Ricercato [Traduzione di Wanted (Percy Jackson Fanfiction)]

Capitolo 21: Dove stanno le lealtà.

Qualcuno che bussava alla porta demolì l'intensa discussione tra i semidei. Piper aprì la porta per trovare la figlia di Atena, i suoi occhi grigi tenevano a bada una tempesta.

"Annabeth! Grazie agli dei stai bene!" La strinse in un abbraccio.

Annabeth la spinse via, entrando tranquillamente nella cabina. Tutti i suoi amici la guardarono attentamente mentre si sedeva sul suo letto, i suoi occhi grigi osservarono tutti.

"Lasciate che vi metta in chiaro le cose, prima che le vostre domande inutili inizino ad attaccarmi."

Annabeth spiegò il suo incontro con Percy, lasciando fuori alcuni dei dettagli. Descrisse i suoi sogni e cosa aveva intenzione di fare agli dei, di come stava abbandonando l'impresa per unirsi a Percy. Nessuno di loro la interruppe, ma la loro postura rivelava disappunto e angoscia. Quando menzionò ciò che Percy aveva fatto a Leo, aggiungendo che aveva lasciato il controllo su di lui, furono tutti scioccati. Ma Leo ammise che non riusciva a controllarsi prima di essere liberato.

Quando ebbe finito di raccontare che cosa le era successo, i semidei rimasero seduti in intenso silenzio per alcuni minuti, prima che la voce di Jason lo spezzasse. "Annabeth, non puoi unirti davvero a Percy! Che cosa ti è preso? Voltare le spalle agli dei significa anche voltare le spalle ai tuoi amici nei due campi. Non sei altro che una codarda egoista traditrice!" Disse aspramente Jason.

Annabeth non si mosse mentre assorbiva le sue parole. Pensava che sarebbe stata ferita, sorprendentemente, non lo era.

"Sei infantile e le tue parole non significano niente per me, Grace." Si alzò e li guardò. "Il re vuole sapere dove stanno le vostre lealtà. Quelli che desiderano combattere al suo fianco, siete più che benvenuti. A quelli che vogliono schierarsi con il nemico, il re da fino al tramonto per lasciare quest'isola." Si fece strada verso la porta, i suoi occhi li guardavano furiosi. "Chiunque sfidi lui, sfida anche me. Non vi consiglio di farlo."

La porta le sbatté alle spalle.

Hazel perse immediatamente il controllo, scoppiando in lacrime. Nico le prese la mano e la strinse, cercando di consolare sua sorella, ma aveva anche lui bisogno di consolazione. Era perso, incapace di mettere ciò a cui teneva al primo posto, vendicare Will. Il suo cuore si era spezzato quando aveva sentito della morte di Will ed era peggiorato quando aveva appreso che Percy era il responsabile. Non l'avrebbe mai detto a nessuno, ma amava Will. Stava lentamente perdendo le persone a cui voleva bene, Bianca per prima. Non avrebbe mai permesso che Hazel o uno dei suoi amici venisse ferito in alcun modo. Perdere il ragazzo che amava, Will, lo aveva messo sull'orlo.

"No." Disse Hazel scuotendo la testa in negazione. "No, quella non era Annabeth. Percy le ha fatto qualcosa. Annabeth non lo farebbe mai, non si allontanerebbe mai dal fare la cosa giusta."

Piper sospirò, l'agonia chiaramente sparsa sul suo viso. "Hazel, non sono più certa che ciò che è giusto sia giusto e ciò che è sbagliato sia sbagliato."

"Ve l'avevo detto, dovevamo andare via. Ne avevamo l'occasione, avremmo dovuto coglierla. Percy è andato da tempo, avreste dovuto ascoltarmi fin dall'inizio, quando nessuno era stato preso dal lato oscuro. Saremmo dovuti andare via, anche se avesse significato mettere Annabeth su quella nave con la forza." Sbottò Jason. "Quindi, questa volta, ce ne andiamo."

"Io rimango." Decise Piper, la sua voce forte e chiara, segnalando che la sua decisione non sarebbe cambiata.

Gli occhi di Jason si spalancarono, la sua rabbia gli scorreva tra le vene come elettricità in un filo.

"Non è come pensi." Spiegò. "Non mi unirei mai a Percy. Rimango qui come spia, voglio distruggere lui e il suo campo."

Piper sbatté gli occhi, non avrebbe lasciato che le lacrime diventassero evidenti. Trovava molto difficile accettare la sconfitta nel riportare indietro Percy. Pensava che ci fosse speranza, ma era perso da tempo, lo sapeva. E per peggiorare le cose aveva perso la sua migliore amica.