Capitolo 2

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POV HERMIONE

Nuova giornata di fine estate.

Stranamente Londra è stata piuttosto soleggiata.

Finalmente la solita pioggia aveva lasciato spazio ad un timido sole.

Siamo alla fine di agosto.

Tra poco tutti torneranno alla solita routine.

Fatta di lavoro.

Persino Harry dovrà tornare in ufficio.

E Ginny agli allenamenti.

Io rimarrò qui.

Seduta dietro la mia scrivania in legno.

Con chissà quale nuovo libro aperto davanti.

Con i miei occhiali da vista.

E i capelli raccolti in uno chignon disordinato.

Il mio migliore amico continua a dirmi che in questo stato non troverò mai il mio principe azzurro.

Ma quale principe azzurro?

E poi perché proprio azzurro?

Non potrebbe essere giallo?

Rosso?

Nero?

Nero.

Un principe nero.

L'ho conosciuto.

L'ho salvato.

A distanza di tre anni non ne so ancora il motivo.

Forse perché infondo gli ho sempre creduto.

Ho sempre avuto un briciolo di fiducia in quell'uomo.

E non potevo di certo lasciarlo morire.

Non me lo sarei mai perdonata.

Saperlo in fin di vita e non aver fatto nulla.

No, non era da me.

Non lo è neanche adesso.

Mai un ringraziamento.

Mai un cenno.

Era tornato ad essere il solito professor Piton.

Minerva era solita darmi notizie della sua salute.

Almeno per i mesi che era restato all'ospedale.

Lei diceva che un giorno Severus avrebbe capito il mio gesto.

Perché per lui era una condanna.

Ed io ne ero la carnefice.

Ha sofferto davvero molto.

Nessuno dovrebbe avere una visione della vita simile.

La vita è bella.

Fa male.

Fa cadere a terra.

Ma anche rialzare.

Lottare.

La vita insegna.

Proprio come Piton.

Severus Piton è un insegnante.

Non solo di pozioni, no.

Di vita.

Vengo distratta da questi pensieri.

Il campanellino che ho messo sopra la porta ha suonato.

Dagli occhi non scende più nienteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora