ii ➳ new year, new people...or not

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Eddie si alzò dal letto a fatica, non voleva andare a scuola e sentiva le palpebre pesanti, non voleva nemmeno guardarsi allo specchio: sapeva già di avere delle occhiaie viola e gonfie

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Eddie si alzò dal letto a fatica, non voleva andare a scuola e sentiva le palpebre pesanti, non voleva nemmeno guardarsi allo specchio: sapeva già di avere delle occhiaie viola e gonfie.
la sera prima non era riuscito ad addormentarsi, nonostante avesse sonno la sua mente continuava a navigare in un mare di pensieri che aveva sempre voluto evitare e che gli dava una pesante malinconia.

pensava a Richie, pensava a lui ogni momento, pensava al suo migliore amico e al perché lo avesse abbandonato lasciandolo da solo e completamente indifeso.
dopo che se ne andò la sua vita divenne più difficile, era continuamente preso di mira dal gruppo di Bowers e sopratutto da Richie, non riusciva nemmeno ad immaginarsi quante volte avesse pianto a causa sua, non riusciva proprio a capire quel suo strano comportamento crudele ed insensato.
eppure nonostante il dolore continuava a guardarlo con gli stessi occhi di prima, non lo avrebbe mai potuto odiare perché Eddie sapeva che Richie non era cattivo, lui sapeva che era una brava persona che aveva però sofferto fin troppo.

a causa del corvino si ridusse a stare sveglio fino a notte fonda, l'insonnia era ormai sua amica da un annetto a questa parte ed era accompagnata dalla scrittura: Eddie aveva un diario in cui scriveva tutti i suoi problemi, era l'unico sfogo contro tutto quel silenzio e quei pensieri scomodi che gli rimbombavano in testa. Eddie sapeva bene cosa voleva, rivoleva indietro Richie, voleva riavere il suo amico, voleva indietro la persona con cui condivideva tutto e con cui poteva parlare; scrivere era il suo modo per comunicare ciò che teneva dentro e che non poteva comunicare a nessuno, ma sfortunatamente le pagine non potevano rispondergli o dargli supporto, lo facevano sentiere solo un po' meno solo di quanto già non fosse.
era così arrabbiato e triste per colpa di quella situazione: quando vedeva Richie con gli altri ragazzi gli veniva alla bocca dello stomaco una sensazione strana, sentiva un buco divorargli ogni organo interno fino a farlo vomitare, ma non riusciva a dare un nome a ciò che provava, sentiva solo di esserne stanco.

in quella nottata insonne gli parve pure di vedere Richie dalla finestra al galoppo della sua inseparabile bici, ma pensò che fosse stata solo la sua immaginazione, ormai la realtà aveva dato spazio a una visione distorta e personale delle cose.

"hey Eddie!" Sentì una voce squillante e familiare venirgli incontro che lo aiutò a svegliarsi da una fase di trans "Bev! com'è stato svegliarsi nuovamente alle sei e mezza e non più alle undici?" la ragazza rossa gli sorrise dolcemente "sinceramente no, voglio di nuovo le vacanze cazzo!" Eddie si mise a ridere "pure io, che merda la scuola!" loro due si erano uniti moltissimo dopo che il corvino li ebbe abbandonati, Bev si accorse immediatamente che c'era qualcosa che non andava nel moro, erano sempre stati una coppia inseparabile e vederli distanti le aveva fatto scattare un'allarme interno, fu la prima con cui il moro si confidò e da quel momento diventarono inseparabili.

chiacchierando arrivarono davanti all'edificio soprannominato 'inferno' o 'prigione' dai ragazzi e lì incontrarono il resto del gruppo, escluso Mike che andava in una scuola cattolica e con il quale si vedevano solo il pomeriggio.
"h-hey ragazzi!" disse Bill salutando la coppietta di amici e dando un leggero bacio a stampo a Bev, la sua ragazza. "pronti per un nuovo anno di merda?" disse Eddie pieno di enfasi "se!" urlarono tutti in coro e dopo aver legato accuratamente le bici entrarono a scuola.

"Eddie raccontaci...c'erano delle fighe al mare!?" disse Bill beccandosi uno scappellotto da Bev, facendo cosi ridere il più basso "alcune erano molto carine, ma non mi sono fidanzato tranquilli!" "Eddie ha fatto colpo!!" disse Stan arrivando accompagnato da Ben e scompigliando i capelli al bruno, il piccolo di conseguenza gli diede una spintarella che fece cadere il biondo facendolo ridere assieme a tutto il gruppetto di amici.
asciugandosi le lacrime cadute dai suoi occhi per le troppe risate, Eddie volse lo sguardo smettendo di ridere improvvisamente e rimanendo impietrito. davanti a lui si trovava l'unica persona che non voleva incrociare: davanti a lui si trovava Richie.

Eddie lo guardò accuratamente, era cresciuto durante l'estate e i centimetri erano aumentati pesantemente, forse adesso avevano anche più di una spanna di differenza. oltre a quello era sempre uguale: stessi capelli corvini ribelli, stessi occhiali spessi rettangolari e neri di cui si erano sempre burlati per come fossero indistruttibili, stessi occhi folgoranti che l'avevano incantato dal loro primo incontro e il suo medesimo sguardo profondo che l'aveva nuovamente ammaliato.
uno scossone lo risvegliò, cazzo lo stavo fissando e non me ne ero accorto, pensò Eddie quasi spaventato al pensiero che potesse essersene accorto e che potesse picchiarlo, perché ebbene sì: Richie, il suo migliore amico, da quando si erano separati aveva iniziato a picchiare ragazzi a caso ed Eddie era la sua preda preferita; il moro pensava che lo facesse perché era un ragazzo fragile o perché voleva semplicemente dimenticarsi delle sue scomode vecchie amicizie, tra cui il suo migliore amico.

scaltro e con espressione rassegnata diede un'ultima occhiata al riccio. adesso pure lui lo stava guardando ed Eddie non riuscì a non notare che la luce che aveva sempre regnato sul volto dell'amico era scomparsa lasciando posto a uno sguardo inespressivo, era spento come se non provasse più alcuna emozione. Si guardarono per una frazione di secondo negli occhi, come se quel segno volesse dire "ti rivoglio indietro, mi manchi" eppure non successe nulla, nessuna azione, non ci fu un abbraccio o una corsa verso l'altro come nei film, i due sguardi presero due strade distinte, a quel punto Eddie si voltò e ricominciò a parlare con il suo gruppetto di amici avviandosi a lezione e sperando di non ritrovarsi Richie in classe, vederlo ma non poterci parlare lo avrebbe ucciso completamente.

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viva i capitoli altamente SAD, comunque la reddie come amicizia arriverà presto non preoccupatevi😉❤️
-𝐿

I HATE YOU | reddieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora