Ricordi di un fratello

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Sulla Sunny giaceva uno strano silenzio, dopo aver festeggiato a lungo i ragazzi si erano addormentati come ciocchi chi sul tavolo, chi sul pavimento, ma c’era una persona, quella più improbabile che fosse sveglio e pimpante, che se ne stava seduto vicino all’albero maestro. Si portò una mano alla testa e si tolse il cappello, prese fra le mani la vivre card  che Ace gli aveva lasciato, la guardava bruciacchiare lentamente e negli occhi la speranza che questa smettesse.

Si sentì appoggiare una mano sulla spalla.

<< Ehi che hai? Come mai non sei a poltrire da qualche parte?>> Chiese Zoro sedendosi affianco al moro.

<< Perché sto aspettando, lei è qui, me lo sento!>> rispose il capitano rimettendo al suo posto la vivre card. Il verde lo guardò un pò perplesso, forse il troppo alcool gli aveva dato alla testa.

<< Zoro sto parlando di Ania! Ho la netta sensazione che lei sia nelle vicinanze e che abbia già iniziato a fare qualcosa.>>

<< Che intendi dire? >> Chiese impassibile lo spadaccino.

<< Lei è molto legata ad Ace, e anche se non ha la vivre card lei sa benissimo dove cercare. Lo aveva già capito ad Alabasta che andando avanti sarebbe successo qualcosa a uno di noi, e quell’uno purtroppo è Ace. E per Ace, lei farebbe di tutto! >>

<< Se non ricordo male, tu ad Alabasta mi dissi che voi tre eravate cresciuti insieme, giusto?>> Zoro per far svagare un po’ la testa del suo capitano iniziò  a fare qualche domanda.

<< Sì, eravamo un bel trio.>> Rufy alzò lo sguardo al cielo, e ripensando a quei bei momenti iniziò a raccontare qualcosa al suo vice. << Fra Ania e Ace c’è stato subito amore, si vedeva. Ace era cotto di Ania. Faceva di tutto per stare con lei. Ricordo anche che stette sveglio una notte intera per costruirle un altalena. Cosa non si fa per un po’ d’amore.>> Sorrise il moro. << Ricordo ogni cosa, le risate, gli scherzi, le sfide. Era tutto solare e divertente, solo un giorno fu triste, quello della partenza di Ace. Fu difficile vedere Ania piangere cosi tanto e disperarsi, ma i diciassette anni di Ace erano arrivati, lei doveva aspettare ancora un anno per partire. E quindi lasciarlo andare per lei fu molto difficile. Ace la baciò senza dirle niente, la abbracciò e poi senza proferir parola le volto le spalle e prima di salpare le fece uno dei suoi enormi sorrisi. Lo sguardo di Ania da triste e sconsolato, diventò deciso e forte, e senza fare altre scenate inutili si voltò e corse ad allenarsi, non perse tempo, si impegnò duramente perché sapeva che dopo avrebbe potuto riabbracciare il suo amato Ace. Quell’anno passò in fretta sotto i miei occhi e anche Ania finalmente partì per raggiungere il padre e Ace.>> Rufy fece un respiro profondo, lui sapeva benissimo cosa aveva passato la sua sorellina in quell’anno. Fece un altro respiro e continuò << E poi ho preso per mare anc...>>

 Zoro allungò il braccio per tappargli la bocca e urlò << Non voglio sapere nemmeno un dettaglio di come tutto questo è iniziato!!! Di come disgraziatamente tu sia arrivato nella stessa isola dove mi trovavo io!!!! >>

Lo spadaccino si calmò. Il suo capitano l’aveva fatto apposta a iniziare perché sapeva che Zoro odiava i sentimentalismi quindi dopo aver parlato allungo voleva divertirsi un po’.

<< Zoro?! >>

<< Dimmi >>

<< Sai qual è la cosa che mi preoccupa di più?>>

<< No, quale capitano?>>

<< La paura che Ania possa perdere Ace e anche che dopo tutti questi anni ancora non fosse riuscita a ritrovare suo Shanks. >> Un Rufy sconsolato si alzò in piedi e si diresse sottocoperta per andare a riposare.

<< Vedrai che ce la farà, è o non è tua sorella?>> il verde con questa breve frase fece sorridere il moro che con un po’ di speranza in più se ne andò a dormire e neanche dopo dieci minuti già russava da far tremare pure i muri.

Nel frattempo sulla Red Force…

<< Capitano una piccola imbarcazione si sta dirigendo verso di noi, che facciamo? >>

L’uomo si alzò da terra con aria assonnata.

<< Che dici Benn? >>

<< Capitano mi vuole ascoltare si o no??? Le ho appena detto che.. >>

<< Si si ho capito! Tranquillo sono sicuro che la persona che è a bordo di quella bagnarola ci sorprenderà assai. >> Il rosso si risedette tranquillamente.

Benn molto confuso domando << Ma capo allora fermiamolo! Potrebbe essere un nemico!>>

Dalle spalle dell’uomo apparve Yasop che si sedette tranquillo anche lui vicino al suo capitano. << Benn ancora non hai imparato? Non sottovalutare mai il tuo capitano! >>

Il rosso si alzò  di nuovo velocemente in piedi, aggiustandosi meglio il mantello poi rispose << Giusto mio caro Yasop! >> Shanks si diresse verso il bordo della nave poi guardando verso il buio urlò << Lucky apri subito una bottiglia di sachè, mia figlia è tornata!>>

Tutti guardavano sbalorditi il proprio capitano quando dal buio apparve Ania, che con un enorme sorriso stampato in volto disse << Finalmente a casa! >>

Rosso come l'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora