Annabeth:
"Sarei venuto a trovarvi prima, ma ero impegnato a torturare qualcuno." Percy lanciò un'occhiata alla sua spada da cui gocciolava del sangue. Chissà di chi fosse.
Non riuscivo a credere che cosa fosse diventato. Le lacrime mi riempirono gli occhi e abbassai lo sguardo, non volevo dargli la soddisfazione di avermi ferita.
"Percy?" Chiese Jason.
"È Lord Percy per te, figlio di Zeus." Atlanta gli diede un pugno sul braccio.
"Attenta, Atlanta. Non fare del male ai nostri ospiti per ora, verranno feriti dopo... molto." Sorrise Percy.
Rabbrividii, non volevo sapere che cosa avesse pianificato per noi.
"Sentite," Percy si alzò. "Qui in giro ho legge e ordine, infrangete le mie regole e soffrirete. Chiedete ad Atlanta."
Atlanta rabbrividì e guardò la cicatrice sul suo braccio.
"In questo campo tutti sono i benvenuti, ma quello che succede laggiù, quello che vi faranno, non sono affari miei a meno che non infranga le mie regole. Mi sono spiegato?" Chiese.
"Non siamo qui per restare, siamo qui per parlarti!" Urlò Leo.
Gli occhi di Percy lampeggiarono di rabbia. "Io non voglio parlare con voi al momento. Quando vorrò, lo permetterò. Ora andate!"
"Chi ti credi di essere?!" Leo si liberò dalla presa della guardia e si alzò in piedi.
Percy, con calma, si girò verso di lui, i suoi occhi divennero rosso sangue. Leo urlò e cadde a terra tenendosi lo stomaco.
"Fermalo, fermalo, per favore! Ti scongiuro!" Implorò.
Gli occhi di Percy tornarono al loro colore originale. "Uscite! Ora! Atlanta portali in giro," Sorrise. "Poi sai che cosa fare." Uscì.
Corremmo tutti da Leo, tranne Atlanta, che rimase lì con un sorriso.
"Leo, Leo stai bene?" Chiese Jason.
"Fa-fa male." Balbettò.
Lo aiutammo a sedersi, la sua maglietta era piena di sangue.
"N-non riesco a respirare, fatelo smettere." Urlò.
Jason sollevò la sua maglietta, un enorme taglio gli attraversava lo stomaco. "Come lo fa? Da lontano?"
"Danneggiamento mentale." Disse Atlanta.
"Non lo stavo chiedendo a te!" Ringhiò Jason.
Atlanta estrasse la sua spada e bloccò Jason a terra, tenendola a pochi centimetri dalla sua gola. "Non osare parlarmi così. Mi sono spiegata?"
Jason annuì. Lei si alzò e lo lasciò.
"Sbrighiamoci, non abbiamo molto tempo. Devo farvi fare il giro." Disse.
"Non vedi che è ferito?!"
"Non usare quel tono con me, figlia di Atena. Uno come lui non è benvenuto nell'infermeria."
"Mi-mi ha mostrato immagini di mia madre che moriva, bruciata viva." Leo pianse e nascose la testa fra le sue mani.
"Va tutto bene, Leo. Andrà tutto bene." Lo rassicurò Hazel, anche se le lacrime erano pure nei suoi occhi.
"N-non riesco a credere che lo abbia fatto." Balbettò.
"Lo abbiamo pensato tutti, andiamo e basta." Disse Frank.
"Aspettate!" Piper strappò un pezzo della sua manica e l'avvolse intorno al taglio. "Questo dovrebbe rallentare il sanguinamento, per ora. Forza, andiamo."
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Ricercato [Traduzione di Wanted (Percy Jackson Fanfiction)]
Fiksi PenggemarNon importa chi sei, cosa sei; sei hai commesso un crimine, devi essere punito. E questo è qualcosa che Zeus prende seriamente. Vi state chiedendo chi abbia commesso il crimine? Percy, Percy Jackson. Dice di non averlo fatto, ma le prove contro di l...