cap 2 l'uscita

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Mi passa un block-notes e una penna.

Lo guardo con sguardo perplesso.

_Scrivi quello i desideri che vuoi realizzare-

-Questo me l’avevi già detto, ma mi sarebbe piaciuto sapere il perché-

-Perché mi piacerebbe realizzarli-

Senza rispondergli lo bacio e accarezzo quei boccoli che gli adornano la faccia.

-ti amo-dice nel bacio

-Anch’io- rispondo

-dai scrivi-

-ok- dico con gli occhi raggianti.

E inizio a scrivere.

Desidererei…

1-avere il secondo buco e il traco

2-potermi fare le unghie dei colori che voglio quando lo voglio

3-avere un cavalier king

4-non essere costretta ad indossare il bustino in certe occasioni

5-fare un viaggio di anche 3 giorni con il mio ragazzo

6-farmi un tatuaggio

7-piercing all’ ombelico

8-andare in America

9-avere una vita normale

10-fare un giorno di pazzo shopping con le mie amiche

11-avere una BMW

12-fare tango con Liam

13-andare all’università in America

14-fare un corso di cucina

15-fare equitazione

16-fare qualcosa che mi stupisca

-fatto- dico entusiasta e con l’emozione a 1000.

Si giro e mi guarda sorridente

-dammi- gli do il fogliettino e lo posa nella tasca del giubbotto di pelle.

Subito dopo mi prende la mano e iniziamo a camminare e camminare, ma a me fanno male i piedi colpa delle scarpe ma non mi interessa niente, ma Liam capisce tutto infatti mi prende a modo di principessa e oltre a darmi il suo giubbotto mi porge pure il casco. Sale nella moto e io dopo di lui, metto le mie braccia intorno alla sua vita e poggio la mia testa nel suo incavo, socchiudendo gli occhi.

Povero amore mio, sta tremando.

Si è tolto il giubbotto per darlo a me, perché io come una cretina appena ho visto mia madre e mio padre l’ho poggiato nel divano e sono scappata.

Quando riapro gli occhi siamo già nel centro, davanti a un negozio di scarpe femminili.

Decido di sciogliere l’abbraccio e scendo e lui dopo di me.

Con ancora le sue mani fra le mie ci ritroviamo davanti a un paio di scarpe, delle ballerine.

Mi siedo e levo quei tacchi che mi stanno solo uccidendo, nel frattempo vedo Liam prendere la scarpa che stavamo guardando si piega quasi inginocchiandosi e mi mette la scarpetta.

Una bellissima ballerina nera lucida, non ha niente di che, ma forse è il ricordo che sto associando a queste scarpe che e rendono uniche ai miei occhi.

Una commessa ci raggiunge dopo che ho provato entrambe le scarpe e mi chiede come va e prima che possa parlare lui dice che e acquistiamo e chiede se insieme al reparto di scarpe ci sia uno per i giubbotti.

Really don't careDove le storie prendono vita. Scoprilo ora