Capitolo 3

473 19 1
                                    

Nancy ci accompagnó al bagno turco. Era enorme, potevano accederci come minimo trenta persone, ma noi eravamo solo in quindici. Al suolo c'erano contenitori di acqua in marmo a forma di cilindro attaccati al muro, decorati in stile orientale e con piastrelle azzurre e verdi, davanti ad ognuno di essi c'era un blocco quadrato di marmo su cui sedersi. Il vapore all'essenza di lavanda che invadeva tutto il bagno, rilassa i muscoli e dá una sensazione di pace. Dio, questo castello dovrebbe essere illegale, se fossi arrivata qui in circostanze diverse, potrei apprezzarlo davvero.

-Questo è il bagno turco dove potrete lavarvi. Come vedete ci sono abbastanza contenitori d'acqua per ciascuna di voi. Ora vi prego di installarvi e cominciare il vostro bagno, tra poco arriveranno le servanti per il trattamento scrub e fanghi. Non abbiamo molto tempo.- disse Nancy in modo sbrigativo.

Mi recai verso un contenitore, mi sedetti e cominciai a lavarmi prendendo l'acqua con una ciotola di legno. Nel frattempo pensai a tutto quello che succese fino adesso, ai miei genitori e Leo. Non potevo ancora crederci, desideravo che in questo momento mia madre mi svegliasse da questo incubo e mi abbracciasse solo come sa fare lei. Senza che me ne accorgessi le lacrime cominciarono a scorrere senza sosta. Dio, perché sta succedendo tutto questo a me?

-Ehi Roxy che succede?.- si avvicinò a me Denisa abbracciandomi.

-Che succede? Tutto succede, tutto. Non posso credere che abbiano ucciso i miei genitori e che ci abbiano portate quí come servitrici del Sultano, e in più pretendono che ci godiamo il loro lusso come se niente fosse.- dissi piangendo istericamente.

-Roxy, so che per te è un incubo, ma è dura anche per tutte noi. Insieme ce la faremo, io sarò al tuo fianco nel bene e nel male, sempre. Ricordi la promessa di sangue che ci siamo fatte da piccole? E se vorrai vendicarti, puoi contare su di me, non ti lasciaró rischiare da sola. O viviamo insieme o muoriamo insieme.- disse sorridendomi dolcemente.
-Ah, come farei senza di te? Sei l'unica cosa che mi è rimasta in questo stupido mondo.- risposi sorridendo amaramente.

-Ahw, vieni qui.- mi attirò a sé e mi strinse in un abbraccio forte. Ne avevo bisogno in quel momento.

Quando finimmo sia di lavarci sia con i trattamenti di fango, una volta uscite, le servanti ci spalmarono dell'olio di Argan mischiato con olio di mandorle, su tutto il corpo. La mia pelle non è mai stata così bella, liscia è morbida. Um Rhyab arrivó con i vestiti che avremmo dovuto indossare.

Tutte cominciarono a vestirsi ma io non riuscivo a trovare il mio vestito.

Mi guardai intorno interrogativa, Um Rhyab mi attirò in un angolo e mi disse. -Per voi ho scelto questo vestito. È un pó diverso dagli altri, ma ho pensato che sarebbe stato perfetto con il colore dei tuoi occhi e i tuoi capelli. Hai una bellezza così rara che deve essere risaltata diversamente. Almeno che non cavino gli occhi al Sultano dubito che non avrà occhi per te.- Mi sorrise.
-Perché mi state aiutando?- le chiesi sospetta. -Non vi sto aiutando. Vi sto solo preparando per stasera come mi è stato ordinato. È solo che voi siete diversa, non siete come tutte le altre donzelle che vengono quí. Avete un non so ché di speciale, di puro. Mi ricordate tanto me quando fui trascinata in questo castello.- disse con un lungo sospiro. Quindi anche lei è stata trascinata qui?

-Non capisco. Anche voi siete stata portata quí contro la vostra volontà?- domandai.

-È una lunga storia, ma anch'io mi sono trovata nella vostra stessa situazione. Adesso correte a prepararvi non manca molto all'inizio del banchetto.- Mi incitó a prepararmi.
-Certo. Vi ringrazio molto.- le dissi sorridendo. Mi rispose facendo un cenno con il capo.

Magnificent CenturyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora