Stars are cracks on heaven's floor

Daddy is here

Erano passate due settimane da quando Lucifero era ritornato nella gabbia e lei sapeva benissimo che laggiù di tempo ne era passato molto di più, per due settimane non era riuscita ad uscire dalla sua stanza di Motel, i fratelli Winchester, Bunny e Castiel facevano a turno per stare con lei mentre gli altri andavano a caccia, sembrava tornato tutto alla normalità ed erano tornati anche i loro vecchi casi di fantasmi, vampiri e demoni comuni, una passeggiata insomma che permetteva loro di fare a meno di un membro del gruppo per lasciarlo con Cheryl. Le stavano accanto sul letto, giocando ogni tanto a giochi da tavolo o ad un videogioco che le riportavano da fuori,Castiel le aveva comprato due mazzi di carte magic spronandola ad insegnargli le regole base del gioco. Dean sembrava aver preso gusto a scrivere le storie delle loro cacce e a raccontarle alla ragazza ogni volta che tornavano, ogni tanto si alzavano e la accompagnavano a fare qualche passeggiata nel bosco, rendendosi conto che quando erano in giro con lei nulla sembrava dar loro fastidio, come se una barriera la proteggesse da ogni male,mentre lei sfiorava costantemente le due piume che portava come orecchino. Ogni tanto Cheryl sorrideva a quei gesti d'affetto, ma poi sembrava chiudersi di nuovo in se stessa, come se qualche pezzo di lei fosse finito nella gabbia di Lucifero ed altri da qualche parte con Gabriele,rimaneva in silenzio a fissare un punto vuoto della stanza persa nei suoi pensieri.  Una sera però, arrivò un caso che sembrò più complicato del previsto . Dean era rimasto con Cheryl, ma poco dopo Castiel era accorso a prenderlo per ricevere man forte dal ragazzo. Il cacciatore vedendolo serio in volto sospirò voltandosi verso Cheryl, era pallida come al solito e gli stava tenendo la mano mentre osservava le immagini alla televisione con aria assente come era solita fare per qualche mezzora prima di tornare in sè , sorrise appena vedendo Castiel arrivare

"Ciao Cass"

"Ciao Cheryl… Dean, devi venire con noi"

"Cos'è non riuscite a tenere a bada un Wendigo? "

"Sì uno sì, ma due.. "

Dean annuí sospirando, di tutto il gruppo era quello che si sentiva più in colpa per aver continuamente rimproverato la ragazza che stava salvando loro la vita. Era il membro che faceva i turni più lunghi e spesso le dormiva accanto, sembrava tentennare dal lasciarla sola, ma dovette alzarsi e seguire Castiel dopo averle fatto mille raccomandazioni. 

"Buona caccia ragazzi"

Disse lei con tono pacato ed un tiepido sorriso mentre stringeva a sé uno dei tanti peluche che le riportavano a casa ogni tanto, ormai l'impala vantava di una gamma di armi e peluche che aumentavano di pari passo. Ma Dean non protestava mai, anche se si era impegnato alla ricerca di un incantesimo per ridurre di volume gli oggetti in base alla necessità. Quando i due sparirono, la ragazza scese a piedi nudi dal letto afferrando una scatoletta di legno dalla mensola, prese la sua carta di identità, un mucchietto di terra di cimitero, si tagliò una ciocca di capelli e dopo aver indossato una salopette e delle scarpe comode uscì di soppiatto dalla stanza del Motel camminando piano con espressione piatta verso un crocevia nelle vicinanze, vi seppellí la scatolina con cautela ed indietreggiò di un paio di passi,  si sedette su una panchina sospirando con le mani intrecciate tra di loro quando dal nulla un braccio le avvolse la spalla in un gesto di conforto, lei non si scosse, anzi, sorrise appena come se sapesse già chi aveva accanto

"Ciao, Crowley.. "

"Ciao, pulcina… "

Sembrava non essere per nulla sorpresa dell'apparizione del nuovo re dell'Inferno, il re della burocrazia e capo dei demoni dell'incrocio, sapeva che vedendo il suo nome sarebbe arrivato lui e non altri, gli altri avevano troppa paura di quelle piume  che portava come orecchino, ma non Crowley, a lui non facevano del male, era lei a non volerlo 

"Sei pallida come un lenzuolo, hai mangiato? Ti porto al Ritz piccola? "

"Lo sai che a Parigi non ci vado"