Capitolo 2

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Castello del Sultano, Costantinopoli, Turchia.

Continuai a guardare quello spettacolo dall'obló, eravamo sempre più vicini. Quel castello sembrava un sogno, posto sulla collina più alta al centro della città. La luce del sole sembrava mirare solo ad esso, e si rifletteva sulla mezzaluna, sicuramente di oro, posta sul tetto più alto a cupola dando un bagliore accecante. Chissà come dovrà essere all'interno, un paradiso.

-Roxy, tra poco scenderemo. Sono terrorizzata da quello che ci faranno, dicono che ora siamo schiave del sultano.- La voce di Denisa mi risveglió dal mio stato di shock.

-Qualsiasi cosa accada, saremo sempre unite Denisa, ora più che mai. E ti giuro sulla memoria dei miei genitori, che mi vendicheró, mi vendicheró del Sultano dell'impero ottomano. Sia l'ultima cosa che farò. -

Dissi con tutta la rabbia che avevo.

-Roxy non fare pazzie. Ricordati che stiamo parlando del Sultano, ci potrebbe riddurre in cenere solo con uno schiocco di dita.- rispose.
-Non mi importa. Oramai cosa vuoi che perda? Niente. Non ho più nessuno. Quei bastardi hanno ucciso tutti i miei cari, e come se non bastasse sono diventata schiava di quel disgraziato.-
-Hai me sciocca, e non ti lascerò commettere pazzie.- mi disse dandomi un colpetto al braccio.

-Sei sempre stata la sorella che non ho mai avuto. Grazie per tutto ma mi dispiace Denisa, vendicheró la morte dei miei genitori costi quel che costi. Non posso vivere con l'amarezza.- le risposi con mestezza.

-Marcel, falle scendere una per una, Sumbul sta aspettando.- la voce di quella spece di vichingo ci fece voltare. Lo vidi dirigere le ragazze, compresa Denisa, verso le scale di discesa. Io ero ancora legata al palo. L'altro uomo, Yaser credo si chiami, si avvicinó a me per liberarmi.

-Siamo arrivati dolcezza.-Mi slegó e mi portó giù. Mi strinse a sé. -Così finalmente potrai conoscere il Sultano di persona.- mi accarezzó il ventre nudo, a causa del vestito strappato. -Magari nel suo letto, chissà.- Mi sussurró all'orecchio ridacchiando.

Provai un senso di vomito. Mi accarezzo i capelli, lo respisi e lo colpii. Approfittai del fatto che fosse a terra per prendere il pugnale che aveva appeso ai pantaloni. -Mai! Razza di miserabile!- gli sputai in faccia e alzai il pugnale per conficcarglielo fino al midollo. Ma non feci neanche in tempo a pensare perché gli altri due scimmioni mi presero, mi tolsero il pugnale uno di loro mi caricó a mó di sacco di patate e mi portarono al castello. Nonostante mi stessi divincolando e urlando come un'insterica, l'uomo non mosse. Gli dovevo solo fare il solletico, così mi arresi.

Quando salimmo la grande rampicata di scale, arrivammo all'ingresso di questo luogo prestigioso. Un uomo con uno strano cappello arrotolato al capo e vestito stranamente, con un caftan lungo e aperto color pistacchio con ricami di seta color oro e pantaloni del medesimo colore. Bussò e aprì una giovane donna dai capelli neri e occhi verdi vestita con un vestito lungo e velato color crema e portava una catena di brillanti intorno alla testa.

-Nancy, le donzelle sono qui. Dí a Um Rhiyab di preparare le loro stanze.-

le disse l'uomo vestito strano.

-Subito, Sumbul Agha. Entrate pure.- entrammo e Nancy si recò per avvisare del nostro arrivo.

Percorremmo un lungo corridoio, questo posto è cento volte più bello di quello che mi aspettavo. Al soffitto c'erano decori pendenti di cristallo, e il pavimento era completamemte ricoperto ti tappeti pregiati. La parte alta delle pareti era decorata con scritte o incisioni in arabo ottomano.

Senza che me ne accorsi arrivammo ad un salone immenso, dire che era immenso non è niente. Era circolare all'entrata c'erano archi di marmo, ovviamente come tutto il castello c'era il morbido tappeto pregiato color bordeaux e crema. Al centro c'era un'arcata di divani quadrati color crema con ricami in rosa, azzurro e finiture in argento, con cuscini messi sopra allineati e poof argento messi un po' quà e là. L'odore di fiori di magnolia e rosa mosquita mi invadeva le narici.

Arrivó dal nulla una donna verso la quarantina -Um Rhyab, vi lascio le fanciulle, sono nelle vostre mani.- Le disse Sumbul indicandoci.

-Certamente. - rispose sorridente la donna.

-Con permesso.- salutò Sumbul con cenno del capo prima di uscire.

-Bene bene, quarda cosa abbiamo qui. Le più belle fanciulle di Rohatyn.
Scusate il modo brusco in cui vi hanno portato qui, sono dei cavernicoli.- Disse ridacchiando. -Ma io oggi mi occuperò di voi. Vi prepareró per stasera. Dato che è la festa d'incoronamento del nuovo Sultano, voi dovrete ballare per lui, e sceglierà una di voi la quale dovrà passare la notte nella sua stanza.- Cosa? Ma che diavolo si sono bevuti tutti qui? Io non ho intenzione di baciare i piedi a quel viziato del sultano. Non farò niente di tutto ciò. -Io non balleró proprio per nessuno. Non siamo delle prostitute, non siamo venute qui per nostra volontà.- le dissi acidamente.

-Oh,non siete delle prostitute mia cara, lo so benissimo.- Mi sorrise. -Ma siete adesso di sua proprietà e dovrete soddisfare tutti i suoi bisogni e di nessun altro. Vi conviene obbedire se non volete finire nei sotterranei ad ammuffire. Sapete io conosco bene come vanno le cose qui.- Questo è troppo. -Portatemi nei sotterranei dunque. Non ho paura di nessuno, io non sarò oggetto di nessuno. Preferisco la morte.- ribattei arrabbiata.

-Sai, è un vero peccato, perché hai la possibilità di diventare una delle sue preferite. Il che significa, richezza e rispetto per te in questo castello. Qui se non ti guadagni il rispetto non sei nessuno.- mi guardò attentamente. -Sei una bellezza molto rara. Quante persone conosco con i capelli rossi e gli occhi verde smeraldo? Nessuna. Questo è un vantaggio per te.- le sue parole mi fecero riflettere. Se volevo vendicarmi del sultano dovevo avvicinarmi a lui, e questa sera sarà un occasione da non perdere.

-Nancy, prepara il bagno e i vestiti. Questa sera devono essere impeccabili.- disse Rhyab alla giovane donna.

Questa sera sarebbe stata l'occasione perfetta. Conquisteró il sultano costi quel che costi.


Ecco il secondo capitolo!

...

Cosa succederà alla festa? Scopritelo nel prossimo episodio.

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