritto sulla stanza nel momento esatto in cui mi hai portato qui- mi giro e chiudo la porta alle mie spalle e poi giro la chiave "così non mi disturberà" 'io non ci giurerei' "pensa quello che ti pare".

Mi infilo nel box doccia e inizio a lavarmi minuziosamente ogni parte del mio corpo, mi sciacquo e quando ho finito mi avvolgo in un asciugamano; ma un crampo improvviso al collo mi fa piegare in due dal dolore, ho la vista appannata e non capisco niente, vedo solo un ombra che mi si avvicina e che grida, poi buio.

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Angolo autrice.

Spero vi sia piaciuto, a presto spero, questo era il mio regalo per l'inizio della scuola spero vi sia piaciuto.