"Ehi, Mayumi. Devi alzarti." riesco appena a sentire la sua voce mentre cerca di farmi aprire gli occhi con semplici parole, ma il primo giorno è traumatico per tutti.
"Mayumi, se non ti alzi facciamo tardi!"
"Ho capito, non urlare!" rispondo io dopo aver messo il cuscino sopra la mia testa, sperando inutilmente che lui rinunci.
Farmi alzare il primo giorno è sempre stato compito suo visto che è talmente complicato che nessuna domestica è mai riuscita a farlo."Adesso mi hai stufato!" dice alzando il tono della voce mentre io continuo a tenere una mano sopra il cuscino.
Vedendolo arrivare a togliermi le coperte però lo afferro per un braccio, facendolo così cadere sopra di me.
Allungo poi il braccio sinistro aiutando con quello destro a stiracchiarlo, successivamente sbadiglio finendo poi a strofinarmi l'occhio mentre la spallina della canotta scende."Che risveglio traumatico."
"Non dirlo a me." risponde lui dopo essersi alzato e sistemato la maglia, dimenticavo che presa dal nervoso sono finita per spingerlo su di me come facevo sempre da bambina.
"Dov è la mia colazione?" gli chiedo, notando poi che con se non ha nulla da mangiare, in fondo però me lo aspettavo.
La colazione a letto è una cosa che decide di portarmi solo il giorno del mio compleanno, secondo lui finirebbe per viziarmi troppo se decidesse di portarla anche in giorni come questo."Al piano di sotto. Non rimanere sorpresa se Riccardo non ci aspetta. E non pensare di dare la colpa a me, avresti potuto svegliarti quando ho iniziato a chiamarti mezzora fa invece di continuare a perdere tempo a dormire sotto le coperte!"
"Uffa, come sei noioso. Adesso scendo." rispondo io mettendogli il broncio per un attimo, se mi ha detto quelle cose con tono leggermente irritato è perché conosce alla perfezione ogni lato del mio carattere, quindi in situazioni come queste sa benissimo cosa potrei dire.
—trenta minuti dopo—
Posiziono la mano davanti alle labbra sbadigliando un attimo dopo, avendo fatto tutto di corsa mi sento ancora come se avessi appena aperto gli occhi.
"Come sei riuscita a prepararti in neanche venticinque minuti? Non sei mai stata così veloce il primo giorno." chiede lui incuriosito dalla situazione, anche se dubito non conosca già la risposta.
"In realtà non saprei."
"Mayumi, sei ancora innamorata di lui?" i suoi occhi si spostano su di me ma io mi trovo in imbarazzo nel fornirgli una risposta, con lui non me la caverei di certo negando l'evidenza.
"Ehi ragazzi. Come state? Tutto bene?" chiede avvicinandosi a noi con un sorriso accompagnato da una mano alzata, nonostante durante l'estate abbiamo avuto modo di vederci mi era mancato incontrarlo ogni mattina per andare a scuola insieme, pensare all'inizio di un nuovo anno scolastico con lui accanto mi rende felice.
"Riccardo! Sono così felice di vederti!" affermo io non esitando nemmeno per un attimo ad abbracciarlo e stringerlo forte, sono sempre stata una ragazza affettuosa con le persone a cui voglio bene.
"Anche per me è un piacere Mayumi. Vedo che non sei cambiata per niente, anche quest anno sei riuscita ad alzarti tardi. Sono felice di vedere che sei sempre la stessa." mi dice rivolgendomi un sorriso, mentre io rispondo con una linguaccia.
"Possibile che dobbiate sempre finire per prendermi in giro? Siete davvero terribili." sospiro mettendomi poi una mano sulla fronte, anche loro non cambiano mai.
"Dimmi Mayumi, tuo padre come sta?" chiede mentre continuiamo a camminare, se dovessimo fare tardi mi sentirei in colpa, così come accade ogni anno.
Nel momento in cui mi alzo e durante il tragitto non sono solita a rendermene conto ma non mi piace far fare tardi alle persone, se dovesse accadere finirei per chiedere scusa come minimo un centinaio di volte, sono fatta così dopotutto.
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𝑰𝒏𝒂𝒛𝒖𝒎𝒂 𝑬𝒍𝒆𝒗𝒆𝒏 𝑮𝑶 - 𝕗𝕠𝕣𝕓𝕚𝕕𝕕𝕖𝕟 𝕝𝕠𝕧𝕖
Hayran Kurgu-> STORIA A OC <- "Quando ci rivedremo, io ti farò un goal." Quella fu la promessa che gli feci quando ancora ero una bambina e avevo la possibilità di giocare insieme alla persona che tanto ammiravo. Poi però a causa di mia madre mi è stato proibit...