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Era successo per caso!

Non ci aveva nemmeno pensato!

No! Per niente, il gesto era stato talmente fluido da risultare automatico.

Non si era ricordato del fatto che lei una cosa del genere non l'aveva mai vista.

Non aveva immaginato che lei nemmeno poteva pensare che una cosa simile potesse esistere davvero.

Si precipitò giù dalle scale, mentre Serena, che aveva rischiato di cadere, ora galleggiava leggera in aria.

Con un movimento di mani la tirò giù con delicata precisione stringendola a se spaventato dalla caduta che aveva rischiato di fare.

La ragazza dai capelli ricci lo stava ora fissando con uno sguardo ammaliato e confuso.

Il labbro tremulo tra i denti e la mani che si stringevano il grembo pieno di vita.

Si era scoperto essere un padre premuroso.

E lei una candida madre.

"Severus.." mormorò lei davvero stupita.

Serena si guardò attorno per capire in che modo, dall'ultimo gradino del secondo piano era arrivata li senza nemmeno farsi male.

Volando.

"Io.. tu.. sei stato tu?! Come.. come hai fatto!?" Non sembrava spaventata.

Lo guardava affascinata e quasi incantata dalla sua figura che gli appariva nuova.

"Io.." si sentii borbottare senza riuscire a cacciare una dannata parola fuori dalla bocca.

Serena dondolò e lo fissò come una bimba che guardava la caramella che aveva meritato.

"È questo il tuo segreto?"

La domanda era uscita fuori con un'ingenuità quasi frizzante.

Una domanda tanto vaga da essere precisa.

Borbottò di nuovo, intimorito.

Ma non tanto da lei o dalla sua domanda, tanto da se stesso.

Severus alzò il braccio nervoso e si sfiorò la cicatrice "Si" disse infine "Mi dispiace.."

Che cosa avrebbe detto ora lei?

Ora che aveva scoperto il suo segreto?

Ora che aveva assaggiato la magia?

Avrebbe fatto come suo padre?

Sarebbe impazzita, intimorita dal mago?

Allora perchè lo guardava di nuovo con quello sguardo di profondo affetto?

"Scusa.. era necessario.. stavi.. cadendo e.." guardò la sua pancia leggermente gonfia, in attesa di dare alla luce qualcosa che andava ben oltre la magia.

Qualcosa che era molto più comune e speciale.

Si bloccò troppo agitato, troppo negativo per parlarle.

Parlare a lei che era pura.

Lui che in realtà era oscuro.

"È stato bellissimo!" Esclamò con uno squittio leggero leggero che lo prese in contropiede "Incredibile! Come hai fatto? Voglio imparare anche io"

Severus la guardò scioccato e frastornato.

Con un sorriso lo stava guardando in attesa che lui dicesse qualcosa.

"Non.. non si può imparare" replicò alla fine e il ricordo di tutto ciò che era stato lo investì.

Il Sadico.

Il Professore Bastardo.

Il bugiardo.

Il Mangiamorte.

L'incompreso.

Il codardo.

L'assassino.

Gli divennero gli occhi lucidi

Severus gli si avvicinò di un passo eliminando quella distanza fatale e gli accarezzò il viso.

"Ma tu.. chi sei?"

Una carezza dolce come miele e calda come il sole.

Qualcosa che gli ricordò quanto lei fosse speciale per lui.

Quanto lo desiderasse.

E quanto lui ne fosse innamorato.

Alzò il volto è punto gli occhi scuri pieni di una luce nuova e vitale sui suoi spettrali.

Alzò la mani davanti a lei lentamente e lasciò fluire la parte più bianca e semplice di lui fuori dalle sue dita.

Come fili argentati, la magia, quella stessa magia che aveva cercato di dimenticare per un anno, sbocciò fuori e si dischiuse in una bellissima rosa.

Come aveva solo potuto pensare di cancellare quella parte di lui?

"Io sono un mago"

Con le dita tremanti e gli occhi sgranati e interessati, Serena prese con cura deliziosa il fiore tra le sue dita e lo ammirò come se si trattasse della cosa più bella del mondo.

"È.. meraviglioso"

"Stavo pensando a te" ammise lui con la voce impastata nelle tenebre.

La ragazza era solo arrossita e non aveva detto nient'altro.

"Sei davvero speciale Sev"

"Non è vero.." replicò l'uomo avvicinandosi al suo viso quasi con il timore che lo scacciasse via.

Ma quando le sue labbra toccarono quelle di lei tutti quei dubbi scomparvero.

Serena lo amava troppo.

Lo amava più di quanto Severus amasse se stesso.

E lo amava anche se gli aveva celato la magia.

Lo amava e l'aveva già perdonato

"Sei più speciale tu.. che.. mi hai stregato il cuore"

Parole d'inchiostroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora