CAPITOLO 1. Quegli occhi così familiari.

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Draco's pov.

Mi aggiravo per gli infiniti corridoi del Ministero della Magia alla ricerca di Potter, che sembrava sparire proprio quando serviva e invece era sempre in mezzo quando non ce n'era bisogno.

Avvistai la chioma rossa di Weasley, e mi avvivinai.

"Weasley, hai visto Potter?"

"No, Malfoy, che ti serve?"

"Un'indagine."

Ebbene si, ero un Auror del Ministero, e dovevo molto allo Sfregiato. Era solo grazie a lui se ero riuscito a passare il corso, calcolando quanto poco bene ero visto di quei tempi. Lui mi aveva aiutato, veniva in giro con me e facevamo i corsi assieme, cosi alla fine siamo diventati Auror, e il Marchio Nero che ho sul dannato braccio era calcolato tanto quanto uno stupido tatuaggio Babbano.

Notai un paio di occhiali rotondi e mi avvicinai di corsa.

"Potter, dobbiamo parlare"

"Mh?" Disse, dandomi le spalle. Poi si voltò e mi riconobbe. "Ah, Draco, scusami! Andiamo nel mio ufficio, spiegami"

Lo seguii e mi sedetti di fronte a lui.

"Ti è stata assegnata una nuova indagine. A quanto pare c'e stato un ferito ad Hogwarts e merlino solo sa come mai vogliono che tu vada li." Spiegai in fretta.

"Mhmh" annuì poco convinto.

"Potter, ma mi ascolti?!"

"Si, si Malfoy, ero sovrappensiero. Non capisco come mai per un semplice ferito tutto questo trambusto"

"Non chiederlo a me, salvatore del Mondo Magico."

Lo chiamavo così per gioco.

"Ora, se permetti, la mia giornata lavorativa termina, e a casa ho una peste da guardare, sai" lo salutai.

"Oh, giusto... salutami Scorpius, a domani"

Feci un cenno di saluto con la mano e uscii dall'ufficio, mentre con le mani iniziavo a sciogliere il nodo alla cravatta. Mi tolsi l'uniforme da Auror e uscii con la camicia bianca e i pantaloni.

Svoltai qualche corridoio e, quando ero quasi all'uscita, dei singhiozzi attirarono la mia attenzione.

Mi voltai, e vidi una chioma bionda, quasi quanto me, accovacciata a terra.

Era una bambina, notai avvicinandomi e chinandomi per guardarla. Teneva le mani tra la testa, e i lunghi capelli mossi le ricadevano avanti. Piangeva disperatamente, e guardandola meglio supposi che avesse circa 4 anni.

"Hei, piccola, perchè piangi?"

"Ma...mamma" rispose tra i singhiozzi.

"Ti sei persa?"

La piccola annuì con la testa, e l'aiutai ad alzarsi. Era piccolina, in confronto a Scorpius. Avevano la stessa età, ma lui era molto più alto e, me ne accorsi quando la presi in braccio, molto più pesante.

Non si faceva vedere in faccia, e continuava a piangere. Mi poggiai la sua testolina sulla spalla e le accarezzai i capelli setosi.

"Chi è la tua mamma?"

Lei alzò la testa dalla mia spalla e fece per rispondere, ma una voce femminile adulta la sovrastò.

"Lasciala".

Riconobbi immediatamente il tono della Grinfondoro, quella che avevo odiato per anni, la Mezzosangue.

Sentii la piccola ridere e dire "Mamma" indicando Hermione Jean Granger.

Feci scendere la bambina, che corse verso la madre, e la guardai negli occhi.

"Mi... mi ha detto che si era persa."

Mi giustificai, mentre lei prendeva in braccio la figlia con fare protettivo.

"Stai lontano da lei." Sibilò.

"Puoi stare tranuilla, Granger. Non accadrà più." Risposi a tono, per poi voltarmi.

Sentii la piccola piangere e urlare "Papà", e quasi mi venne un colpo.

Possibile che avesse chiamato me, papà? Cosa diavolo succedeva?

Improvvisamente non riuscii a camminare, e mi guardai le gambe curioso, scoprendo qual'era l'impedimento.

La biondina si era attaccata alla mia gamba destra e rideva strillando con la vocina dolce "papà". Non potei impedirmi di sorridere.

"Rose! Rose, vieni da mamma!" Sentivo la Granger urlare arrabbiata.

Mi chinai per dire alla bambina di raggiungere la mamma, ma non appena la guardai negli occhi mi sentii mancare.

Avevano un colore così familiare.

Erano gli occhi che vedevo ogni giorno sul visino chiaro del mio biondino.

Erano gli occhi che vedevo ogni qual volta mi guardavo allo specchio.
Erano i miei occhi.

﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏

Salve salve salve!
Dunque, quest'inizio è un pò sconvolgente e forse non capirete bene, ma nel secondo capitolo vi assicuro che spiego tutto meglio.
Intanto, vi avviso che la storia sarà una Dramione quindi, nel caso in cui questa coppia non sia tra le vostre preferite, vi invito a non leggere la fanfiction.
Siamo in un futuro in cui Harry Potter e Draco Malfoy sono due famosissimi Auror del Ministero, mentre Ronald Weasley (e perdonatemi se nel racconto troverete commenti poco carini al riguardo, ma dovete capire che lo odio con tutta me stessa quindi, per favore, vi invito di nuovo a non leggere la storia se non volete assistere a orrori nei confronti di questo personaggio) è uno dei più bravi Portieri di Quidditch del mondo.
Hermione Granger è la migliore Medimaga del tempo, sempre cercata per interventi e cose simili vista la sua eccezionale capacità. Ginevra Weasley la assiste, mentre studia ancora e fa tirocinio assieme a lei.
E... ah si.
Rose è figlia di Hermione Granger e.... eheheh lo scoprirete molto presto, se non lo avete gia capito!
Inveve Scorpius è figlio di Draco Malfoy e Astoria Greengrass, la quale è morta dando alla luce il bambino.
Hermione è appena uscita da una storia con Ronald Weasley, che inizialmente le aveva promesso di aiutarla nella cura della bimba, ma, come sempre, non se n'era dimostrato capace.
Così, Hermione Granger e Draco Malfoy sono due giovani genitori ventiquattrenni, con il carico di un figlio da gestire da soli.

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