Nei successivi 4 mesi il mio stress era aumentato. C'era stato ancora tanto da fare, ma trovato il vestito era andato tutto in discesa. Avevamo trovato un posto carinissimo dove fare il pranzo e poi la festa. Era un ristorante di pesce che aveva anche uno spazio verde fuori e una piscina per l'estate che era adatta ai bambini, anche se non ce n'erano molti. Eravamo andati lì una sera per assaggiare il menù solito che facevano per i matrimoni e ne ero rimasta entusiasta: era bello e anche buono. Non mi aspettavo in realtà un gran festa, ma un minimo di perfezione la pretendevo pure. Joe era felice per me, non era rimasto incantato da quel luogo come me ma pareva che gli piaceva comunque. Poi un amico di Joe gli aveva consigliato un fioraio in città piuttosto famoso dicendo che erano molti belli i fiori che aveva e che era un team professionale. Abbiamo poi fatto bene a fidarci perchè era proprio così. Ordinammo in questo modo i fiori più adatti ai gusti di Joe perchè mi sembrava opportuno far scegliere qualcosa a lui. La sua festa al celibato era stata organizzata dai suoi due migliori amici, avevano invitato anche i colleghi che avrebbero recitato con lui al biopic dei Queen, di cui non ancora sapevo nulla e avrei rispettato la decisione di Joe non andando a leggere in giro. Lo avevano organizzato per quella sera, così anch'io lo avrei fatto la sera stessa. Speravo in qualcosa di non troppo volgare per me. La mia amica non mi aveva voluto dire niente perchè diceva di rispettare le fottute regole della tradizione, ma per me non valevano nulla. Ma poi pensai che una serata per svagarmi ci poteva anche stare dopo tutto quello che avevamo fatto per rendere questo matrimonio il più bello e memorabile possibile anche per i nostri invitati. Per le bomboniere invece avevamo trovato un comune accordo.
Alle 17.58 andai a fare una doccia, mi lavai con cura i capelli e poi scelsi un vestitino nero attillato che mi arrivava alle cosce. Scelsi un paio di scarpe alte rosse e mi truccai con leggerezza. Mi asciugai i capelli cercando idi dargli un senso. Misi le scarpe, presi una borsa bianca e ci misi il portafoglio. Chiamai la mia amica e le dissi che ero pronta e lei mi rispose che era già quasi sotto casa mia. Allora misi il telefono in borsa insieme alle chiavi di casa.
"Joe!" chiamai. Era forse ancora in bagno.
"Dimmi!" urlò lui di rimando.
"Sto uscendo"
"Ci vediamo più tardi"
"Okay" e così uscì di casa e trovai la mia amica in macchina che parlava al telefono. Entra e chiusi la portiera. Aveva la macchina nuova e quella era la prima volta che la usava con me.
"Dove siamo dirette?" chiesi quando riattaccò.
"In un locale" rispose partendo.
"Quale?"
"Quello in cui ci lavora mio fratello"
"Così è venuta l'ora che io lo conosca"
"Già"
Il fratello di Julia era rientrato negli States l'anno prima dal Canada, ma io non avevo ancora avuto il privilegio di conoscerlo. Julia mi aveva parlato di lui e della loro infanzia, quindi un pò lo conoscevo già attraverso di lei. Ero emozionata un pò per tutto. Il matrimonio era sempre più vicino e io non ero più nella pelle.
Arrivate nel locale mi resi conto che in realtà era più sobrio di quanto pensassi. Ma una volta entrate vidi che era tutto organizzato per me. Il fratello di Julia era al bancone, lo vidi quando lei me lo indicò. Ero stupefatta, era tutto molto carino e niente di eccessivo.
"Ciao ragazze!" ci salutò il barista. "Josh, piacere" mi disse allungandomi una mano.
"Hannah" risposi stringendogli la mano libera che mi aveva teso.
"Quindi tu sei la famosa Hannah"
"Sì" sorrisi
"Sei molto bella"
"Grazie"
"Gradite qualcosa?"
"Una margarita" risposi a Josh. Era il mio drink preferito.
"Ecco a te" disse Josh porgendomi la margarita.
La serata si svolse abbastanza bene: avevamo bevuto più di un drink, ballato e cantato al karaoke. Ma si era fatto tardi, erano le 2.09 quando uscimmo dal locale.
"Hai fame?" fece Julia un pò brilla.
"Sì" risposi con non troppi alcolici in più di lei.
"Andiamo a mangiare allora"
Andammo a piedi in un piccolo locale specie autogrill e mangiammo il panino di Bastianich con tanto di patatine e coca-cola light. Mentre mangiavamo sparavamo cazzate a più non posso a causa del nostro stato. Mi ero divertita, non pensavo che lo avessi potuto fare in quel modo. Alle 5 di mattina quando stavamo ancora perdendo la sbornia, Julia mi accompagnò in un altro locale dove c'erani molto uomini e mi disse di approcciare con loro perchè dopo il matrimonio non avrei potuto farlo. Aveva ragione, ma non volevo perdere il senno. Così li stuzzicai solo un pò e li provocai, ma mi tenni lontana da cose strane e illegali. Quelle lasciamole in disparte.
Alle 6.50 finalmente riprendemmo la macchina per tornare a casa. Julia guidava piano per essere prudente poichè non avevamo metabolizzando ancora del tutot l'alcol che avevamo assunto quella sera.
Alle 7.20 dopo essermi fatta una doccia, struccata e messa il pigiama potei andare a dormire nel letto. Dormivo sola per quelle ore poichè Joe era rientrato poco prima di me e aveva deciso di dormire sul divano.
Quando mi svegliai erano le 14.17 e sentivo un buon profumino dalla cucina. Mi alzai e andai in bagno per lavarmi la faccia. Poi scesi in cucina e vidi Joe ai fornelli. Sorrisi. Aveva apparecchiato come facevo sempre io e aveva fatto il ragù, il mio piatto preferito. Mi avvicinai lentamente e poi lo abbracciai da dietro come faceva sempre lui con me.
"Buongiorno" disse girandosi per darmi un bacio.
"Buongiorno" continuando a sorridere.
"Ho fatto il tuo piatto preferito"
"Vedo"
"Spero sia anche buono"
"Sicuramente"
"Dai, è quasi pronto"
Mi sedetti a tavolo e poi lui mi servì. Assaggiai la sua pasta al ragù e non era niente male. Mentre mangiavamo gli chiesi com'era andata la sera prima con gli amici.
"Bene" rispose "Abbiamo fatto le solite cose che si fanno in questi casi"
"Bè, io non so cosa si fa a un addio al celibato"
"Siamo andati in un locale, abbiamo bevuto, abbiamo guardato le ragazze" arrossì.
"Non ti preoccupare per le ragazze"
"Ah, no? C'è qualcosa che devi dirmi?" rise.
"Ho fatto le stesse cose che hai fatto tu. Niente di cui preoccuparsi"
Dopo pranzo, nel pomeriggio decidemmo di andare a fare un giro per sgranchire un pò le gambe. Andammo in vari negozi per prendere qualcosina che mancava per il matrimonio. Mancavano veramente pochissimi giorni a domenica e io ero già in fibrillazione.
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Let me love you | Joe Mazzello
Fanfiction"I just broke up with my ex You're the one I'm feeling as I'm laying on your chest Good conversation got me holding my breath And I don't normally say this but goddamn, you're the best" Hannah ha recentemente rotto con il suo ex ragazzo, Ben Hardy a...