<< Dannazione Roger! Non ce l'ho fatta, non volevo finisse così, io ce l'ho messa tutta per tenere fuori dai guai tuo figlio, ma eccomi qui, incapace di fare qualsiasi cosa. Non ho scelta che accettare la mia sconfitta e vedere purtroppo il povero Ace morire davanti a i miei occhi. Non me lo perdonerai mai, lo so, Rouge non me lo perdonerà mai, Dadan, ma soprattutto Rufy ed Ania. >>
Garp se ne stava in disparte a logorarsi il cervello fra mille pensieri di rabbia e sconforto, consapevole della sua sconfitta. La cerimonia stava per iniziare. Garp alzò gli occhi e lo vide, Ace era li, in ginocchio in mezzo a due marinai con le spade pronte a linciare il suo esile collo e staccargli la testa. Sengoku fece la sua entrata, tutto era pronto, il momento era vicino.
Quel tuo sguardo deciso, ma allo stesso tempo dolce e protettivo stava penetrando le mie iridi. Accarezzavo le tue guance lentigginose come quelle di un bambino, veniva voglia di pizzicarle dolcemente fino a farle diventare rosse come il fuoco, si fuoco come quello che ardeva dentro di te, nel tuo spirito. Quello che si accendeva ogni qualvolta davanti a te si presentava un avventura. E anche quel giorno quel fuoco era acceso nei tuoi occhi, eri pronto a tutto pur di farla pagare a Barbanera. Ti avevo pregato di fermarti e non andare oltre, ed ora? Ora all'orizzonte scorgo la costa di Marineford, sono pronta a tutto per salvarti, come lo è Rufy. Non sei solo Ace, come hai sempre creduto, non sei solo, ci siamo noi, ci sono io! Ti salverò è una promessa! Ania appoggiata al bordo della nave pensava e ricordava l'ultima volta che aveva incontrato Ace e si preparava a quel grande scontro che l'aspettava mentre all'orizzonte le coste di Marineford si facevano sempre più vicine.
Nel frattempo poco distante dalla Sunny ...
<< Babbo allora la rossa aveva ragione! >> Disse Marco mentre anche lui come tutto il resto della ciurma si preparavano allo sbarco.
Una scossa... ecco cosa provò Marco incrociando lo sguardo di riposta di Barbabianca. Lui sapeva però che Ania e suo padre lo avevano avvertito e quindi di conseguenza avevano ragione, ma non lo avrebbe mai ammesso.
Sull'isola di Marineford...
<< Grandammiraglio Sengoku, tutto è pronto! >>
Tutti erano pronti per l'eseguzione di Pugno di Fuoco. I marine, gli ufficiali e gli ammiragli era in posizione. In lontananza il patibolo, in cima a questo due marine con la spada fra le mani erano pronti a compiere il loro sporco e sudicio lavoro. Ace ascoltava parlare i due marine dell'esecuzione, questi lo facevano tranquillamente non calcolando minimamente che colui che avrebbe perso la vita poco dopo era li in mezzo a loro. Le ginocchia gli facevano male, a stare li su quel legno lercio non era proprio una gran comodità. Alzò gli occhi Ace, gli alzò e questi si riempirono di lacrime. L'odore salino del mare colse alla sprovvista le sue narici, il vento soffiava leggero, socchiudendo i suoi neri occhi, lasciando scivolare via anche qualche lacrima, si concentrò e riusci a sentire in lontananza il dolce rumore delle onde infrangersi sugli scogli. Quelle onde avevano cullato tutte le sue emozioni, i suoi sentimenti, i suoi sogni. Quelle onde lo avevano trasportato verso le mille avventure che aveva vissuto. Sorrise a quel pensiero. Sorrise quando il ricordo dell'incontro con Barbabianca gli tornò in mente. Sorrise quando pensò a Marco a Satch. Sorrise pensando a Rufy e a Ania. Sorrise anche quando pensò a Shanks che salvò la vita al sua amato fratellino. "Chi salverà me?" disse con un lieve filo di voce.
<< Nessuno! >> Sengoku arrivò pronunciando quelle parole. << Chi vorrebbe mai salvare il figlio di un demonio? >>
Ace perse un battito nel sentire quelle parole, abbassò la testa in segno di resa e iniziò a contare il tempo che gli rimaneva da vivere, sapeva che nessuno sarebbe accorso.
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Rosso come l'amore.
Fanfiction"Ad un lato della nave apparve una ragazza piuttosto giovane, con dei lunghissimi capelli rossi. Saltò giù dal parapetto e si diresse decisa verso Barbabianca, che nel frattempo con un lieve stupore in viso, osservava i suoi uomini cadere a terra un...