2: confusione

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Kirino si stava stappando i capelli; non sapeva come cavolo affrontare quella situazione. Il piccolo non si era svegliato e Shindou l'aveva lasciato da solo; visto che lui e il turchese non andavano d'accordo; inoltre era terrorizzato dalla probabile reazione di Kariya.

Il rosa era in camera sua, a camminare su e giù gettando occhiate ansiose al letto, sperando che Masaki non lo vedesse in quella situazione.

" hmm... "

Ecco ci siamo

Kariya spalancò gli occhi e si rizzò a sedere constatando che quella non era camera sua e soprattutto notando la mancanza dei sui vestiti. Incrociando lo sguardo del senpai Masaki si ricordò cosa era successo e da stupito il suo sguardo passò ad impaurito.

" Kariya, senti, devo parlarti "

" N-non ti avvicinare a me "

Il rosa rimase sbigottito; anche se una reazione del genere se l'aspettava, infondo.

" Facciamo così; il danno è fatto; per cui che ne dici se io rimango qui e tu mi ascolti? "

" Che danno? CHE COSA MI HAI FATTO?! "

Il rosa sospirò; si era assicurato di bere un bel po' di sangue prima di parlare con Kariya; anche se ormai si era reso conto che ha causa del marchio questa cosa sarebbe stata inutile.

" Senti; tappati la bocca e ascoltami. Mi dispiace per quello che ti ho fatto; ma ormai è troppo tardi per tornare indietro; il marchio è stato fatto, e ciò ci porterà ad agire di conseguenza "               
Masaki non stava capendo assolutamente niente; non capiva cosa cavolo era questo marchio, ma era sicuro che era stato fatto su di lui

" Per cui; il marchio funzione come segno di proprietà; da questo momento in poi noi due saremmo legati indissolubilmente e qualsiasi cosa faremo, noi due ci incontreremo sempre. "

Kariya scoppiò a ridere. " Molto divertente; guarda che se vuoi uscire con me basta dirlo "

" Masaki, non sto scherzando... "

" Certo, certo, quindi stai insinuando che tu sei un vampiro " si alzò dal letto " e che noi saremo legati per la vita, da un marchio. Già ha perfettamente senso. "

L'autocontrollo di Kirino scarseggiava; stava per tirargli un pugno.

" Ora con permesso Miss Fragoletta, io me ne tornerei a casa. Questi te li riporto domani a scuola. " disse indicando i vestiti.

Ranmaru non si assicurò neanche che il ragazzo uscì dalla porta che si precipitò al telefono.

" Pronto? "

" Tsurugi, abbiamo un problema "

Shindou continuava a pensare all'incontro avvenuto nella casa degli orrori; non riusciva a togliersi dalla testa quegli occhi

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Shindou continuava a pensare all'incontro avvenuto nella casa degli orrori; non riusciva a togliersi dalla testa quegli occhi.

La luce era appena saltata e Takuto si era ufficialmente perso, aveva provato ad orientarsi là dentro, ma continuava a girare in tondo e come se non bastasse non c'era campo.

Bite of a vampire // Kyoutaku RanmasaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora