Anteprima Gran Premio Emirates degli Stati Uniti 2019

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Neanche il tempo di smaltire chilly e tequila che subito dobbiamo preparare i nostri stomaci per milk shake e donuts, quelli che farà Hamilton poiché campione del mondo per la sesta volta.

Circuito: Circuito lungo 5,513km ed è composto da 20 curve, molte delle quali prendono ispirazione da quelle di famosi circuiti, poiché l'architetto aveva poca fantasia e il tracciato andava completato il prima possibile. Hamilton ha vinto 5 volte in 7 edizioni, quindi sappiamo già come andrà a finire. 

Gara 2018: Kimi primo al via, Vettel prende sul serio la serie "Drive to Survive" e al "CIAK!" si gira. Ricciardo si ritira per la trendordicesima volta in stagione. Durante il regime di VSC Hamilton va ai box. Kimi si ferma al giro 17, e monta le soft con le quali va fino al termine. Nonostante il secondo pit stop Hamilton può attaccare Verstappen, ma per la gioia di tutti finisce lungo al giro 54, emulato poi dal suo cagnolino all'ultimo giro, così Vettel completa la rimonta salendo in quarta posizione, solo per farci dire "chissà come sarebbe andata". Vince Kimi, poi vince Kimi, ma soprattutto... VINCE KIMI!

Vediamo come i team si sono preparati alla gara di quest'anno.

Gara di casa per la Haas, che sfilerà nelle posizioni finali. Il genio che ha pensato il telaio è il classico American Idiot e Steiner ha già programmato di eliminarlo facendolo sembrare un Spaghetti Incident, quindi lo impiccherà con una sciarpa Ferrari. Grosjean pronto all'ennesima iella e a prendersela con il proprio ingegnere, in stile St Anger. Magnussen invece punterà sul classico Kill 'Em All, cercando di ridurre in poltiglia chiunque provi a sorpassarlo.

La Mercedes ormai aspetta soltanto che Hamilton sia campione del mondo. Bottas fa lo stesso, perché non credo che veramente lui stia pensando di essere ancora in lotta per il Mondiale.

La Ferrari si candida ad Outsider, anche se dovrebbe soffrire nel primo settore, ma nel secondo c'è un rettilineo che potrebbe permettere di recuperare quel tanto che basta per mettersi davanti. Tanto l'1-2 sarà buttato via la domenica in qualche modo, passando così dall'euforia del sabato al suono del silenzio.

Per la RedBull il discorso è più o meno simile. Se nel primo settore dovrebbero avere un vantaggio sulla Ferrari, il motore Honda sul lungo rettilineo potrà dimostrare tutta la sua (non) potenza, cosicché sarà irriso da tutti gli amanti del motorsport. Albon è pronto a chiudere davanti a Verstappen, più che altro perché Max è tornato quello del 2016 quindi ci delizierà spiattellandosi su qualcuno. Possibilmente rosso e tedesco.

La McLaren stava difendendo il quarto posto senza eccessivi problemi, poi si sono ricordati che non sono più motorizzati Mercedes e quindi si sono detti "The End is the begining of the end". Sainz ha corso una gara talmente anonima, tanto che il suo ingegnere lo ha chiamato chiedendogli perché non si è presentato alla corsa. Norris è stato fermato da un problema al pit stop, ma Nevermind

La Renault ora è tornata sotto grazie all'ottimo weekend, quindi I hope you had the time of your life. Ricciardo sono due anni che si ritira per problemi al motore Renault su questo circuito, e l'avere il motore Renault su una Renault non è che sia motivo di tranquillità, tanto che per la prima volta Daniel toccherà i suoi muffins, invece che quelli degli altri. Hulkenberg alla continua ricerca di un sedile, ma ormai non glielo cedono neppure sull'autobus , figuriamoci nel motorsport.

La Toro Rosso resiste in sesta posizione, ma ormai sono passati da Ride the Lightning a ReLoad. Se dovessero buttare il sesto posto direi che potrebbero cantare a squarciagola il ritornello di The Unforgiven III. Kvyat è quello che ha gusti musicali più sviluppati, ma ultimamente cerca di emulare il suono del rullante di St Anger schiantandosi contro ogni macchina diversa dalla sua. Gasly invece è passato da Invisible Kid a King Animal.

Le Racing Point sono a caccia della Toro Rosso come in una missione Seek&Destroy. Perez ha dimostrato tutta la sua potenza nella gara di casa, portandosi a casa settima posizione e gli applausi del pubblico. Stroll invece si mantiene ai suoi livelli, ma siamo sicuri che quest'anno non si schianterà su Alonso.

Ottava l'Alfa Romeo, che ormai commuove tutti facendo pietà. I meccanici hanno fatto quella che in gergo si definisce The Thing that Should not Be, ovvero l'ennesima vaccata al pit stop, dove Giovinazzi ha perso un'eternità e a Sky hanno perso la pazienza. Raikkonen invece continua a rimanere l'ultimo campione del mondo con la Ferrari e l'ultimo che ha fatto gioire i tifosi, but in the end it doesn't even matter

Nona la Haas, già citata. Ultima la Williams. Kubica sta diventando Numb ma soprattutto F*cking Hostile. Russell invece, come sottolineato più volte, rimarrà un altro anno, sperando in una nuova gestione ma rimpiangendo il giorno in cui ha deciso di firmare il contratto. Probabilmente non vorrà più feel like he did that day.

F1 2019 - Stagione raccontata in maniera ironicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora