Scarlett's pov
Lì si sentiva fuori posto. Tutti la squadravano male. Tutti sapevano chi era e non volevano avere niente a che fare con lei. Tranne forse i più giovani tipo Liam e Nives. Quando Nives era andata a fare il tè e i genitori di Liam erano andati a parlare con quelli della sua migliore amica, Liam le si era seduto accanto sul divano.
– Ciao – disse Liam. Quando si era avvicinato Scarlett lo aveva potuto osservare meglio. In realtà a dispetto di quello che le aveva detto l'amica lei lo aveva trovato carino.
– Ciao – disse Scarlett avvampando.
– Come ti chiami? – chiese lui.
– Scarlett e tu sei Liam, giusto? Nives mi ha parlato di te... – disse un pochino imbarazzata.
– Oh, Nives ti ha parlato di me? Strano, quella pensa solo a farmi ingrassare – disse a voce un po' alta.
Scarlett rise. In fondo Liam era simpatico.
– Vero! – rispose Nives dall'altra stanza.
Liam e Scarlett risero ancora. Nel mentre un gattino spelacchiato e scarno si strusciò contro la gamba di Liam e contro quella di Scarlett, ma quando lui provò a prendere il gattino in braccio quello tirò fuori gli artigli e gli fece un graffio profondo sul braccio.
– Ahia! – esclamò Liam
– Oh no – disse Scarlett mentre guardava meglio il taglio – aspetta che cerco qualcosa per medicarti –
Si alzò ed iniziò a frugare nei cassetti e quando lei non lo vedeva Liam faceva delle piccole smorfie di dolore.
– Trovato! – disse Scarlett. Poi tirò fuori una scatolina di legno intagliata, la appoggiò su un piccolo tavolino e poi tirò fuori bende e disinfettante. Iniziò a medicarlo, ed alla fine lui ebbe una fasciatura perfetta.
– Sei proprio brava – disse lui con un sorriso un po' storto – dovresti fare questo di mestiere –
Scarlett ridacchiò.
– Senti, volevo chiederti, ma tu sai come mai i miei sono così spaventati da te? –
– No – mentì ancora Scarlett non guardandolo negli occhi. Non le piaceva mentire, eppure lo aveva già fatto con Nives e quindi doveva continuare.
– Strano... Comunque, da dove vieni? – chiese Liam
– Ehm... – Scarlett non aveva la minima idea di come rispondere. In fondo lei veniva dall'accademia, ma non poteva rivelarglielo e non conosceva altri posti della Selva – da un luogo che non conosci –
– E come fai a sapere che non lo conosco se non so qual è il luogo? – chiese lui ridacchiando.
– Perché è un luogo isolato, nascosto e appartato in cui ci abitano davvero poche persone, per cui non puoi conoscerlo. –
– Non è possibile che io non lo conosca – rispose lui squadrandola.
– Ah sì e perché no? – rispose Scarlett che imbarazzata aveva girato la testa e anche per la paura di essere scoperta.
– Perché ho girato qualsiasi paesino agli angoli della Selva e non credo di averti mai vista o di aver visto qualcuno che ti assomigliasse – disse lui prendendole il mento e girando la faccia di lei verso di lui – non mi piace la gente che non mi guardi in faccia quando parlo –
In quel momento Scarlett era al massimo dell'imbarazzo e non capiva cosa stesse succedendo quando lui le lasciò il mento e lei si allontanò di colpo arrossendo.
– Cos'è quella faccia? So di essere affascinante, ma non pensavo di fare un certo effetto alle ragazze... – disse Liam ironico.
– Guarda che sei tu quello che si fa i film mentali qui – disse Scarlett irritata.
– Stavo solo scherzando, non c'è bisogno di prendersela – ridacchiò Liam.
– Non me la sono presa! – rispose Scarlett incrociano le braccia.
– Calma, calma, principessina – disse Liam.
– Lo sai che non sei divertente, vero? – disse Scarlett.
– E' invece sì che lo è – disse Nives dalla cucina.
– Visto lo dice anche lei – disse Liam.
– Ero sarcastica, caro – urlò Nives.
Liam sbuffò e Scarlett gli lanciò un'occhiata trionfante.
– Eh va bene non sono divertente– si arrese Liam, poi si girò e disse a bassa voce – o forse siete voi che avete dei gusti orribili... –
Scarlett lo picchiò con un cuscino.
– Sicuro? – gli chiese Scarlett.
Liam le diede una cuscinata.
– Molto – rispose Liam.
– E allora guerra sia – disse Scarlett.
E così, Scarlett buttò Liam giù dal divano facendolo finire schiena a terra.
– Mi aiuti ad alzarmi? Una guerra così non è leale! – disse Liam tendendole la mano.
– Ah, va bene! Ma dopo questa nessuna pietà – disse Scarlett afferrando la mano di lui che la trascinò per terra al posto suo.
– Ehi! – disse Scarlett.
– Nessuna pietà, lo hai detto tu – fece Liam.
Allora Scarlett si tirò in piedi e tirò il cuscino più vicino a lei addosso a Liam. Allora lui ridendo si nascose dietro il divano e Scarlett lo raggiunse facendolo scappare da lì. E così continuarono per un po' di tempo fino a quando Liam non inciampò finendo schiena a terra e facendo inciampare apposta Scarlett facendole lo sgambetto in modo che finisse con la faccia a pochi centimetri dalla sua.
Scarlett sentiva il respiro di Liam così vicino, che piano piano si avvicinò alla sua faccia, le loro labbra si sfioravano e Scarlett stava per baciarlo quando si sentì il grido di Nives arrivare dalla cucina.
Scarlett si allontanò improvvisamente rendendosi conto di quello che stava per fare. Poi si alzò.
– Vado a vedere che cosa è successo – fece Scarlett ormai completamente rossa.
Andando di là pensò: "Che stavo facendo?"
– Nives tu questa me la paghi– disse invece Liam nell'altra stanza alzandosi mentre vide tutti gli adulti uscire dalla stanza per venire a vedere quello che era successo.
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Siccome l'altra volta ha scritto -LadyLama-, oggi scrivo io. Volevo scusarmi per entrambe siccome abbiamo saltato una settimana, ma eravamo prese da impegni vari e quindi non abbiamo avuto il tempo.
Lo so che il capitolo non è così lungo, ma spero che vi piaccia lo stesso.
Un saluto dalla Selva da parte di -LadyLama- e Agatha9052
E al prossimo capitolo.
Addio
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SGE: A Light In The Dark
Fanfic"Tutti quanti ci siamo messi attorno al libro per leggere che cosa c'era scritto. Fine. La parola era scritta in lettere scarlatte" In collaborazione con @Agatha9052