9.il pullman.

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Pullman. Una tra le cose che mi fanno affogare fra i miei pensieri. La mia fortuna é che sto entran..o cazzo non può essere lui. Oddio. Alzo la mano e saluto la persona che mi ha rubato il cuore. Lui mi fa un cenno con il capo.

"Ali hai visto?? Era lui? O era una visione? Cazzo cazzo." inizio ad agitarmi e a sparare parole a caso

"Chi? Dove? Cosa? Eh?" mi chiede la mia amica confusa.

"C'è Davide rincoglionita che non sei altro!" dico con la velocità pari a quella della luce.

Le porte del pullman si aprono mentre il mio cervello pensa solo al suo nome ripetendolo 27472892021010 al nano secondo.

Io esco fuori alla Speedy Gonzales e provo ad andare nella sua stessa direzione finchè non arrivo alla mia corsia arrendendomi.

*flashback*,

"Lau oggi ti accompagno a scuola...entro alle nove" dico con gioia.

Ne approfitterò per parlargli se riesco a trovarlo per caso.

Mi guardo continuamente intorno per vedere se é dietro di me o se é accanto a me.

Mi giro per un ultima volta e alle mie spalle vi ritrovo la mia EX migliore amica.

L'ho guardata e dopo pochi secondi iniziamo a chiaccherare. Io inizio con la storia di Davide.

Dopo pochi minuti le nostre strade si separano e io seguo Laura fino a un imponente edificio.

"Ehi Lau dov è??" le chiedo esaltata.

"É quello li" fa un cenno con il capo.

"Chi??' poi riguardo dove aveva  indicato cercando di mettere a fuoco i vari volti " no basta mi arrendo." dico continuando a guardare il gruppetto di ragazzi.

E torno indietro, andando verso la stazione dei pullman.

-A scuola- h 12:30-

E se pendessi il suo stesso pullman? Cosí sarebbe sicuro che lo incontro. Giusto? Vai lo faccio.

Per il mio piccolo piano 'diabolico' {chiamo cosí ogni mio strano piano} lo scrivo su un bigliettino e lo passo a Isa e a Alice. Entrambe hanno la stessa espressione ed entrambe sanno del perchè voglio vederlo.

-stazione dei pullman-

Vado a passo svelto verso il suo pullman e appena lo raggiungo, salgo e mi accomodo sulla terza fila a destra di sediolini cosí da poter vedere chi monta.

Prendo un respiro appena mi siedo e guardo il mio telefono. Uguale al suo.

Lo presi per la cresima, non sapevo nemmeno che lui avesse questo modello...quando lo scoprii il mio sorriso si propagò sul mio viso.

Accidenti a mia mamma che ancora non mi ha fatto la ricarica.

Dopo pochi minuti di giochi stupidi sul cellulare noto che é salito un ragazzo non piú di 1.65 m, capelli castano-nero, occhi castani e pelle leggermente abbronzata e con il fiato corto. Mi guarda mentre io lo guardo e dice un 'Ciao' soffocato. Io rimango meravigliata e, senza nemmeno rendermene conto perdo la voce, quindi, ho mimato solo il 'ciao' {non é che stavo ridendo per la mia figuretta nono}. Cazzo.

Lo guardo per tutto il tempo fin quando il suo amico, che era accanto a lui, scende dal pullman. Io fisso il posto vuoto e gli mando un sms con la parola 'Ciao'. Appena gli arriva mi guarda e fa un accenno di un sorriso. Ero tentata di andare accanto a lui se la timidezza non avesse preso il sopravvento.

Appena ho notato di essere vicino alla mia fermata mi alzo e lascio perdere il mio piano e suono il campanello per avvertire l'autista di fermarsi alla fermata successiva. Cosí distratta da lui scendo una fermata prima.

Sai di essere ricoglionita?

Si ne sono consapevole....é tutta colpa sua!

No é colpa tua che glie l'hai permesso.

Ok...

Da una parte sono felice...dall'altra sono imbarazzata per la figuretta che ho fatto. Per colpa del mio orgoglio. Se non fossi cosí orgogliosa forse ragionerei di piú.


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Scusatemi per il ritardo ma ho avuto vari problemi con la scuola e poi ho diverse cose da scrivere nei prossimi capitoli...ciaooo

-M

BE ME...BE FREEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora