Maybe in another world ~ Fremione

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                                       I
Sbuffò portandosi una ciocca di capelli ricci dietro all'orecchio. Era divertente osservarla studiare. Tutte quelle smorfie, il modo in cui serrava le labbra quando una voce un po' più alta la disturbava.
Gli piaceva osservarla, ma quando studiava era tutta una nuova scoperta per lui.
Le si avvicinò di soppiatto, sgusciando tra i tavoli della biblioteca senza mai perderla di vista.
Le arrivò di fronte,  sapeva che l'aveva notato.
"Ehi, prefetto-perfetto" esclamò a voce bassa, la giovane alzò la testa "Cosa c'è, Fred?"
Riconosciuto, ma non poteva aspettarsi altro da lei. Lei che osservava silenziosamente tutto e tutti.
"Ti va di vederci, questa sera?"
La ragazza lo guardò confusa, alzandosi e raccattando tutti i suoi libri e le sue pergamene "Magari in un altro mondo o nella prossima vita, Weasley" gli sorrise per poi voltargli le spalle, avviandosi verso l'uscita della biblioteca.
Anche lui sorrise, scuotendo la testa coperta dalla tipica folta chioma rossa dei Weasley.
"Allora questa sera, alle 9.00 in sala comune, non mancare Granger!" urlò nel bel mezzo della biblioteca ricevendo qualche insulto bisbigliato e alcuni "Ssh" di sottofondo.
Amava quando lei faceva la difficile con lui, perché tanto lo sapeva: lei si sarebbe presentata a quell'appuntamento.

                                

                                       II
Il primo tentativo non era andato bene. Per niente.
Non si era presentata, affatto. Ma lui non si sarebbe tirato indietro tanto facilmente: Fred Weasley otteneva sempre ciò che voleva, in un modo o nell'altro.
Entrò in sala grande cercando una testa riccia - quella testa riccia - tra tutta quella confusione, trovandola quasi subito.
Impossibile non notarla.
Si avvicinò velocemente al posto della ragazza, seduta insieme ai due suoi migliori amici e Ginny.
"Buongiorno Granger!" la ragazza balzò sul posto, spaventata, tossendo appena a causa del succo di zucca andato di traverso.
"Fred" disse solamente lei, posando il bicchiere e afferrando un fazzoletto per pulirsi le labbra.
Aveva la voce un po' roca a causa del succo andato di traverso poc'anzi.
"Ieri non ti sei presentata" disse sedendosi accanto al trio delle meraviglie - e trio delle marachelle soprattutto, visto quante ne avevano combinate in quegli anni ad Hogwarts.
"Avevo detto che non sarei venuta" gli sorrise, soddisfatta.
"Ma ti ho aspettato a lungo" ribattè lui, mettendo un finto broncio.
"Non è mai morto nessuno per l'attesa" rispose lei alzandosi e scavalcando la panca della tavola grifondoro a cui era seduta.
"Ti aspetto stasera, fuori alla serra numero tre di erbologia!" aveva azzardato nuovamente una proposta, sperando lei la cogliesse e l'accettasse. Lei sorrise alzando gli occhi al cielo per poi correre via, diretta alla prima lezione della giornata.
Forse neanche quella volta si sarebbe presentata?

                                   III

L'aveva aspettata, di nuovo, per ore sotto alla pioggia inzuppandosi tutto e beccandosi un febbrone da cavallo.
E ora era fermo in infermeria, al caldo, sotto alle coperte che puzzavano di disinfettante.
"Posso solo parlargli due minuti? Poi andrò dritta in dormitorio, promesso!"
Udiva da lontano, forse alle porte dell'infermeria, la voce della Granger che quasi supplicava di poterlo vedere per pochi minuti.
Un ghigno fece capolino sul suo viso, ora ciò giocava a suo favore.
Avrebbe potuto vendicarsi per i due rifiuti consecutivi della giovane strega.
"Solo due minuti" la voce dell'infermiera di turno acconsentì alla richiesta di Hermione, facendola passare, pochi secondi dopo scostò la tenda dal davanti del letto ritrovandosela ai piedi di quest'ultimo.
Aveva lo sguardo rivolto verso il basso e le mani che si torturavano tra loro.
"Scusa, è solo colpa mia" brontolò lei, in colpa, e quasi si intenerì a quella visione.
Non poteva mollare, non in quel momento.
"Sì, è colpa tua" rincarrò la dose lui, tossendo anche fintamente, giusto per farle salire maggiormente i sensi di colpa.
"Mi dispiace tanto" era quasi sull'orlo delle lacrime lei, non doveva cedere... non... doveva... cedere.
"Non fa niente, me la sono cercata" aveva ceduto, come un idiota.
"Hermione, davvero, non fa niente. Non hai fatto niente"
"Ma io..."
"Non smetterò di tentare, però. Anche dopo essermi beccato il raffreddore per aspettarti" la fissò leggendo lo stupore nei suoi occhi castani.
"Quindi, Hermione, che ne dici se andiamo a fare una passeggiata al parco, domani?"
La ragazza sorrise, per poi avvicinarsi.
"Buonanotte, Fred" gli lasciò un bacio sulla guancia, facendolo sorridere.
"Allora a domani, Hermione"

"Granger, sei in ritardo"
"Non hai specificato l'orario, ieri sera" lui sbuffò alla risposta sempre pronta di lei.
"Ma almeno questa volta sei qui" e lei gli sorrise, addolcendosi.
E con il sorriso ad abbellire entrambi i loro volti si incamminarono. Finalmente Fred Weasley aveva avuto l'appuntamento che tanto anelava.

Fanart: i crediti sono in foto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 29, 2019 ⏰

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