Sullo sfondo della romantica Pisa. Tra i colori e i profumi che solo l'estate regala. Le giornate al mare e le serate all'aria aperta... Roxi e Dilan si incontrano.
Lei, indipendente e orgogliosa segue scrupolosamente lo schema della sua vita che l...
Parcheggio la macchina e spengo il motore. Scendo e mentre percorro il vialetto asfaltato di casa, mi accendo una sigaretta. Faccio un tiro e butto fuori il fumo, poi respiro l'aria tiepida e pesante dell'estate e tutto ad un tratto non sono più tranquillo. Ecco il peso sul petto: lo aspettavo, lo riconosco. Faccio un altro tiro, la mia andatura accelera appena, un po' più tesa, mentre i pensieri nella mia mente cominciano a vagare...
Nove anni prima:
Saluto Damiano che mi ha dato uno strappo fino a casa. Sento il rombo della sua moto 50cc accelerare piano piano, fino a che sparisce e rimane solo il silenzio. È passata da poco la mezzanotte, siamo stati in centro fino a ora, sulle spallette a cazzeggiare, come ogni ragazzo della nostra età. D'altronde, a sedici anni, le scelte sono ben poche quando il giorno dopo hai la sveglia che ti suona alle sette per andare a scuola.
Mi stringo le braccia intorno alla vita cercando un po' di calore, struscio le mani sulle braccia nude. Siamo alla fine di maggio, e anche se il pomeriggio è già riscaldato da venticinque gradi buoni, la mattina e la sera fa ancora freddo. Il fatto che sia a maniche corte non aiuta.
Fischietto attraversando il giardino di casa e sono tentato di fumare l'ultima sigaretta. Con mio padre posso stare tranquillo, si sarà addormentato sulla poltrona nello studio. Con la scusa di ritagliarsi i suoi spazi, si beve mezza bottiglia di liquore quasi ogni sera, fino a crollare.
Mia madre, invece, da quando sono nati i gemelli, le sue serate le passa fuori con le amiche, e non so se è già tornata o meno.
Decido di rischiare: mi guardo intorno velocemente, sfilo una Camel Blue dal mio pacchetto da dieci, e me l'accendo. Mi dirigo verso la veranda laterale, quella che affaccia sulla nostra piscina, e mi siedo, sprofondando nel divano di vimini con la seduta imbottita.
È allora che lo vedo. È allora che la mia vita, è cambiata per sempre.
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