Un'oscurità mi avvolgeva, il mio sguardo si perdeva tra il nulla che mi circondava.
Sono morto? é questo quello che aspetta a chi come me ha condotto un'esistenza all'ombra?
Il dolore che prima affliggeva il mio corpo sembrava sparito, non sentivo nulla nemmeno il corpo stesso, avevo solo il mio pensiero che rimbombava come un eco nello spazio infinito che mi avvolgeva.
Mi sentivo leggero e libero, una sensazione piacevole. Una beatitudine a cui ero disposto a cedere.
Poi una crepa in quell'ambiente perfetto, una voce in lontananza che sembrava avvicinarsi sempre di più. All'inizio una voce poco nitida ma poi presi coscienza, era la sua voce.
<<Malfoy? Mi senti?>>
La voce mi raggiunse alla fine violentemente strappandomi a quella notte infinita, cominciai a sbattere gli occhi velocemente, si alternavano luce e ombra con una tale irruenza che il mio corpo cominciò ad avere forti spasmi involontari
<<Non muoverti perfavore, vedi che tra un attimo ti sentirai meglio!>>
Ancora lei. Sempre lei.
Spalancai gli occhi e il soffitto della biblioteca sembrava girare fortemente, respirai profondamente e sbattei gli occhi, la situazione stava migliorando. Quando la calma si diffuse in me aprì definitivamente gli occhi.
<<Come ti senti?>> chiese la Granger
Farfugliai un bene con la bocca secca e provai a mettermi seduto senza successo
<<Fai piano! Molte ferite sono ancora aperte! Ora ti aiuto io!>> esclamò bacchettandomi come una maestrina
Non avevo la forza di contraddirla, mi feci aiutare, lentamente passò un braccio sotto la mia testa e con l'altra mano mi sorresse il busto appoggiandomi a una colonna.
Quello fu il primo vero contatto che ebbi con lei. Una specie di abbraccio.
Rimasi in silenzio godendomi la delicatezza del suo tocco seguendola con lo sguardo e quando terminò il suo sguardo raggiunse il mio. Ci guardammo muti, in una stanza silenziosa e buia, dove l' unica luce proveniva dalle sue spalle facendole risaltare il colore dorato dei capelli e dandogli la parvenza di un angelo.
<<Spero che tu stia comodo!>> disse staccandosi dal nostro contatto
Annui con la testa, e le chiesi gentilmente la mia bacchetta.
<<Non puoi praticare la magia nelle tue condizioni! Dimmi di cosa hai bisogno!>>
mi bacchettò di nuovo
<<Ho bisogno di un po d'acqua!>> esclamai piano
Ogni parola risalita dalla mia gola provocava una fitta dolorosa all'addome
Lei si guardò la bacchetta tra le mani come se fosse la prima volta e pronunciò l'incantesimo, ero sicuro che fallisse, in fondo non era la sua bacchetta e invece contro ogni altra aspettativa essa rispose positivamente. La Granger rimase stupita quanto me ma cercò di mascherare lo stupore avvicinadomi il bicchiere alle labbra.
<<Cosa diavolo ti è successo Malfoy?>> chiese non riuscendo più a trattenersi
L'acqua fu in quel momento la miglior magia curativa.
<<Ero in ricognizione e sono stato attaccato!>> risposi sbrigativo
La mia risposta non era sufficiente, la sua espressione chiariva che voleva ulteriori informazioni
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Io, Draco Malfoy- DRAMIONE
RandomIl destino di Draco era ormai segnato. Il suo cuore la reclamava ogni giorno di più. Durante un novilunio il destino avrebbe giocato finalmente le sue carte facendoli rincontrare dopo molto tempo. (NB: Non tutti gli avvenimenti sono tratti dalla sto...