Giugno ormai era alle porte ed io ero entrata nel nono mese. Ero elettrizzata, ma allo stesso tempo molto più impaurita. Avevo paura del parto, dei dolori, di essere madre. In quel periodo ancora di più di quanto ero mai stata. Mia mamma mi era stata vicina, era spesso a casa mia insieme a mio padre e mia sorella. Joe in quel periodo era fuori città per lavoro, ma mi aveva assicurato che sarebbe tornato in tempo per il parto. Il fatto è che non sapevo nemmeno io quando avrei partorito, se mio figlio sarebbe nato prima dello scadere del tempo o avrebbe aspettato il giorno previsto per la sua nascita.
Quella mattina mi ero svegliata di buon umore. Feci colazione, mi lavai e poi uscì per una passeggata. Ero in maternità dal lavoro ormai da aprile e sarei dovuta rientrare in settembre, ma in realtà non sapevo se sarei mai tornata a lavoro. Era ancora tutto da vedere. Mentre passeggiavo incontrai un collega di lavoro che correva e lo salutai. Lui si fermò e ricambiò il saluto. Lui era sempre stato gentile.
"Ciao John" dissi.
"Ciao, Hannah" rispose lui sorridendo.
"Come va all'ufficio?"
"Non come dovrebbe purtroppo"
"Come mai?"
"Senza di te è un casino. Spero proprio che tu possa rientrare"
"Dipende dal boss"
"Credo che se fosse per lui ti farebbe tornare anche oggi stesso"
"Anyway. Come mai in giro a quest'ora?"
"Giorno libero" fece un finto sorriso, o almeno era triste e stressato.
"Fa bene correre. Io non ci riuscirei"
"Correre mi fa non pensare a niente e riduce lo stress"
"Già"
"E' meglio che vada"
"Certo. Ci si vede in ufficio quando tornerò"
"Lo spero tanto"
E così decisi di tornare a casa. Controllai l'orologio, era mezzogiorno e ancora avevo preparato nulla per pranzo. Poco male poichè ero sola quel giorno. O così pensavo.
Quando andai per girare la chiave nella toppa notai che non era chiusa a chiave. Eppure ero convinta di aver chiuso, e quindi mi venne il panico. Chi potrà mai essere entrato per rubare?
Entrai in silenzio e sentii un profumino dalla cucina e notai il tavolo apparecchiato. Mia madre forse? O mia sorella? Non mi avevano avvisato che sarebbero venute. Entrando in cucina invece vidi che era Joe. Tirai un sospiro di sollievo. Lui sentendomi si avvicinò a me e mi diede un piccolo bacio. Lo abbracciai, ero così felice di vederlo.
"Come mai a casa?" chiesi sorridendo.
"Mi hanno detto che sarei potuto tornare a casa prima e ho approfittato" rispose sorridendo a sua volta mentre cercava di non far bruciare il pranzo.
"Come sapevi che non ero a casa?" chiesi sciogliendomi dall'abbraccio.
"Non lo sapevo" rispose.
"Ah, quindi non era prevista la sopresa"
"No, ma ho approfittato anche della tua assenza per fartela"
"Vedo che mi conosci troppo bene, Mr Mazzello"
"Ho imparato"
"Come no" e ridemmo di gusto. C'erano ancora tante cose che non sapevamo l'una dell'altra, ma era questo il bello di condividere la vita con un'altra persona perchè puoi imparare dalla stessa e allo stesso tempo conoscerla giorno per giorno.
"Nel pomeriggio cosa facciamo?" chiese Joe mentre mangiavamo.
"Possiamo fare qualsiasi cosa" risposi.
"Okay. Magari andiamo al mare?"
"E' un pò lontano"
"Se partiamo subito aver mangiato abbiamo comunque del tempo per andarci"
"Okay. Allora sparecchiamo e prepariamoci in fretta"
Nella successiva ora Joe mi aiutò a pulire la cucina e ci preparammo per il mare. Alle 14.30 partimmo da casa con la macchina e ci dirigemmo per la spiagga. Era abbastanza raro che ci andassimo prima di luglio al mare prima causa era la distanza e poi per il lavoro. Cercavamo sempre di avere ferie distribuite per tutta l'estate, soprattutto io visto che Joe non aveva un lavoro come il mio e dipendeva tutto dal periodo delle registrazioni.
Arrivammo a destinazione alle 15.20, il tempo di parcheggiare e di dirigerci alla spiaggia erano già le 15.37 del pomeriggio. Era una giornata soleggiata ma con un filo di venticello fresco. Si stava proprio belle quel giorno. Non era ancora estate essendo il 12 giugno ma il clima già annunciava la nuova stagione che era la mia preferita, anche se spesso non sopportavo il troppo caldo di agosto soprattutto in ufficio.
"Non hai un pò fame?" chiesi a Joe. Erano le 16.40 e avevo tanta fame come in qualsiasi altro orario. Come il ciclo, anche la gravidanza dava più fame di quella che di solito si prova.
"Bè sì, ma posso resistere" rispose Joe.
"Io no. Vado a prendere del gelato"
Presi i soldi dal mio portafoglio e mi alzai per dirigermi verso il bar, ma nel momento in cui mi metto in piedi una cascata di acqua mi esce dalle parti intime. No, non era ancora il giorno giusto per partorire. No. Non ero pronta. Eppure mi si erano rotte le acque e dovevo correre in ospedale. Joe mi guardava stupefatto, quasi incredulo e come se non sapesse cosa fare o dire.
"Dobbiamo andare in ospedale!" gridai dal panico.
Joe si alzò subito, prese le nostre cose al volo e poi mi prese in braccio per portarmi sulla strada. Poi mi lasciò lì mentre andava a prendere la macchina. Quindici minuti dopo ero in ospedale con Joe che cercava di rassicurarmi ma lo si leggeva in faccia che era più agitato di me, ma era assolutamente normale esserlo.
I dolori delle contrazioni iniziavano a farsi sentire. Erano allucinanti. Non avevo mai provato così tanto dolore in vita mia. Avrei voluto che non fossero così frequenti, ma più passava il tempo e più erano avvicinate l'una con l'altra. Allora iniziai a piangere. Joe si era un poco allontanato da me e parlava al telefono, forse con i miei che ci avrebbero raggiunto tra un'ora o anche un pò di più. Avrei voluto partorire nel mio paese dove conoscevo tutti, immaginavo di avere dolori meno strazianti e avere anche i miei genitori accanto. Ma ripensandoci, ero in una città di mare meravigliosa, c'era Joe al mio fianco e i miei sarebbero comunque arrivati. Riguardo ai dolori la mia opinione non era cambiata, ma alla fine ne era valsa la pena. Da quei dolori, a notte fonda nacque mia figlia. E andava bene così: i dolori mi avevano portato amore e felicità eterne.
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Let me love you | Joe Mazzello
Fanfic"I just broke up with my ex You're the one I'm feeling as I'm laying on your chest Good conversation got me holding my breath And I don't normally say this but goddamn, you're the best" Hannah ha recentemente rotto con il suo ex ragazzo, Ben Hardy a...