Drunk in love
Era arrabbiata, anzi, sarebbe meglio dire... furiosa.
Aveva litigato, di nuovo, con Fred a causa delle sue invenzioni.
Una sciocchezza che era degenerata in una vera e proprio lite degna di nota.
Avevano battibeccato altre volte, ma non in quel modo. E un po' si sentiva anche in colpa: tra gli studi e il suo tirocinio al Ministero della magia a stento riusciva ad essere presente nella vita del ragazzo che amava. E quando lui glielo aveva rinfacciato in quel momento di rabbia... lei si era ammutolita.
Perché lei sapeva di aver sbagliato, ma anche lui non stava facendo niente di diverso da lei.
Tra negozio e nuovi progetti a stento si faceva vivo a casa di lei.
Eppure si era trasferita nei pressi di Diagon Alley solo per stare al suo fianco.
Sbuffò, coprendosi la testa con il cuscino: era una stupida, a farsi tutti quei problemi.
Erano due stupidi.
Un ticchettio sconosciuto attirò la sua attenzione. Afferrò la bacchetta pronta a schiantare chiunque fosse lì a quell'ora della notte.
Spiò da dietro le tende chiare della sua finestra, riconoscendo la chioma folta e rossiccia del giovane: Fred era lì, di nuovo.
Sbuffò afferrando la vestaglia ed infilandosi le scarpe, afferò le chiavi di casa ed uscì, scendendo le poche scale del palazzo che la dividevano dal cortile esterno.
"Che ci fai qui?" nonostante il tono di voce duro, Hermione era felice della presenza del ragazzo.
Che fosse lì per chiarire il tutto?
Che entrambi, finalmente, erano pronti a confessare le proprie colpe?
"Sei un'idiota" ed un singhiozzo ad accompagnare quell'insulto, di certo non si iniziava bene, per niente.
"Come, scusa?" chiese lei sottovoce, arrabbiata, avvicinandosi a lui. L'odore forte e fastidioso di alcool le sfiorò le narici, disgustandola: che Fred avesse alzato il gomito dopo la loro lite?
"Hai capito bene. Sei un'idiota. Vuoi sempre avere ragione, non capisci quando una persona ti vuole bene. Passi più tempo con quei stupidi libri che con me. Mi manchi" il tutto urlato a pieni polmoni, intervallato da qualche respiro profondo.
Ogni funzione logica della ragazza era andanta a farsi benedire dopo quel semplice 'mi manchi'. Non glielo aveva mai detto prima.
"Fred, ssh, non urlare" fu l'unica risposta capace di dargli, cercando di calmarlo.
"Vedi? Stai evitando il discorso. Hermione, tu mi manchi, ma non è quell'assenza fisica a tormentarmi e darmi fastidio: mi manchi nonostante tu stia qui, con me"
"Non... non capisco" Fred le sorrise, poggiando la sua fronte contro quella di lei, cingendole il corpo tra le sue braccia.
I loro respiri si fondevano e lei percepiva maggiormente quell'odore fetido causato dall'uso esagerato di alcool.
"Sai, temo di non averti mai detto quanto sono belli i tuoi occhi" Hermione alzò gli occhi al cielo sorridendo appena "Sei ubriaco, stai delirando" rispose poi sorridendogli ancora, mentre il calore dell'imbarazzo le tingeva le guance.
"Sì, è vero, ma non mi manchi più. Andiamo a dormire?" propose lui, facendo scivolare le sue labbra calde sul collo di lei che rabbrividì a quel tocco "Va bene, anche se non ti darò una mano per il post-sbornia"
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Harry Potter's stories.
FanfictionUn insieme di FlashFic/Whatif/Oneshot dedicate al mondo di Harry Potter. Ognuna di questa storia è stata scritta da me.