IX

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La voce del cappellaio si udì forte tra tutti quei singhiozzi: "Forza Sharon, non piangere. Sappiamo entrambi che prima o poi sarebbe accaduto"
Così dicendo, poi, appoggiò al muretto il suo bastone da passeggio, si chinò per raggiungere l'altezza della principessa e l'abbracciò. Lei che, invece, era rimasta ancora con le mani davanti la bocca, incredula, a quel tocco caldo e rassicurante delle braccia del ragazzo si sentì nuovamente a casa.
"Break dimmi che stai mentendo, guardami e dimmi che è uno dei tuoi tanti scherzi" disse stringendosi a lui per poi allontanarsi per poterlo guardare negli occhi.
Il cappellaio scosse la testa, le prese le mani, gliele baciò e poi, posando delicatamente una delle sue fredde dita sulla guancia di Sharon, le asciugò le lacrime.
"...quanto ti resta?" farfugliò lei ancora con gli occhi ricolmi di lacrime, come se pronunciando quella frase a bassa voce potesse non farla avverare.
Break si alzò, ricomponendosi. Tornò, poi, a guardare la candida luna: "Non lo so con precisione, ma non troppo"
La ragazza, dopo aver sentito la risposta del cappellaio, deglutì cercando di metabolizzare correttamente il tutto, cercando di smettere di piangere, cercando di far finta di nulla; si sistemò nervosamente quelle ciocche di capelli che il vento le aveva scomposto e si accostò al ragazzo: "Sinceramente avrei sperato in tutt'altro discorso, sai?"
Neanche lei sapeva con quale forza e coraggio stesse riuscendo a pronunciare quelle parole, quasi le uscirono senza il suo consenso.
"Ho cercato di nasconderti la verità, ma avrebbe provocato solo ulteriori danni. Non volevo ottenere questo però..." la interruppe Break alludendo al suo volto rosso e gli occhi gonfi a causa delle lacrime.
Il cappellaio era sempre stata una persona riservata, difficilmente riusciva ad aprirsi con gli altri, ma stranamente, Sharon e sua madre erano state le uniche che, dopo un passato frastornato, erano riuscite a capirlo e tirarlo fuori da quell'oscuro abisso che lo stava man mano risucchiando: "Non voglio vederti triste Sharon, per favore. Promettimi che qualsiasi cosa succeda, continuarai ad essere felice, non fare il mio stesso errore"
"Come potrei?" riuscì soltanto a ribattere
"Ho piena fiducia in te" concluse e si allontanò dal balcone fermandosi al centro della terrazza.
Sharon, con il cuore ormai affranto e ricolmo di tristezza, non riuscì nemmeno a contestare o domandare al ragazzo il perché stesse andando via. All'improvviso, però, quella dolce e ferma voce che l'aveva ridotta così richiamò la sua attenzione: "Adesso, se me lo permette, sono io a dover mantenere una promessa, prima che sia troppo tardi"
Sharon non capiva, aveva la testa stracolma di mille pensieri, non riusciva a pensare ad altro se non a ciò che le era stato detto poco prima; non le importava più di nulla ormai: nonostante tutto si voltò.
"Mi concede questo ballo?"
I mille frammenti del suo cuore sembrarono, per un attimo, tornare ognuno al proprio posto, una ventata di aria fresca le accarezzò il volto, improvvisamente una sensazione di felicità cancellò tutta la tristezza che ormai padroneggia in lei.
Non disse nulla, forse troppo scossa e confusa da tutte le sensazioni che stava provando in quella serata così scura e allo stesso tempo dolce.
•🥀•
Si avvicinò a Break e mise una mano sopra la sua, l'altra la posò sulla spalla del ragazzo. Lui le cinse la vita, poi le sorrise facendola ridacchiare: "Spero di ricordare ancora qualcosa e mi scuso per il luogo alquanto insolito"
Il cappellaio mosse timidamente i primi passi, tenendo però lo sguardo fisso sulla ragazza, per quanto riuscisse ancora vedere.
Nell'aria risuonò una melodia familiare, una melodia soave e delicata come la persona che la cantava.
Everytime you kissed me
My heart was in such pain
Gathering the roses
We sang of the grief
Your very voice is in my heartbeat
Sweeter than despair
We were there, in everlasting bloom
Break ne rimase incantato come la prima volta, si perse in quegli occhi profondi e si lasciò trasportare e cullare da quella voce che tanto conosceva.
Underneath the stars
Shaded by the flowers
Kiss me in the summer gloom, my love
Più la guardava e più continuava a domandarsi come mai, proprio lui, avrebbe dovuto procurarle tanta sofferenza. Come mai proprio a lui sarebbe stato proibito non vedere più il suo sorriso, come mai ogni volta che si affezionava a qualcuno ne pagava sempre le conseguenze.
You are all my pleasure, my hope and my song
I will be here dreaming in the past
Le lancette sul suo petto stavano per completare un giro, presto avrebbe lasciato questo mondo insieme a tutto ciò che amava, cosa lo avrebbe aspettato? Al passato non si può rimediare, dal futuro non si può scappare. Il break di qualche anno fa avrebbe sicuramente preferito mettere fine a tutto, condannando i suoi errori e se stesso, ma adesso le carte in tavola erano cambiate. Forse aveva trovato davvero una ragione per cui valeva la pena vivere e proprio ora sarebbe stato costretto a lasciarla.
Until you come
Until we close our eyes
I loro sguardi si incrociarono per l'ultima volta, poi gli occhi di Sharon si velarono nuovamente di lacrime.
Break le si avvicinò ritrovandosi ad una distanza impercettibile dal suo volto, i loro nasi si sfiorarono, lei chiuse gli occhi. Il cappellaio fece lo stesso posando le sue labbra su quelle rosee della ragazza, senza sapere però, di essersi nuovamente condannato.

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