"Pensavo fossi già insieme agli altri Rufus"
"Errato" rispose il duca Barma avvicinandosi a Break e mettendosi di fronte a lui.
Il ragazzo dagli occhi rossi arrivò dritto al punto:"Cosa vuoi?"
Il duca accennò un sorriso beffardo:"Nulla...soltanto venire a salutarti"
"Menti"
"Quanta perspicacia quest'oggi!"
Break si scansò, prese il suo orologio da taschino e guardando l'orario si rivolse al duca:"Non ho tempo da perdere, con il tuo permesso, dovrei raggiungere gli altri"
"Con mia sorpresa noto che riesci ancora a leggere l'orario" rise lui rimanendo lì dov'era e continuando a fissare dritto il rosso degli occhi del cappellaio.
"Sono sorpreso quanto te Rufus, se non ti dispiace io andrei" tagliò corto Break per evitare di iniziare discorsi di cui si sarebbe pentito, non voleva rovinarsi quest'unica giorno di festa e tanto meno discutere con persone così prive come il duca Barma.
"Non così presto Cappellaio" ribatté con voce ferma
Break voltò di poco il capo, mise le mani in tasca ed ascoltò le parole di Rufus: "Possiedo delle informazioni che a te, come anche a Pandora, farebbero molto comodo"
"Sappiamo entrambi come finirebbe questo discorso, meglio chiudere qui la conversazione tanto non dirò nulla." concluse Break facendo per andarsene. Rufus lo bloccò: "Ascoltami attentamente Cappellaio, sono stufo del tuo modo di fare!" Gli si avvicinò minaccioso e guardandolo dritto negli occhi esclamò: "Tu mi dirai ciò che voglio sapere..."
Sfiorò la ciocca di capelli albini che coprivano una parte del volto pallido di Break facendo per spostargliela: "Non penso proprio che alla signorina Rainsworth farebbe piacere sapere"
Una risatina isterica e soffocata, poi il cappellaio appoggiando la sua mano su quella di Rufus, la spostò: "Non lo farai"
Un esile figura si presentò alle spalle del duca: "Xerxes la signora..."
"Perdonatemi, pensavo di trovare solo il signor Break" continuò immediatamente Reim, il servitore dei rainsworth, vedendo la scena davanti a lui chiedendo scusa per il disturbo ripetutamente
Il duca Barma si dileguò alludendo a ciò che avevano detto poco prima: "Non preoccuparti Reim, avevamo appena finito, non è vero Break? Sono sicuro che farai la scelta corretta" sussurrò infine.
Il cappellaio, una persona come lui che prevede ogni singolo spostamento dei suoi rivali e non, questa volta non aveva calcolato bene le mosse del duca. Quel loro breve incontro aveva dato il via ad una guerra dove si andavano a contrapporre follia ed informazione, o meglio, voglia irrefrenabile di sapere: la purezza ed il vizio. Break, infatti, sapeva bene che il duca barma possedeva delle informazioni a lui molto utili, al contempo, conosceva il reale fine di quella conversazione. Sapeva bene che Rufus non dava mai nulla se non riceveva niente in cambio. Anche in questo caso era così, c'era una sola cosa, una soltanto, che Barma non conosceva e l'unico in possesso era proprio Xerxes.
•🥀•
Lady Cheryl vedendo Reim e Break entrare si avvicinòloro: "Finalmente sei arrivato, Oz e Gilbert ti aspettano in fondo alla sala. Grazie mille Reim, adesso seguimi abbiamo altre faccende da sbrigare"
Il cappellaio si diresse verso dei piccoli tavolini dove vi erano dei dolcetti, ne prese un paio e fece per andare dagli altri quando poi, guardandosi in giro, si accorse di una cosa ed il pensiero volò subito alla conversazione con Rufus Barma.
Cambiò totalmente strada, lasciò i piatti su un altro tavolino ed uscendo dalla sala si diresse al piano di sopra.
Non era tranquillo, aveva bisogno di parlarle, aveva paura che ne venisse a conoscenza e soprattutto non da lui. Orami quella verità stava venendo a galla, era sospesa su un filo e qualcuno stava tentando di tagliarlo.
Ad un tratto, mentre vagava frettolosamente nei corridoi al silenzio assordante si contrappose quella melodia che aveva accompagnato Break per molti giorni. Una dolce voce, quella voce, soave e delicata che lui conosceva così bene, risuonava tenue e debole.
Everytime you kissed me
I trembled like a child
Gathering the roses
We sang for the hope
Your very voice is in my heartbeat
Sweeter than my dream
We were there, in everlasting bloom
Il cappellaio si avvicinò alla porta e piano l'aprì, si perse in quella melodia: e poi la vide. Lei era lì a pochi metri da lui che suonava concentrata e cantava, assorta nei suoi pensieri e lontana da tutto e tutti. Tirò un sospiro di sollievo, il suo segreto era al sicuro, ma per quanto lo sarebbe stato? Non poteva continuare a farla vivere in una sfera di vetro, in una costante bugia.
Roses die
The secret is inside the pain
Winds are high up on the hill
I cannot hear you
Come and hold me close
I'm shivering cold in the heart of rain
Era arrivato il momento di togliersi una delle tante maschere, il momento di cercare di risalire, piano piano, da quell'abisso in cui era nuovamente sprofondato dopo la morte di Lady Shelly, la mamma di Sharon.
Darkness falls, I'm calling for the dawn
Il cappellaio chiuse lentamente la porta, la ragazza però, smise di suonare, si guardò attorno velocemente e poi uscì ritrovandoselo davanti, un'altra volta, proprio come poco tempo prima.
I suoi occhi si specchiarono in quelli rubino del ragazzo, quegli occhi che lei, con tanta pazienza aveva imparato ad apprezzare e capire, quegli occhi che nascondevano molta sofferenza.
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le lancette dell'orologio
RandomLa nostra vita è scandita dal muoversi di queste lancette, siamo condannati, prima o poi, oz caro ad una morte come tutti gli altri esseri umani. Con la differenza che non ci sarà permessa la visione di nessun luogo paradisiaco o infernale, ma solta...