Primo Capitolo

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E' fatta di nulla la felicità. Come quelle farfalle che prendi per le ali e poi lasci andare e sulle dita ti resta una polvere d'oro. Attenzione, perché la felicità, a volte, vi è passata accanto e non ve ne siete accorti. Io sono stato felice per pochi attimi e per cose inspiegabili.

(Andrea Camilleri)

Cosa ne poteva sapere uno come me della felicità. 

Non l'avevo mai provata, ne ero sicuro,perché ripensando a tutta la mia esistenza non ricordo di aver mai assaporato ne la mia vita ne la felicità, troppo impegnato ad indossare una maschera, troppo impegnato ad essere una scimmia da circo che batte i piatti per compiacere un pubblico che aveva scelto per me tutta la mia esistenza.

Io ero Draco Malfoy. Ero un purosangue.

"Purosangue" che epiteto strano. Da piccolo mi chiedevo perché si usasse un termine del genere ,mica eravamo cavalli. Quando ero soltanto un mocciosetto biondo mi ponevo molte domande, poi crescendo cominciai a capire che nel mio mondo non erano concesse domande, le cose stavano così e basta e io dovevo accettarle senza pretese.

Il declino del mio vero essere cominciò il 1 settembre del 1991, quando un gufo approdò a villa Malfoy con la lettera di accettazione della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Da quel giorno tutto precipitò senza sosta verso gli eventi che tutti noi conosciamo. Quella stessa sera mio padre Lucius mi convocò nel suo studio per farmi un discorso che ricorderò per tutta la mia vita.

<< Draco, entra e accomodati su questa sedia, tuo padre ha necessità di parlarti.>>

Mi accomodai come mi era stato comandato.

 Ero così minuto e piccolo che ricordo ancora la sensazione di non sentire sotto i miei piedi il pavimento di legno, tirato a lucido con la cera da qualche elfo durante la giornata.

<< Ditemi padre, vi ascolto!>> dissi con un filo di voce

Non lo ammetterò mai, ma mio padre mi incuteva terrore. Il suo sguardo freddo e cristallino mi faceva rabbrividire anche quando era tranquillo. Forse era questo l'effetto che avrei fatto negli anni a molti miei coetanei, in fondo avevo preso molti dei sui tratti somatici. Ero fiero di questo o almeno così ho creduto per molto tempo.

<< Con la lettera che hai ricevuto oggi, inizia il tuo futuro da grande mago. Sono certo che mi darai grandi soddisfazioni durante la tua istruzione. Non potrebbe essere altrimenti, tu sei speciale per tre motivi: innanzitutto sei un mago, poi un purosangue e per finire sei un Malfoy. Devi mantenere alto il nostro nome e la tua casata che sarà,come da generazioni, Serpeverde. Quando lascerai queste mura non sarai più un bambino, ma un giovane uomo e come tale ti dovrai comportare. Non saranno tollerati capricci da infante. Sono stato chiaro, Draco?>>

<< Certo padre, ho compreso il vostro ragionamento!>>

Con il senno di poi, non avevo compreso minimamente a cosa alludesse mio padre con quelle parole spicciole ma taglienti. Il tempo mi avrebbe giocato carte non favorevoli alla mia partita.

<< Ne ero certo, sei arguto Draco. Ma fammi essere maggiormente esplicito con te. Ti ricordi delle storie sul "bambino sopravvissuto"di cui hai sentito molto parlare? Ci sarà anche lui con te a Hogwarts! Dovrai diventare suo amico, lui potrebbe meritare la tua amicizia. Dovrai scegliere con cura i tuoi alleati perché in futuro potrebbero essere la nostra carta vincente. Pensa al futuro Draco e costruisci il presente! Non dimenticarlo mai!>>

Io, Draco Malfoy- DRAMIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora