CAPITOLO 10. Senza accorgersene.

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Draco's pov

Il risveglio non fu uno dei migliori.

Mi trovavo in una sala d'ospedale, su un lettino medico. Alla mia destra, svenuta, c'era la Granger, con una cicatrice sulla guancia. Alla mia sinistra, Scorpius piangeva su un altro lettino.

Alla fine della sala, seduto su una poltroncina, dormiva Harry Potter.

E così, ancora una volta, gli ero debitore. Gli dovevo la vita, di nuovo.

Mi guardai. Ero tutto fasciato all'altezza delle ginocchia e del petto, e le bende erano intrise di sangue.

La Granger non era messa meglio. Era bendata sul petto e sulle braccia, e sulle gambe. Le sanguinava una guancia, bendata anch'essa.

Sentivo ancora le sue urla, mi risuonavano nelle orecchie. Facevano male.

Scorpius aveva una benda all'altezza del petto, dove l'aggressore gli aveva premuto il coltello.

"Potter" chiamai, e lui si svegliò di soprassalto, alzando la bacchetta.

"Chi è?"

"Potter, vuoi uccidermi? Perdonami, ma ho sofferto gia abbastanza."

"Uhm.... ah, Malfoy, mi hai fatto prendere un colpo."

"Come sta la Granger?" Chiesi d'istinto.

Un'espressione confusa gli balenò sul volto.

"Ehm.... bene" rispose.

"Che.... che è successo? Non ricordo niente." Dissi, cercado di cambiare discorso.

"Questo tipo, Jacek, ha preso Scorpius pensando, giustamente, che tu l'avresti cercato. Si è fatto trovare e vi ha preso. A quanto pare voleva ucciderti, stava per lanciare l'anatema della morte quando sono arrivato. L'abbiamo interrogato, e spedito ad Azkaban. Avevo creduto che, essendo un ex Mangiamorte, vi odiasse tutti per cio che gli avete fatto. Ho visto che la sua famiglia, tra cui suo figlio e sua moglie, era dalla nostra parte e sono morti tutti, uccisi da lui stesso. Credevo che per vendetta stia cercando di uccidere tutti i Mangiamorte. E lui ha confermato le mie ipotesi. Comunque, ora marcisce ad Azkaban."

"Puo entrarci qualcosa, con l'attacco a Weasley?"

Lui annuì. "Credo sia stato lui."

"Ha... qualcuno dietro?"

"Non credo. Ha fatto tutto da solo, a quanto dice. Si vantava del suo genio, e bla bla bla"

"Bene. Ottimo, Potter. Pensa a salvare la Granger e mio figlio."

"Mhmh..."

Rimasi in silenzio, quando lui chiese:

"Come mai... tutta quest'ansia per Hermione?"

"Ehm... lei non vuole che te lo dica, ma mi sembra giusto che tu lo sappia. All'ultimo anno di Hogwarts stavamo insieme... ricordi?" Lui annuì "ecco, alla festa di Natale, quella organizzata da Blaise, maledetto magiavoccato, io e la Granger siamo stati insieme. Poi, le cose tra noi non andavano, ed è finita lì. Ovviamente non avevo mai pensato alle conseguenze di quella sera."

"Che vuoi dire?"

"Rose.... beh, lei ha quattro anni. Piu o meno l'ultimo anno di Hogwarts era 5 anni fa. Lei veniva a scuola, ma con un incantesimo nascondeva il pancione. Quindi, non ho mai saputo di averla messa incinta. Quando l'ho rincontrata, al Ministero, ho guardato Rose negli occhi. E sono i miei occhi, Potter.  Lei ti ha detto cosa, di Rose?"

"Io.... io lo sapevo.... mi ha spiegato tutto.. quando l'ho vista con una bambina per mano, le ho chiesto chi fosse. E lei mi ha spiegato di quella notte, degli incantesimi. Non voleva che tu sapessi che aspettava un figlio da te, quindi usava l'incantesimo. Poi, io le dicevo che era meglio dirtelo, che forse l'avresti aiutata, ma lei mi ignorava dicendo che non avresti mai voluto la figlia di una Mezzosangue, che eri un irresponsabile e bla bla bla. Da allora l'argomento è stato seppelito. Ogni volta che provavo a parlarne, lei mi zittiva e mi parlava sopra. Intanto con te diventavamo.... amici. Ma non ho voluto dirtelo. Sapevo che già avevi a carico Scorpius, ed Hermione non voleva che ne parlassi."

"Tu..... tu lo sapevi!"

"Si, mi dispiace..."

"Fa niente, cosi non devo raccontarti tutto. Comunque, quando ho visto Rose, poi sono tornato a casa e Scorpius mi è corso incontro. Aveva gli stessi occhi. Lo stesso colore di capelli. Mi sono messo a pensare, e mi è tornata in mente quella notte. Ho riflettuto sugli anni. Rose mi aveva detto di aver 4 anni. E allora capii. Rose era mia figlia. Così sono andato dalla Granger a dirle che volevo crescere Rose, che a lei andasse bene o no. Inutile dire che si incazzò come una bestia. La conosci meglio di me, Potter, e sai bene che quando la Grifondoro pazza esce, non si ferma. Così me ne stavo per andare, ma lei continuava a prendermi a parolacce urlando per strada. Così mi sono fermato e l'ho portata dentro. Mi ha pistato di botte, ma non importa. Era incazzata nera, ma alla fine sono riuscito a parlarle. Le ho spiegato che volevo crescere Rose. Le ho detto che, se lei non voleva crescerla con me, avrei chiesto l'affidamento, e sapeva che me lo avrebbero concesso. Le ho proposto, altrimenti, di venire a vivere al Manor, di crescere Rose con me. E lei ha accettato. La osservavo mentre giocava con Rose e con Scorpius, e mi ripetevo che lei mi odiava e che io la odiavo. Ma non era così, e l'ho capito tardi. Tardi quando ormai, ripensando ai vecchi tempi, mi ero innamorato di nuovo. E dunque, ora vive a Malfoy Manor, e stiamo ricominciando daccapo, insieme. Come una famiglia. Scorpius la chiama "mamma", e Rose chiama me "papà". Stiamo mettendo su famiglia, e spero che andrà bene. Mi sto innamorando di lei. E sorrido ogni volta che sento Scorpius ridere con lei, o con Rose. E sorrido ogni volta che sono con lei."

Mi bloccai, riprendendo fiato. Era il discorso piu lungo che avessi mai pronunciato, e ghignai alla vista di Potter senza parole.
"Draco..."

Una voce femminile si insinuò dentro di me. Mi voltai. La Granger era sveglia e sorrideva. Mi chiesi da quanto era sveglia, quanto avesse sentito di ciò che avevo appena detto. Era, praticamente, una dichiarazione d'amore.

Avvampai, ripetendomi di essere un idiota. Insomma, ero Draco Malfoy, e non potevo permettere che Hermione Granger mi facesse quell'effetto!

"Ah..... ehm.... beh..... tolgo il disturbo."

Potter, maledetto Grifondoro, si dileguò così, lasciandomi solo a fissare una Granger rossa come un peperone.

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