3: Arrendersi

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Come volevasi dimostrare né Kirino né Kariya riuscirono a chiudere occhio; uno si contorceva dai crampi derivati dalla mancanza di cibo e l'altro continuava a vedere rosa dappertutto.

Ranmaru sbuffò; aveva bevuto tre litri di sangue in una notte, eppure continuava ad avere sete. Il sole era sorto, e di conseguenza era ora di dirigersi verso la scuola.

Lungo il tragitto incontrò Shindou, che vedendolo in quelle condizioni, cercò di fargli bere un po' del suo sangue, infondo capiva la situazione.

" No Takuto, non esiste, finirei per marchiarti e non lo voglio "

" Nha, lo sono già, tranquillo " Il moro si portò le mani sulle labbra; non poteva crederci; si era fatto sfuggire qualcosa di così importante...

" TU COSA?! "

" Senpai! "

A distrarli dalla conversazione fu Tsurugi che, percependo lo stato del moro volle correre in suo aiuto.

" Dimmi Kyousuke "

Il moro guardava preoccupato il rasa mentre conversava con il khoai, aveva paura che lui ritirasse fuori l'argomento.

" Ecco, mi stavo chiedendo se potevi mostrarmi come arrivare alla palestra scolastica; sai, vorrei tonificare i miei bellissimi muscoli. Ah, Kirino senpai, credo che Kariya ti stia cercando "

A sentire quel nome Ranmaru si dimenticò totalmente dell'amico e si diresse passo spedito verso l'edificio.

Kyousuke ghignò, doveva prendersi una piccola ricompensa per quel gesto di umanità.

Shindou capiva che presto il blu avrebbe fatto qualcosa di veramente stupido, e sapeva che avrebbe coinvolto anche lui.

" Bene senpai, andiamo in palestra "

" Come? No, non verrò da nessuna parte con te "

" Bé, allora penso che il tuo caro amichetto sarà felice di sapere di noi. "
Il moro non poteva crederci che Tsurugi si fosse abbassato a tanto; tuttavia non aveva altra scelta.

Mormorò un " muoviti " e si diresse verso la palestra.

Per tutto il tragitto i due non aprirono bocca; uno era concentrato nel sopprimere le farfalle nello stomaco e l'altro continuava a sfoggiare un ghigno degno di un premio oscar.

Ogni tanto Shindou si chiedeva come faceva a non avere una paralisi facciale.

" Bene, dove sono gli spogliatoi caro il mio Shindou? "

" Muovi il culo, idiota "

Il moro entrò per primo, seguito dal minore che chiuse con uno scatto la porta dietro di sé.

Ecco, ora farà qualcosa di stupido

" Sai, senpai, immagino che tu conosca l'effetto del marchio su noi vampiri; giusto? " 

Annuì

" Bene, allora saprai anche che io in questo momento ho talmente tanta sete da ucciderti "

fece un passo avanti " ed ho proprio intenzione di abbeverarmi. Per cui possiamo farlo con le buone, o con le cattive, vedi tu "

Ormai erano a pochi centimetri di distanza, i loro respiri si fondevano, i loro cuori battevano all'unisono, ed entrambi avevano bisogno dell'altro.

Fu Shindou a crollare per primo; era al limite della sopportazione; si arrese.

" D'accordo, ma non uccidermi "

Kyousuke ghignò e fece scontrare le loro labbra, in un bacio pieno di passione.

Bite of a vampire // Kyoutaku RanmasaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora