Cinque modi per dirle Ti amo, soluzioni alla Fred Weasley (Fremione)

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Primo modo

Camminava tranquillo per il corridoio, nonostante la tarda ora e la possibilità di incappare in un Prefetto, in un insegnante o in Gazza.
Ma lui era appunto lì per incontrare uno dei suoi Prefetti preferiti, e non ci mise poi molto a trovarla: era là nel corridoio del terzo piano, in tutto il suo splendore, mentre faceva una ramanzina a due primini con lo sguardo basso e colpevole.
Ci mise poco prima di rispedirli ai loro dormitori per poi riprendere la ronda.
"Ehi Hermione" sussurrò una volta a pochi passi da lei.
"Fred Weasley, che ci fai qui?"
"Volevo sorprenderti" esclamò allegro, ormai a pochi centimetri da lei.
"Sentiamo... e come?" e Fred quella domanda se l'aspettava; Hermione era sempre stata tremendamente curiosa.
"Ti amo" rispose allegro, lasciandole un bacio sulla guancia prima di lasciarla da sola.

Secondo modo

Detestava quando qualcuno le girava intorno, quasi come un avvoltoio sulla carcassa di un povero animale morente.
Detestava doversene stare in disparte, senza poter dire nè fare niente; e questo solo perché glielo aveva chiesto lei.
Attese qualche istante, fino a quando quel moccioso - non sapeva come definirlo - di Tassorosso non le sfiorò una guancia con una semplice carezza mentre lei si ritraeva a quelle attenzioni.
"Hermione, sai una cosa?" lo urlò, senza pensarci due volte; la ragazza si girò, incontrando i suoi occhi scuri con quelli chiari di lui "Ti amo!" rispose con lo stesso tono, allegro e con un sorriso divertito sulle labbra in quel corriodoio tremendamente affollato.
Almeno adesso quel ragazzino - o era meglio dire moccioso? - le sarebbe stato alla larga, e per di più se ne era andato offeso mentre sul viso di lei delle chiazze color rosso facevano la loro comparsa.

Terzo modo

"Hermione" la ragazza sbuffò alzando gli occhi al cielo, ma comunque posò tutta la sua attenzione sul ragazzo che la chiamava.
Fred sorrise, sedendosi più vicino a lei.
"Che c'è?" erano bastate quelle due parole ed un sorriso si aprì sulle labbra del ragazzo, pronto a sferrare il suo ennesimo attacco.
Le lasciò un bacio veloce sulle labbra per poi alzarsi e correre via, lontano da quella biblioteca assurdamente piena, sul banco aveva lasciato un semplice foglietto con su scritto "Ti amo"

Quarto modo

"Fred Weasley!" l'urlo della giovane strega rimbombò per tutta la casa, facendo spaventare ogni persona presente nell'abitazione a più piani.
"Hermione Granger!" rispose il ragazzo in questione scendendo le scale; il tono carico di calma e tranquillità.
Fissò Hermione per qualche istante, trattenendo appena le risate: sembrava che qualcuno avesse usato l'incanto Expulso* - in modo leggero - sui suoi capelli che emanavano ancora qualche scintilla.
"Woah, chi è stato?"
"Come se non sapessi che è opera tua" il ragazzo spalancò la bocca fingendosi indignato dalle parole della ragazza "Insomma, perché prendi di mira sempre me per i tuoi scherzi?"chiese spazientita, facendolo ridere ancor di più.
Il ragazzo afferrò la bacchetta e con qualche semplice mossa i capelli le tornarono normali "Perché ti amo, ovvio!" e se ne andò via lasciando la ragazza più dolce rispetto a pochi minuti prima.

Quinto modo

"Mamma? Papà?" la voce della ragazza uscì tremante dalle sue labbra, incredula da ciò che si era ritrovata davanti.
I signori Granger la guardavano, confusi.
"Hermione cara, ti ricordo che devi essere tu ad annullare l'incantesimo" proferì la signora Weasley poggiandole una mano sulla spalla.
Fred sapeva che Hermione aveva studiato notte e giorno, per ore, solo per cercare il contro incantesimo e riuscendoci. In fondo era o non era la strega più brillante degli ultimi undici anni?
"S-sì" rispose afferrando la bacchetta, pronunciò una parola ed i due coniugi svennero venendo afferrati in tempo da Ron e Ginny.
"Tranquilli, è normale" sussurrò lei, con le lacrime incastrate tra le lunghe ciglia "Chi... chi li ha portati qui?" guardò tutti i presenti nella stanza, che le sorridevano amorevolmente e felici di vederla finalmente viva.
"Io" rispose prontamente Fred "Con l'aiuto di tutti gli altri" continuò avvicinandosi e lasciandole una carezza tra i capelli meno ribelli rispetto a qualche anno prima .
"Perché?" la sua era più una curiosità "Vuoi davvero una risposta?"
La ragazza annuì ed il giovane mago si sporse fino ad arrivare al suo orecchio "Perché ti amo, ovvio, stupida"

*Expulso: ho cercato su internet qualche incanto legato all'elettricità trovando questo. Se sprigionato con forza è capace di far morire una persona.

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