VIII

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Avete presente quella strana quiete che si presenta dopo che la vostra mente in subbuglio ha generato quanti più pensieri? Avete presente quello spiraglio di luce nel buio più totale che vi fa tirare un sospiro di sollievo?
Break in quel momento, ritrovandosi Sharon davanti, era un grande miscuglio di queste emozioni, come se fosse quasi sorpreso di averla davanti a sé.
Silenzio.
Si fa per dire, chiunque avrebbe sentito quell'assordante silenzio, ma solo i più attenti avrebbero decifrato le mille cose che i loro occhi si stavano dicendo.
Poi ad un tratto, la calda voce della ragazza interruppe quella magia: "Ho sentito chiudersi la porta e sono uscita per controllare..."
Break deglutì e tornò con la testa sulle spalle, impassibile come era sempre stato dopo aver parlato con Cheryl: "Si, passavo di qui e vi ho sentita"
Il Cappellaio percepì il cambio d'umore di Sharon, la conosceva fin troppo bene: sapeva come si sentiva, ma non sapeva, ormai, come comportarsi; d'altronde anche lei era cambiata.
"Siamo passati a darci dei lei, eh Break?" farfugliò lei con voce strozzata e sguardo basso
Il petto del ragazzo fu pervaso da un insolito calore, e poi una fitta profonda.
"Io proprio non ti capisco..." continuò lei ad un tratto
"Prima sei gentile e sensibile ed adesso innalzi barriere e sei distante." La principessa si fece forza, alzò lo sguardo e lo rivolse al cappellaio: "Quante...quante maschere hai intenzione di continuare ad indossare?"
I suoi occhi erano lucidi, una piccola lacrima le rigò il viso continuando a vedere l'impassibilità del ragazzo. Aspettò un poco sperando, invanamente, in una sua risposta che però non arrivò: "Capisco. Dovevo aspettarmelo ormai, dovrei conoscerti eppure, quando fai così, mi sembra di aver davanti uno sconosciuto"
Sputò fuori quelle parole senza pensarci due volte, le uscirono come un fiume in piena, ma rimase pacata, non alzò i toni. Non ci riusciva: nonostante tutto voleva troppo bene a Break, per lei era stato un grande punto di riferimento, sin da piccola gli era stato accanto con il suo modo di fare bizzarro e riservato, aveva imparato ad apprezzare ed amare di lui tutte le caratteristiche, nonostante queste, spesso, fossero particolari.
Adesso però le era sembrato di raggiungere il limite, il troppo stress di quei giorni unito al rapporto che aveva avuto con lui stava facendo traballare la sua stabilità e razionalità, come se la follia di Break avesse contagiato anche lei.
Lo guardò per l'ultima volta, poi scosse leggermente il capo ed andò via lentamente. Prima che potesse fare un passo però, il cappellaio posò il suo bastone da passeggio di fronte a lei evitandone il passaggio: "Aspetta Sharon"
Stavolta fu lei a rimanere impassibile, rimase ferma a guardare il muro candido dinanzi a lei
"C'è una cosa di cui devo parlarti, è per questo che sono venuto qui" concluse lui mettendosi dietro il bastone così da esserle davanti e guardarla negli occhi.
•🥀•
Sharon seguì Break fino in terrazza non dicendo nulla per tutto il tragitto, seppur breve. Il cappellaio si sporse dal grande balcone poggiandoci i gomiti.
La luna era davvero alta quella notte, risplendeva su tutta villa rainsworth illuminando in particolare il luogo dove erano entrambi. La luce chiara e candida della luna rifletteva negli occhi della dolce Sharon che continuava a guardare il ragazzo ansiosa di ricevere una risposta.
Un debole suono fuoriuscì dalla bocca del cappellaio: "Mi dispiace"
Un suono debole, ma netto, Sharon inizialmente pensò di aver capito male e si limitò ad avvicinarsi
"Non volevo farti soffrire, non è mai stata mia intenzione ed anzi, è l'unica cosa che non avrei voluto fare"
La ragazza inizialmente scossa e sorpresa rimase dritta con gli occhi puntati sul profilo di Break che continuava, invece, a guardare il grande giardino di fronte a sé
"Ho sbagliato, lo ammetto. Ormai sei grande è inutile che io continui a farti vivere in un mondo estraneo al mio."
Le sue parole erano così ferme e chiare ormai, eppure, lui era tutt'altro: un'anima fragile che, man mano, stava venendo fuori; un'anima che pur di proteggere le persone che amava aveva sempre pagato in modi atroci.
"Cosa intendi?" chiese la ragazza preoccupata vedendo che la conversazione stava iniziando ad assumere una piega poco buona
Il cappellaio ridacchiò, poi con un sorriso tanto bello quanto malinconico si voltò verso Sharon. La guardò, forse come mai l'aveva guardata prima, con occhi totalmente diversi; vide i suoi capelli chiari e lunghi acconciati venire scompigliati dal freddo vento.
"Farai a meno di me..." le disse infine mentre, per la prima volta dopo tanto, forse troppo tempo, i suoi occhi si velarono di lacrime.
La principessa lo guardò mentre il suo cuore veniva spezzato definitivamente, un misto di felicità, paura e dispiacere presero il controllo di lei. Ormai anche lei aveva capito e lungo il suo viso scesero una, due e poi molte lacrime. Finalmente aveva ottenuto ciò che desiderava da tanto, ma a che prezzo?

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