BUONGIORNO SPLENDORE

AL PARCO

Noemi's pow

-certo dimmi....- cosa mi voleva chiedere?! Stavo impazzendo!

-io... ti volevo dire che.... da un po di tempo io...- DA UN PO DI TEMPO LUI COSA?!

alex's pow

Ecco. E adesso come glielo dicevo? Come le dicevo che quando la guardavo negli occhi mi scioglievo come ghiaccio al sole? Come le dicevo che me la sognavo di notte. Sognavo quei meravigliosi occhi verdi. E poi le sue labbra... così perfette...

Mentre mi stavo scervellando... il suo cellulare vibró e interruppe quel fondamentale momento... mentre prendeva il cellulare riuscii a scorgere quel maledettissimo display. Era Abbie la sua migliore amica.

-scusa devo andare. È un'emergenza.-mi disse. Cavolo ma anche la mia era un' emergenza!

- è tutto a posto?- chiesi io...

-lo spero. Abbie dice che ha un problema è che devo assolutamente correre da lei.-

Ecco un altro messaggio.

-devo andare!- mi baciò sulla guancia e corse via velocissima.

Noemi's pow

-eccomi Abbie!- ero corsa fino a casa sua e animavo come una matta! Spero che la sua "emergenza" fosse davvero qualcosa di importante.

-Noemi finalmente sei arrivata!- cavolo avevo corso per tipo 10 isolati e lei così mi risponde?!

- dimmi tutto-risposi io

- i miei hanno litigato. Ancora.... ti prego aiutami Noemi sto malissimo!-

- Vieni qui- la presi e l'abbracciai forte forte forte. Sapevo che i suoi litigavano spesso, ma non l'avevo mai vista così.

- tu che facevi?-mi chiese... strano era piuttosto fredda mentre me lo chiedeva...

-ero al parco...- risposi io indifferente.

-da sola?-

-no...em... con Alex...- dissi io imbarazzata...

-quel tipo non fa per te Noemi- perchè me lo aveva detto? Non lo conosceva neanche...

-infatti siamo solo amici...-

-questo era ovvio... perché... perché io l'ho visto che si baciava con Tiffany Johnson ieri sera....- COSA?!....io... io non sapevo cosa dire... Alex... il ragazzo che mi chiamava splendore... che era così dolce con me... che oggi mi voleva parlare chissà di cosa....aveva baciato un altra ragazza. Aveva gia intrecciato la sua mano, che era perfetta come tutto di lui, con una mano che non era la mia.