Capitolo 3

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P.O.V. Iris
"Tu mi stai dicendo che siamo chiuse fuori casa quindi?" Quasi urlai contro mia sorella.
Maya abbassò lo sguardo ma non sembrò imbarazzata:
"Avevo detto a te di prenderle!"
"Stai scherzando spero? Eri tu che dovevi prenderle. E adesso siamo chiuse fuori casa, al freddo mentre piove e zio arriverà tra circa tre ore"
"Non è colpa mia se zio è stato chiamato a lavoro. Non sapevamo che fosse reperibile."
"Però se tu avessi preso le chiavi..."
Griffin, notando l'orlo di una lite imminente, si mise in mezzo a noi due:
"Ragazze state tranquille. Venite con noi in Hotel e stiamo un po' insieme. Poi quando vostro zio ritornerà, andrete a casa"
Sorrisi e scossi la testa:
"Grazie ma crediamo di avervi dato già fastidio solo per averci accompagnate qua."
Mia sorella annuì.
Jaden però non sembrò essere d'accordo:
"Se pensate che vi lasceremo qui al freddo e sotto la pioggia sbagliate di grosso"
Io e Maya insistemmo fino a quando i ragazzi ci presero a braccetto e ci trasportarono con loro.
-
Io e mia sorella abbiamo sempre frequentato Hotel piuttosto scarsi nella nostra vita. L'unico vero hotel un pochino più lussuoso che ho visto è quello della gita di seconda media: mi ero emozionata perché c'era la TV.  Quando entrammo nella loro "stanza" di hotel (enorme quasi quanto l'alloggio di nostro zio) rimanemmo scioccate: i pavimenti erano in marmo, i letti erano enormi e super morbidi, la terrazza aveva una piscina interrata e da ogni finestra, si poteva vedere tutta Torino. L'unica pecca era il disordine: alcune valigie erano aperte sulle sedie e straripavano di vestiti, alcuni calzini erano sparsi sul pavimento e alcuni computer e fili di ricarica giacevano su alcuni tavoli di vetro.
Mi misi a ridere:
"Cavolo ragazzi, siete davvero disordinati!"
Griffin si scusò:
"Scusate, il vostro arrivo non era programmato!"
"Giusto anche questo" ammisi.
Io e mia sorella Maya esplorammo ancora un po' il posto quando Payton fece una domanda piuttosto particolare:
"Ragazzi, vi va di fare una specie di obbligo o verità ma solo con le verità?"
Pensai che fosse una cosa piuttosto cringe ma non mi stupii: ero circondata da ragazzi cringe. Io e mia sorella accettammo e ci mettemmo in cerchio insieme ai ragazzi.
Maya prese in mano la situazione:
"Per il primo giro cerchiamo di andare sul semplice: ognuno dice una curiosità su se stesso. Parte Jaden."
Jaden si stiracchiò:
"Fumo la sigaretta elettronica da qualche anno a questa parte ma sto cercando di smettere perché fa davvero male, anche se non lo credevo."
Arrivò il turno di Griffin:
"Sto studiando per diventare infermiere al college."
Poi il turno di Chase:
"Io sono un bambino di 5 anni intrappolato in un corpo da 17enne"
"Non lo avevamo proprio capito" dissi in modo ironico.
Toccò ad Anthony:
"Io sembro una persona piuttosto chiusa all'inizio ma poi mi sciolgo con facilità"
Infine toccò a Payton:
"A casa ho un pupazzo di Yoshi bellissimo"
Mi girai verso di lui:
"Ma che cazz?"
Lui alzò le spalle e mi sorrise.
Maya si rivolse a me:
"Tocca a te Iris"
Sospirai:
"Non mi fido facilmente delle persone, nemmeno di quelle che conosco da tanto"
Calò un po' il silenzio nella stanza ma poi spronai mia sorella a continuare.
Maya annuì:
"Tocca a me. Tutti pensano che sia una ragazza dolcissima ma sono una grande stronza e mi fanno schifo le smancerie in amore"
Annuì:
"Confermo tutto, soprattuto che lei sia stronza"
Maya continuò:
"Bene ora ognuno di noi può fare domande libere a chiunque in questa stanza. Mi raccomando massima sincerità."
Alzai la mano:
"Posso fare una domanda?"
Tutti annuirono e continuai:
"Solo io penso che tutto ciò sia cringe?"
Maya fece una smorfia:
"Tu sei cringe"
Come sempre, mia sorella era davvero simpatica come un dito in un occhio.
"Allora inizia tu a fare le domande" le dissi io.
Maya annuì:
"Jaden, di cosa stavi parlando con Griffin prima?"
Jaden assunse una faccia pallida:
"Io non stavo parlando con nessuno..."
Maya non era convinta:
"Invece stavi parlando con Griffin di qualcosa. E mi guardavi."
"Ti sbagli signorina"
"Non chiamarmi signorina. Dico solo che se hai qualcosa da dirmi, sono a tua disposizione"
Griffin si mise a ridere:
"Beh in effetti Jaden potresti dirle"
Jaden lo guardò torvo prima che finisse la frase ma non riuscì a zittirlo e quindi Griffin continuò:
"Potresti dirle la verità."
Jaden si alzò in piedi e si tolse la felpa:
"Non c'è nessuna verità Griffin, lo sai"
Lasciò cadere la felpa proprio davanti a mia sorella, con fare un po' provocatorio. Maya però restò impassibile: era brava a seguire i suoi piani quando li architettava.
Griffin non si diede per vinto:
"Va bene Jaden, però faresti meglio a dirglielo: nessuno vorrebbe un fidanzato bugiardo, nemmeno Maya. Non dovresti cominciare con questo piede, essendo quello sbagliato"
Io e Payton ci guardammo: avevamo sentito bene? Payton si mise a ridere:
"AHAH EXPOSED."
Mia sorella sfoggio un sorriso più che soddisfatto: aveva vinto lei dopo tutto.
Mi misi a ridere e Jaden arrossì di botto:
"Payton dovresti proprio stare zitto."
Il ragazzo abbassò lo sguardo e sorrise:
"Io non nascondo niente lo sai"
Alzò lo sguardo e mi guardò: ora quella a disagio e imbarazzata ero io. Fantastico. Per fortuna Chase riuscì a spezzare quella situazione facendo domande personali ma non troppo cringe. Chase era davvero simpatico ed era proprio un bel ragazzo. Anche Anthony era come Chase anche se era molto più maturo. Parlando del più e del meno si arrivò ad un tasto dolente: le relazioni avute. Se c'è una cosa di cui odio parlare, è proprio questa. Ognuno parlò un po' della propria vita amorosa. Quello a cui era andata peggio alla fine era Payton: una certa Avani aveva deciso di giocare con i suoi sentimenti e lui c'era rimasto male. Quando arrivò il mio turno decisi di non rispondere: parlarne mi faceva venire solo il nervoso. Mia sorella rispose con la sua solita frase: "sono single da una vita, letteralmente". Maya non era una brutta ragazza, aveva solo standard troppo alti e non si accontentava MAI. Dopotutto meglio soli che male accompagnati. Quando si esaurirono gli argomenti era ancora presto e lo zio sarebbe arrivato ancora nel giro di circa due ore. Ci stavamo annoiando ma ad Anthony venne un idea:
"Ragazzi, perché non ci vediamo un film?"

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