3. in punizione...

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*giovedì*

Mi sveglio bruscamente per colpa del cane che sale sul letto dimenticando il mio sogno.

Mi alzo dal letto, prendendo il telefono e vado in bagno per farmi una doccia.

Poso il telefono e aprendo l'acqua della doccia ripenso, per non so quale strano motivo ad Andrea e al ragazzo della fermata. Mi metto sotto il getto nella speranza di togliermi il pensiero dei due ragazzi.

*in classe*

"Come stai? Io ho paura per il compito di fisica! " dice Isabella nervosa.

"Ma dai tranquilla...spero solo che il professore sia paziente con noi." Cerco di aiutarla a calmarsi senza nessun risultato.

"Ah! prima quando eri in bagno ti è suonato il cellulare" mi porge il dispositivo e lo metto in tasca.

"Grazie" dico sorridendo.

*sul pullman*

"Te sabato vieni alla fiera...indovina? Davide vuole che tu venga" dice Laura gelosa.

"Perché? " dico stupita.

"Non lo so! Dice che ti vuole conoscere perché almeno conosce una persona in più...io non lo capisco" inizia a diventare isterica....fa ridere.

"Mah... senti io cerco di venire poi si vede" chiudo il discorso iniziano a fissare il sedionino che ho davanti a me.

*venerdì*

"Ma prof...la prego...non lo faccio più" dico supplicando il professore per farmi ridare il cellulare.

"No! Questo lo do alla Preside e poi tua madre parlerà con lei" va verso le scale "e con me." Dice facendomi sbuffare e alzare gli occhi al cielo.

Ma perché!? Perché io??? Come farò a dirlo a mia mamma...e a Laura...anche se credo che sia felice che non vada alla fiera con lei e Davide. Ed è colpa sua se ora il telefono ce l'ha il professore di fisica...e mia perché ho fatto l'errore di non toglirere il volume.

È il caso di andare alla fermata del pullman per non rischiare di perdere anche quello.

Dopo aver borbottato vari insulti per il prof e la fisica inizio a correre verso la fermata del pullman.

Faccio un sospiro di sollievo notando che il pullman non é ancora passato.

Mentre scendo dal pullman vedo mia mamma attraversando e inizio a prepararmi una scusa per la storia del telefono.

Mentre vado verso di lei inizia a ridere, e senza rendermene conto inizio a sghignazzare.

"Sai gia tutto? " chiedo preoccupata.

"Si" continuando a ghignare.

"Scusa non volevo! Stavo guardando l'ora ed è tutta colpa del prof! Vede attraverso gli oggetti! Sen-"

"Ma mi racconti com'è successo? " dice tranquilla e curiosa.

"Allora" inizio" praticamente mi era arrivato un messaggio e mi-"

"Da chi" chiede curiosa.

"Da nessuno" continuo il discorso "allora... mi ero scordata di metterlo in silenziono e così ce lo metto... e fin qui tutto bene" respiro "poi prendo il telefono per guardare l'ora e sento il professore di fisica dire: 'Martina dammi il telefono...quando è troppo è troppo!' E gli do il telefono...poi...al cambio dell' ora vado dal prof e mi dice 'questo va alla preside...tua mamma deve parlare con me quando verrà a prenderlo!' E quindi... questo é tutto" dico turbata.

"Ah...in pratica ti ha preso il telefono"

"Già"

"Già...quasi dimenticavo! Sei in punizione" dice sorridendo.

Ma che diavolo?!?!?!

***

"No non posso più venire...sono in punizione" dico a Laura che è dall' altra parte del telefono.

"COME IN PUNIZIONE?!?" quasi mi sfonda i timpani per colpa della sua voce alta e squillante.

"Già"

"Vabbè sarà per un'altra volta" dice fingendo di essere triste.

"Okay...io vado a mangiare...ehm ci vediamo sul pullman...ciao"

Chiudo la telefonata sospirando amareggiata e poso il cellulare sullla scrivania della mia camera. Sono un idiota.

BE ME...BE FREEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora