Svegliarsi in quel modo non era più abitudine nella vite del capitano Shanks. Come quando era piccola quella mattina Ania aveva una gamba sopra quelle del padre e un'altra in verticale appoggiata al muro, le braccia erano avvinghiate a quello del padre e la testa a penzoloni giù per il letto. E come se non bastasse stava russando e teneva la bocca spalancata. Il rosso nel vedere quella scena fece un sorriso e con delicatezza cercò di liberarsi dalla presa a koala della figlia. Si alzò e si preparò ad affrontare una nuova giornata, appena chiuse la porta della cabina Ania aprì gli occhi e quando guardò intorno a se non le sembrava ancora vero di essere finalmente a casa. Si alzò e anche lei pronta e pimpante uscì dalla cabina e si diresse in cucina dove ritrovò il padre che si abbuffava e divertita si unì a lui.
Sul ponte della Red Force c'era un grande via vai, i pirati erano indaffarati a svolgere i loro compiti quotidiani. Ania quando ebbe finito di fare colazione uscì dalla cucina e quando fu sul ponte non potè credere ai propri occhi. Ancora era li, intatta, nessuno l'aveva modificata o rovinata, la sua altalena era ancora li dal giorno in cui il padre gliel'aveva costruita. I ricordi affioravano nella sua mente e non solo quelli della sua infanzia, ma anche quelli con Ace. Le mancava ogni giorno di pìù. Shanks le si avvicinò e nel notare quel suo sguardo malinconico la prese per mano e le sorrise. La fece sedere sull'altalena e con delicatezza la iniziò a spingere.
<< A cosa pensi Ania? >>
<< Sto pensando di andare da Rufy, ora come ora ho veramente bisogno di parlare con lui! >>
Il rosso si fermò un attimo a pensare per poi arrivare ad una conclusione:
<< Siamo vicini a Sabaody quindi potresti cercare di contattarlo e in caso incontrarvi li? Ma sappi che io non verrò … perchè sai... >>
<< Sisi papà, so benissimo della promessa tua e di Rufy quindi andrò da sola. >>
Shanks fece segno a Rockstar di raggiungerlo.
<< Si capitano?? >>
Il rosso allungò un foglio alla figlia e disse:
<< Ania scriverà un messaggio, poi tu lo dovrai consegnare a Cappello di Paglia in persona, fai presto mi raccomando!! >>
<< Sarà fatto capitano! >>
Due giorni dopo...
Sulla Sunny....
<< Ehi chi sei?? Non muoverti o ti affetto!!! >>
La voce di Zoro mise in allerta i suoi compagni e subito Franky e Sanji scattarono e si misero sull'attenti. Nami diede un colpo in testa al suo capitano che dormiva beato con la sua amica renna. Questo si svegliò di soprassalto
<< Cosa? ... Cibo?? … Rufy fame.... Perchè?... Fam... >>
Un altro colpo in testa svegliò definitivamente il moro.
<< Ahiaaaa!!! Sai essere veramente crudele a volte sai Nami! >>
<< C'è un tizio sulla nostra nave e tu dormi??? Mmmmmh!!! Vai subito a vedere chi diavolo è!! >>
Tutta la ciurma era li a fissare quello strano individuo che era salito di soppiatto sulla loro nave. Questo aveva dei capelli a punta rossi e una smorfia sul viso veramente strana, orribile a detta di Nami. Indossava una camicia color pesca con una giacca blu lunga fino alle caviglie e in vita aveva una grande fascia gialla.
<< Salve a tutti io sono Rockstar, nuovo membro della ciurma di Shanks il Rosso, sono qui per consegnare una lettera a Cappello di Paglia da parte di Ania. >>
Nel sentire quel nome a Rufy gli si illuminarono gli occhi. I suoi compagni si girarono verso i loro capitano che velocemente si avvicinò allo strano pirata e prese la busta.
Dalla bocca del moro uscì un grazie striminzito perchè troppo preso dall'aprire la lettera per leggerne il contenuto, Rockstar salutò i pirati e se ne andò.
Rufy si sedette sul prato e i suoi compagni lo ascoltarono leggere:
“ Caro Rufy, mi trovo sulla Red Force, in compagnia di mio padre, eh si! Finalmente l'ho ritrovato, ma purtroppo dovrò ripartire subito perchè sto cercando Ace, lo devo assolutamente trovare prima che lui incontri Teach. Rufy ho un brutto presentimento, Ace è in pericolo, ha bisogno di noi. Ti scrivo questa lettera per informarti che quando partirò mi dirigerò a Sabaody e per chiederti di incontrarci li. Ti aspetterò al porto. Ho bisogno di te più che mai! Fai presto Ania...”
Rufy guardò i suoi compagni e questi senza che il loro capitano pronunciasse parola si preparano a salpare per Sabaody.
Il moro rimasto ormai solo prese fra le mani il suo cappello e tirò fuori la vivre card che suo fratello gli aveva lasciato ad Alabasta. Si fermò a fissarla, bruciava lentamente, come il dolore che cresceva in lui. Sapeva già che suo fratello Ace era in pericolo e la prova ce l'aveva in mano anche adesso, ma non ha fatto nulla. Il senso di colpa stava prendendo possesso della sua mente quando una mano si appoggiò sulla sua spalla. Era Zoro che con il suo solito sguardo sicuro disse al proprio capitano:
<< Ti aiuterò a salvare tuo fratello, fosse l'ultima cosa che faccio! >>
STAI LEGGENDO
Rosso come l'amore.
Fiksi Penggemar"Ad un lato della nave apparve una ragazza piuttosto giovane, con dei lunghissimi capelli rossi. Saltò giù dal parapetto e si diresse decisa verso Barbabianca, che nel frattempo con un lieve stupore in viso, osservava i suoi uomini cadere a terra un...