Il sogno di Will venne interroto da Kayla, che lo aveva svegliato per dirgli di sbrigarsi, perchè tra poco ci sarebbe stata la colazione.
Lui annuì debolmente e si sedette sul letto, strofinandosi gli occhi assonnati. In un primo momento si dimenticò del suo sogno, ma poi mentre si lavava i denti gli tornarono in mente alcuni particolari: l'abbraccio tra lui e Nico, la sua risata e sempre Nico che collassava tra le sue braccia.
Poi d'improvviso si ricordò forse della parte più importante del sogno, cioè suo padre Apollo che gli parlava.Erano in mezzo al boschetto di fragole, il cielo era limpido e il sole batteva forte sulla sua nuca. Di fianco a lui si trovava il Dio Apollo, vestito con una giaccia di pelle nera, una t-shirt gialla limone, dei jeans ed un paio di occhiali da sole. Rimasero in silenzio per qualche istante, e poi suo padre si mise a parlargli:
"Fai veramente un bel lavoro in infermeria... si vede che sei mio figlio, eh?- Apollo ammiccò sarcasticamente- ma a parte gli scherzi, sono fiero di te.
Lo so che non ci parliamo molto spesso, ma..."
Fece un grande sospiro, togliendosi gli occhiali da sole, rivelando due occhi blu celo.
"Ok, mi dispiace tanto. Non sono un buon padre. Però... Oh."
Assunse un'espressione sorpresa.
"Capisco."
Poi sul suo volto si fece strada un sorriso caldo come il sole.
"Ho notato solo ora i sogni che hai fatto prima. Mi hanno dato problemi a entrare in contatto con te, perchè sprigionavano emozioni talmente forti da mettermi in difficoltà. Ma non avevo notato il loro contenuto fino ad allora."
Apollo guardò negli occhi Will.
"Devi amarlo tanto, quel Nico. Strano, perchè lui è figlio di Ade. Ma non sono io che devo giudicare i tuoi sentimenti."
Fece una mezza risata.
"Conquistalo da parte mia."
Fece l'occhiolino, e il sogno venne interrotto."Oh."
Pensò Will. Gli era capitato rare volte di sognare suo padre, ma non aveva mai portato rancore. Se non altro, era felice che suo padre approvasse i suoi sentimenti.Finì di cambiarsi e raggiunse i suoi fratelli.
"Ehi Will, com'è che non sei ancora mezzo addormentato?" Scherzò Austin.
"Ho ricevuto una visita in sogno da nostro padre..." rispose.
"Wowww... nessuna minaccia o richiesta folle, spero"
"Nono, si è solo scusato per non essere un buon padre"
"Un Dio che si scusa? Certo che stiamo facendo passi da gigante qui" commentò Kayla.
I figli di Apollo risero, e si avviarono verso la mensa.
Will scrutò i tavoli, ma non riuscì a trovare Nico. Un po' deluso, pensò che stesse ancora dormendo, quando una voce leggermente rauca e assonnata lo salutò:
"Ehi."
Will sobbalzò, si girò verso la direzione da cui proveniva la voce e notò due occhi neri che lo fissavano.
La cosa piacevole era che gli angoli della bocca di quel viso erano leggermente all'insù."Ehi!"
Esclamò Will anch'esso sorridendo."Posso sedermi con voi?"
"Ma certo"
Ed iniziarono a mangiare.
Dopo qualche minuto, arrivò Percy a salutare tutti.
"Ehilà! Nico, Will. Buongiorno!" Disse Percy.
"Ciao, Percy. Come mai così presto?" Rispose Nico.
"Incubi. Ma sto bene, tranquilli. E voi?"
"Tutto a posto, dai" replicò Will.
"Sì, anche io" disse Nico."Benissimo" Percy concluse, sorridendo ai figli di Apollo e a Nico; poi se ne andò nel tavolo di Atena, sedendosi accanto ad Annabeth.
Will notò come Nico seguì con gli occhi il figlio di Poseidone per un paio di secondi, ma poi distolse lo sguardo e si rivolse a Will:
"Pensi che stia davvero bene?"
Will ci rimase un pò male. Tutti ormai sapevano l'ex-cotta di Nico verso Percy, e nonostante gli fosse passata, si vedeva che teneva a lui.
Gli venne un pò di gelosia, ma si sa,
Percy piace a tutti."Sì. Lui è forte" rispose. "E tu? Tu stai bene?"
"Si... Sì, sto bene. Grazie, Will"
E il resto della colazione la passarono in silenzio.
Quella sera, al falò, Nico si sedette come sempre accanto al figlio di Apollo.
Tutti cantavano (o almeno ci provavano) e ridevano.
Will era sereno, fino a quando poggiò un attimo gli occhi su Nico, che aveva lo sgurdo perso in direzione di Percy ed Annabeth, che si abbracciavano felici.
In un primo momento sentì che avrebbe potuto strangolare Percy, ma poi si calmò.
A lui stava simpatico Percy.
Forse Nico era solo triste.
Forse stava pensando a tutt'altre cose.
Forse, e dico forse, si stava solo immaginando in quella stessa situazione, ma con un' altra persona.
Forse quella persona era Will.
Ma Nico non ne era convinto.
Fu solo felice quando Will, non dando ascolto al proprio cervello, mise un braccio attorno alle sue spalle.
E Nico rispose passandogli un braccio attorno alla vita.
Rimasero lì a cantare, nessuno disse niente, e quando era l'ora di andare a letto si guardarono, si sorrisero e si staccarono, senza nemmeno fiatare,
E si addormentarono col sorriso.Forse, e dico forse, Nico si era completamente dimenticato di Percy, lasciando spazio nel suo cuore ad un'altra persona.
Santa Atena, da quanto tempo.
È che non ho voglia di vivere quando c'è la pioggia, e da me sta piovendo tanto.
Comunque sia, sono soddisfatta di questo cameo di Percy.
Bello Percy.
E bella la Solangelo.
Più che altro questo capitolo l'ho scritto per il sogno di Apollo e per il passaggio di Nico che si dimentica del tutto di Percy.
Bene.
U_U <♡
GRAZIE e ciao~Eli
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Brain freeze [solangelo fanfiction] COMPLETA
Fanfic/Fanfiction Boy x Boy/ SIAMO ARRIVATI A DUEMILA LETTURE GRAZIE RAGAZZI VI AMO UN SACCO♡ DISCLAIMER 1: nessun disegno che pubblico all'inizio dei capitoli appartiene a me. Il credito va agli artisti (anche perchè io non so disegnare lol) "Dei, se si...