vi ➳ fight for you

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Eddie si stava avviando verso scuola quando una voce lo fermò, girò la testa ed un sorriso a trentadue denti gli comparve sul volto: Richie lo stava raggiungendo pedalando il più veloce possibile a cavallo della sua bicicletta, i capelli ricciolut...

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Eddie si stava avviando verso scuola quando una voce lo fermò, girò la testa ed un sorriso a trentadue denti gli comparve sul volto: Richie lo stava raggiungendo pedalando il più veloce possibile a cavallo della sua bicicletta, i capelli riccioluti mossi dal vento, la sigaretta in bocca e le sue imprecazioni a bassa voce, tutto uguale al passato, niente di cambiato e diavolo se questo era mancato a Eddie, diavolo se gli era mancato il corvino.
solo in quel momento Eddie si accorse di quanto Richie fosse importante nella sua vita, di quanto tenesse a lui, nessuno gli aveva mai causato un così grande dispiacere, un vuoto, un vuoto nell'anima; Richie era la persona che lo faceva ridere, che nonostante i continui battibecchi lo supportava e lo comprendeva, lui era l'unico che riusciva a tenere testa a tutte le sue paranoie e che riusciva a farlo sentire importante e speciale.

nell'osservare il corvino arrossì, non aveva mai provato così tante emozioni per una persona, riusciva finalmente a sentire il suo cuore nuovamente pieno e leggero come se stesse per prendere il volo e scappare in qualche luogo remoto dell'emisfero terrestre; avrebbe voluto trasmettere a tutti quello che provava, ovvero qualcosa di immenso, di profondo, ma troppo complicato per far sì che il bruno potesse descriverlo o si accorgesse di cosa si trattasse veramente.

Richie raggiunse a tentoni Eddie, fumare gli aveva peggiorato la respirazione e per quanto non soffrisse come il moro di asma il suo fiato era sempre più pesante "dovresti smetterla con quelle cazzate Richard, ti stanno peggiorando la respirazione e non vorrei che la tua situazione sanitaria peggiorasse" Eddie era serio nel parlare ma a causa di una strana sensazione creatasi nel suo stomaco non riuscì a guardare Richie negli occhi nemmeno una volta, provava una sorta di vergogna "da quando sono Richard? in più ormai sono dipendente da questi rotoli di carta, catrame e tabacco, non penso riuscirei a smettere nemmeno se me lo chiedesse il mio vero amore" "quindi se te lo imponessi io tu non smetteresti vero?" Eddie fece due occhi dolci riuscendo a guardare finalmente in viso il moro, Richie sgomentato da quella risposta si sistemò gli occhiali per non far vedere che era arrossito "no, non penso che lo farei...ma ora andiamo che siamo in ritardo" disse velocemente, era troppo imbarazzato per continuare il discorso, quindi i due insieme si diressero a destinazione.

le lezioni passarono molto velocemente e al suono della campanella che segnava l'inizio dell'intervallo Eddie si diresse a passo svelto verso i suoi amici, ma la strada gli venne sbarrata.
Bowers lo prese dalla maglietta alzandolo di peso e scaraventandolo contro gli armadietti "cosa cazzo ci facevi sta mattina con Tozier fuori da scuola?" Eddie si tirò lentamente su toccandosi la testa, che aveva battuto, per vedere se non sanguinasse "io n-non" Bowers però lo fermò prendendolo per la maglia "ma voi froci i cazzi propri qualche volta ve li fate o pensate solo a rompere i coglioni-" Bowers fu fermato da un calcio dritto in faccia "vattene da Eddie immediatamente!" disse Richie con tutta la voce che aveva in corpo "fratello ma che cazzo fai! vuoi veramente che io abbia pietà per una checca isterica come lui?" "COME HAI OSATO CHIAMARLO?!" Richie prese Bowers per il colletto della maglietta e lo guardò con occhi pieni d'odio ed ira "ho detto che è una fottutissima checca!" a quel punto Richie non si trattenne ed iniziò a tirargli tantissimi pugni, non voleva smettere nonostante le urla disperate di Eddie che gli implorava di placarsi, ma lui non voleva ascoltare, Bowers aveva superato il limite e sopratutto l'aveva fatto con Eddie, con il suo Eddie.

senza che se ne accorgessero, i tre vennero circondati da tantissimi altri ragazzi e fu in quel momento che Richie venne allontanato dalla sua preda, il preside strepitò "ma si può sapere cosa succede qui! andate tutti via e voi tre in presidenza con me!" il gruppo di bulletti guardò Richie con profondo disappunto e amarezza, mentre Bowers rialzandosi cercò di andare addosso al corvino, ma venendo fermato da un professore lì presente "FIGLIO DI PUTTANA! APPENA TI PRENDO TI SPACCO IN MILLE PEZZI! TI GIURO CHE DA OGGI NON AVRAI MAI UN MOMENTO DI TRANQUILLITÀ, IO TI DISTRUGGERÒ SAPPILO RICHARD TOZIER" Richie non rispose, guardò per l'ultima volta la figura di Henry Bowers per poi venire accompagnato dal presiede in presidenza, senza rimorso o pena per quello che aveva fatto, ma solo un'immensa fierezza, la fierezza di aver fatto per una volta la cosa giusta, anche se gli sarebbe costata la sospensione.

le ore successive le passarono in compagnia del preside e poi ad aspettare i genitori; a Richie e a Bowers vennero dati cinque giorni di sospensione mentre a Eddie solo una nota a casa. i genitori di Bowers arrivarono quasi subito per portarlo via mentre quelli di Richie sembrava non volessero arrivare, ormai erano passate ben tre ore dall'accaduto e la scuola stava per chiudere: Richie era seduto sulla poltroncina della presidenza, testa tra le mani e gli occhi riempiti da lacrime di rabbia, era arrabbiato perché non si riusciva ancora a dare una risposta al perché non avesse reagito in quel modo già l'anno precedente, perché avesse preferito rovinare la vita dei suoi migliori amici rispetto al ribellarsi a chi più odiava.

i singhiozzi iniziarono a farsi sentire e non volevano smettere, gli sembrava di essere perso, finché la docile voce di chi aveva più a cuore arrivò a lui e due braccia lo strinsero nel più caldo degli abbracci "Richie, non so come avrei fatto senza te, mi hai salvato e te ne sarò sempre riconoscente, sei la persona più importante di tutta la mia vita e mi sento uno stupido ad essermene accorto solo adesso" disse il piccolo piangendo "Eddie, non andartene mai via da me promettimelo" "te lo prometto" disse il bruno sorridendo poggiando la testa nell'incavo della testa del più grande, in quel momento Richie con la coda dell'occhio vide la figura di sua madre avvicinarsi a lui per porre fine a quel momento che da tempo aveva sognato.

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ciao ragazzi questo capitolo è un po' noioso e non brilla dalla bellezza ahah però spero lo stesso che continuerete a leggere la storia, scusate il ritardo, vi amo♡

I HATE YOU | reddieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora